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Delazione ereditaria: di cosa si tratta?

Angela Lombardi
Angela Lombardi
2025-06-18 00:23:02
Numero di risposte: 3
La simultaneità della delazione ereditaria in favore di tutti i successibili e il conseguente onere di formazione dell’inventario per i chiamati all’eredità che siano in possesso di beni ereditari. Nel caso in cui l’eredità debba devolversi per legge, ha luogo una delazione simultanea in favore di tutti i successibili. Gli articoli 479 e 480 del Codice Civile, con specifico riferimento alla decorrenza del termine di prescrizione previsto per il diritto di accettare l’eredità, non effettuano alcuna distinzione tra i chiamati in via principale e i chiamati in subordine, anche per il chiamato all’eredità in via ulteriore che si trovi in possesso di beni del de cuius è stabilito l’onere di formare l’inventario nei tre mesi dalla data di apertura della successione.
Maika Santoro
Maika Santoro
2025-06-18 00:01:42
Numero di risposte: 7
Delazione indica il fenomeno dell'offerta del patrimonio ereditario ad un soggetto, al quale spetta, pertanto, il diritto di accettare l'eredità. La delazione può aversi per legge o per testamento. Essa può anche non coincidere col momento della morte del testatore, come nell'ipotesi di istituzione di erede posta sotto condizione. La delazione è detta successiva, quando è indicato un sostituto, qualora il primo chiamato non voglia accettare. La delazione è sempre unica anche qualora vengano a concorrere la successione legittima e quella testamentaria.
Tosca Silvestri
Tosca Silvestri
2025-06-17 23:29:17
Numero di risposte: 7
Indica l'aspetto oggettivo del fenomeno successorio, vale a dire la possibilità di subentrare, in tutto o in parte, nel patrimonio del de cuius. Di norma vocazione e coincidono temporalmente e si verificano all'apertura della successione, ma può anche accadere che tali due momenti siano uno successivo all'altro. La delazione dell'eredità può avvenire, però, solo con la nascita del chiamato. Termine con cui si indica colui che non. La soluzione al presente quesito richiede una breve disamina del fenomeno della successione testamentaria e delle disposizioni poste a tutela di alcune categorie di soggetti.
Antonina Ferretti
Antonina Ferretti
2025-06-17 22:48:29
Numero di risposte: 8
La delazione è il momento in cui le situazioni giuridiche soggettive vengono messe a disposizione dei chiamati o “delati”. Questi ultimi, a seguito della delazione, possono accettare o rinunciare all’eredità. Una volta identificati i vocati, è quindi possibile concretamente mettere a loro disposizione le situazioni giuridiche soggettive  delazione). I chiamati (definiti anche “delati”) possono quindi accettare divenendo in tal modo eredi. Di norma, la vocazione coincide con la delazione: difatti, al momento della morte di un soggetto, il patrimonio ereditario è già messo a disposizione dei potenziali eredi che sono immediatamente in grado di accettare o rinunciare all’eredità. La coincidenza tra vocazione e delazione può mancare nei casi in cui la delazione non è immediata ma differita a un momento successivo ed eventuale. Questo può accadere, per esempio, quando l’istituto beneficiario è un nascituro o quando l’eredità è condizionata a un evento futuro. Immaginiamo che una nonna lasci in eredità una somma di denaro a un nipote che deve ancora nascere. In questo caso, il nipote è un “vocato” ma non diventa un “delato” fino al momento della sua nascita. Fino a quel momento, non può accettare o rinunciare all’eredità. In questi casi il vocato rimane tale (e non acquista anche la qualifica di delato) fino a quando non si verifica l’evento che realizza concretamente la delazione (ad esempio la nascita, il verificarsi della condizione, ecc.). Fino a quando la delazione non diventa attuale, pertanto, il vocato non può esercitare i poteri tipici che la legge gli riserva.
Giobbe Longo
Giobbe Longo
2025-06-17 21:12:03
Numero di risposte: 3
La delazione dell’eredità è quel fenomeno giuridico attraverso il quale si individuano i chiamati all’eredità. È l’apertura della successione che determina la delazione dell’eredità, ossia l’offerta del patrimonio ereditario al chiamato, la quale può attuarsi, secondo l’art. 457 c.c., per legge o per testamento. Tuttavia, ai fini dell’acquisto della qualità di erede, non è di per sé sufficiente, neanche nella successione legittima, la delazione dell’eredità, essendo necessaria l’accettazione del chiamato. La delazione può risultare anche simultanea e, in tema di successioni legittime, qualora sussista una pluralità di designati a succedere in ordine successivo, si realizza proprio una delazione simultanea a favore dei primi chiamati e dei chiamati ulteriori. La delazione resta sempre testamentaria e l’accordo, a tal fine diretto, importando sostanzialmente una modificazione quantitativa delle quote, tanto dal lato attivo, che da quello passivo, si risolve in un atto di disposizione delle stesse.