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Quanto è l'IVA sulle prestazioni professionali?

Joannes Marini
Joannes Marini
2025-07-11 20:44:16
Numero di risposte : 11
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L'IVA, un'imposta indiretta sul consumo, varia in base alla natura dei servizi offerti. I professionisti devono identificare correttamente l'aliquota IVA applicabile ai loro servizi: standard, ridotta o super ridotta, in base alle specifiche normative. L'aliquota IVA standard è attualmente al 22%. I professionisti devono identificare correttamente l'aliquota IVA applicabile ai loro servizi per garantire la conformità con le leggi fiscali e per evitare sanzioni. Le fatture emesse devono rispettare criteri specifici definiti dall'Agenzia delle Entrate, inclusi dettagli come l'aliquota IVA applicata e il calcolo dell'imposta. Il pagamento dell'IVA deve essere effettuato seguendo scadenze e modalità precise. Secondo le normative dell'Agenzia delle Entrate, i professionisti possono essere tenuti a effettuare pagamenti mensili o trimestrali a seconda della loro fatturazione. È essenziale calcolare correttamente l'IVA dovuta, che si basa sulla differenza tra l'IVA incassata e quella pagata.
Nicoletta Bianchi
Nicoletta Bianchi
2025-07-11 20:23:25
Numero di risposte : 11
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Il requisito soggettivo richiede che chi compie l’operazione sia un soggetto che svolge in modo abituale un’attività commerciale o agricola, un’arte o una professione e quella operazione si riferisce all’attività economica. Le operazioni che rientrano nel campo Iva sono normalmente imponibili, cioè prevedono l’addebito dell’imposta. Esistono però anche operazioni non imponibili Iva e operazioni esenti dall’Iva. In entrambi i casi valgono tutti gli obblighi Iva, ma non viene addebitata Iva al cliente. L’elenco completo delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi esenti si trovano nell’articolo 10 del D.P.R. n. 633/1972. Per esempio, rientrano tra le operazioni esenti le prestazioni sanitarie, le attività educative e culturali, alcune operazioni immobiliari. Le persone fisiche residenti in Italia che iniziano un’attività d’impresa, un’arte o una professione e presumono di conseguire ricavi o compensi non superiori a 85.000 euro possono accedere al regime forfetario, un regime agevolato che comporta l’esonero dalla maggior parte degli adempimenti Iva. Chi svolge già un’attività può aderire al regime forfetario se nell’anno precedente ha conseguito ricavi o percepito compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a 85.000 euro.
Marianita D'angelo
Marianita D'angelo
2025-07-11 17:08:41
Numero di risposte : 13
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L'attività del general contractor nell'ambito degli interventi superbonus merita una specifica riflessione legata alla disciplina Iva della rifatturazione delle prestazioni professionali. Occorre infatti considerare che l'appaltatore in edilizia fattura le sue prestazioni al committente con Iva al 10%. L'aliquota dell'operazione principale si estende anche alle prestazioni accessorie, ricomprese nell'oggetto dell'appalto. Le prestazioni professionali dei tecnici che progettano le opere, rese a favore dei general contractor edilizi e appaltatori, sono senz'altro qualificabili come prestazioni accessorie a quella principale - e non a caso sono rifatturate al committente con Iva al 10% -. Le prestazioni dei tecnici asseveratori non appaiono meno accessorie e meno indispensabili per la realizzazione delle opere edili agevolabili, in funzione del conseguimento dei bonus. Le prestazioni professionali dei tecnici asseveratori devono più propriamente dirsi incluse nell'oggetto del contratto di appalto, di cui rappresentano prestazioni accessorie, ogniqualvolta espressamente inquadrate come necessarie per ottenere il beneficio fiscale spettante in relazione alle opere appaltate. La corretta rifatturazione di tali prestazioni, da parte dei general appaltatori al committenti, con Iva al 10%, costituendo esse operazione "unica" con quella dell'appalto. Analogo discorso potrebbe proporsi anche in relazione alle prestazioni professionali dei dottori commercialisti, laddove incaricati dai general di apporre il visto di conformità. Qualora i contratti di appalto avessero ad oggetto - in termini di contenuto essenziale - non solo l'esecuzione di opere edili, ma anche la realizzazione di tutte le prestazioni professionali funzionali ad accedere al superbonus in forma di cessione del credito o di sconto in fattura, allora anche l'operato dei vistatori, per quanto non operativamente connesso alle opere edili in sé, potrebbe dirsi prestazione di servizi accessoria alla prestazione principale dell'appalto, con oggetto descritto come sopra.
Michele Ricci
Michele Ricci
2025-07-11 16:29:05
Numero di risposte : 7
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Le spese professionali sono, in genere, sempre soggette all'applicazione dell'aliquota Iva ordinaria del 22 per cento. In merito, la circolare del ministero delle Finanze 71/2000 ha precisato che alle prestazioni professionali si applica l'aliquota Iva del 22% perché non relative alla realizzazione dell'intervento, ma a questo collegate in maniera indiretta. Non possono quindi essere fatturate con la stessa aliquota Iva dei lavori che – nella maggior parte dei casi – per gli interventi di ristrutturazione è quella ridotta del 10 per cento, ex articolo 2, comma 11, della legge 191/2009 e articolo 1, comma 9, della legge 205/2017. Se il contratto per prestazioni professionali e lavori è unico, e l'attività professionale è considerata accessoria a quella di esecuzione dei lavori, l'intero corrispettivo è fatturato al 10 per cento, ma, in tal caso, il prestatore e la prestazione sono unici.