Erede unico o universale: qual è la differenza?

Chiara Bruno
2025-07-16 12:27:23
Numero di risposte
: 9
L’erede universale è la persona che viene designata a ereditare tutti i beni del defunto.
La nomina dell’erede universale può avvenire secondo due diverse modalità: ex lege, ovvero quando è la legge a stabilire come il patrimonio di una persona debba essere suddiviso tra i vari eredi;
testamentaria, ovvero quando è la persona stessa che, prima della propria morte, redige un testamento nel quale designa i propri eredi e come devono suddividersi il patrimonio.
Il concetto di erede universale non va confuso con un altro termine piuttosto utilizzato in ottica successoria: il legatario.
Contrariamente all’erede universale, infatti, il legatario è colui che NON eredita l’intero patrimonio, ma solo alcuni diritti patrimoniali specifici, di norma illustrati in modo chiaro e dettagliato nel testamento che il defunto avrà avuto modo di redigere prima della morte.

Adriano Ferrari
2025-07-09 17:05:28
Numero di risposte
: 12
La definizione di "erede universale" distingue, pertanto, l'erede dal legatario: ossia da quel soggetto che, per testamento o per legge, riceve esclusivamente uno o più specifici beni, senza subentrare nei debiti del defunto.
È pertanto del tutto fuorviante ed erroneo, in senso giuridico, l'uso comune dell'espressione "erede universale" per definire colui che divenga unico erede del defunto.
L'erede, invece, succedendo al testatore in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi, o in una quota di essi, in qualità di successore o erede universale, risponde dei debiti del defunto anche con il proprio patrimonio, a meno che non abbia accettato l'eredità con beneficio d'inventario.

Eugenio Romano
2025-07-02 09:44:03
Numero di risposte
: 10
L’erede universale è il soggetto designato dal de cuius affinché erediti tutto il compendio ereditario da questo lasciato.
L’erede universale può essere investito di tale qualifica per legge – solo nel momento in cui non ci sia il concorso di altri chiamati – ovvero per testamento, ossia nel caso in cui il testatore istituisca lo stesso quale erede universale a mezzo di testamento.
In caso di successione ex lege il coniuge diventa erede universale nel caso in cui non ci siano figli, ascendenti, collaterali nonché altri parenti entro il sesto grado di parentela.

Marieva Ruggiero
2025-07-01 04:20:11
Numero di risposte
: 10
Il primo ha ricevuto l'eredità del de cuius, il secondo ha ricevuto un legato.
La distinzione tra eredità e legato non ha un rilievo solamente teorico, ma ha una grande importanza pratica.
E l'aspetto sicuramente più evidente della differenza tra eredità e legato è quello riguardante l'individuazione del soggetto che deve far fronte ai debiti che il defunto avesse contratto e non pagato prima del suo decesso.
Il legatario non è tenuto a far fronte ai debiti ereditari, mentre l'erede è obbligato a pagarli.
Il patrimonio del defunto e quello dell'erede diventano un tutt'uno e quindi il creditore del defunto può ottenere soddisfazione delle sue ragioni sia mediante i beni già appartenuti al de cuius sia mediante quelli di proprietà dell'erede.
Il testatore ben può disporre che anche il legatario debba pagare in tutto o in parte i debiti ereditari.
L'erede invece risponde dei debiti anche se il loro valore è superiore al valore delle attività che compongono il patrimonio ereditario.
Per evitare di rispondere illimitatamente dei debiti ereditari, pur senza voler rinunciare alla qualità di erede, l'unica strada rimane dunque quella di accettare l'eredità con il beneficio d'inventario.
Il beneficio d'inventario serve a circoscrivere la responsabilità dell'erede nei confronti dei debitori del de cuius nei limiti delle attività ereditate.

Gian Ferrara
2025-06-17 23:28:48
Numero di risposte
: 8
L’erede universale è il soggetto che subentra senza concorrere con altri eredi nel patrimonio del defunto.
Essere erede universale significa quindi subentrare integralmente in tutte le posizioni giuridiche, attive e passive, trasmissibili in via successoria appartenute al defunto.
In altri termini, vuol dire acquisire in via esclusiva tutto il patrimonio ereditario, ivi compresi gli eventuali debiti trasmissibili iure hereditatis.
Secondo quanto disposto dall’art. 588 c.c., le disposizioni testamentarie sono a titolo universale anche quando comprendono una quota dei beni del defunto.
Ciò mette in evidenza la grande differenza con le disposizioni a titolo particolare (legati) a mezzo delle quali il beneficiario (legatario) acquista solamente quel bene (diritto) specificatamente attribuito dal testatore e non risponde in alcun modo dei debiti ereditari.
L’erede universale è colui che subentra nell’intero patrimonio ereditario.
Al momento della nomina dell’erede universale o in caso di nomina di più eredi, il testatore deve tenere in considerazione anche le quote di legittima.
Leggi anche
- Vocazione o delazione: qual è la differenza?
- Vocazione ereditaria: di cosa si tratta?
- Cos'è il reato di delazione?
- Cosa significa vocazione in termini legali?
- Delazione ereditaria: di cosa si tratta?
- Cos'è la delazione? Una guida rapida.
- Cos'è la delazione successiva?
- Cosa fa un delatore?
- Cos'è la vocazione?
- Missione o Vocazione: Qual è la Differenza?
- Chi ha parlato?
- Articolo 565 c.c.: cosa stabilisce?
- Erede universale: come si diventa l'unico?
- Zio senza figli: a chi va l'eredità?
- Delazione ereditaria: cosa significa?
- Cos'è la delazione?
- Che cos'è la delazione anonima?
- Come nasce una vocazione?