Come cambia l'IVA nel 2025?

Ubaldo Ferrara
2025-07-11 20:50:12
Numero di risposte
: 10
Il governo sta valutando nuove aliquote agevolate per beni di prima necessità e settori legati alla sostenibilità.
Questo potrebbe portare a variazioni rispetto alle aliquote attuali.
Le imprese dovranno aggiornare il proprio sistema di calcolo IVA per applicare correttamente le nuove aliquote.
A partire dal 2025, l’Agenzia delle Entrate implementerà un sistema di invio automatico dei dati IVA, con obbligo di fatturazione elettronica per un numero maggiore di soggetti.
Automatizzare la gestione IVA diventerà fondamentale per rispettare le nuove normative senza rischiare ritardi o sanzioni.

Clara Bianco
2025-07-11 20:06:06
Numero di risposte
: 9
Il 2025 porta con sé importanti aggiornamenti in materia di IVA e imposte indirette.
Le principali modifiche alle aliquote IVA.
Il primo cambiamento da conoscere riguarda le aliquote IVA applicate a beni e servizi sul territorio italiano.
L’aliquota ordinaria rimane al 22% nel 2025.
Tuttavia, viene ampliata la base imponibile: alcuni beni che precedentemente rientravano tra quelli a tassazione agevolata passano ora all’aliquota ordinaria.
L’aliquota al 10% si applica a: servizi turistici e di ristorazione, alcuni prodotti alimentari, interventi edilizi di manutenzione straordinaria.
Nel 2025, vengono rivalutati alcuni beni soggetti al 10%, tra cui: bevande zuccherate: passano al 22% per disincentivare il consumo, alcuni prodotti per la cura della persona passano all’aliquota ordinaria.
Rimangono in vigore ma con piccole revisioni: 4% applicata a beni di prima necessità, alimenti, farmaci, dispositivi medici, 5%: per specifiche forniture sanitarie e sociali.
Nel 2025, l’IVA al 5% viene estesa ai prodotti a base vegetale destinati a soggetti con allergie certificate.
Dal 1° gennaio 2025 entra in vigore il Digital VAT Package, il pacchetto europeo pensato per aggiornare l’IVA all’economia digitale.
Le novità principali: estensione del regime OSS anche alle vendite B2B intracomunitarie, obbligo di emissione di fatture elettroniche per tutte le operazioni intra-UE, rafforzamento dei controlli sulle vendite online: marketplace e piattaforme digitali diventano responsabili d’imposta in alcuni casi.
Le imprese italiane che vendono beni o servizi a clienti UE dovranno utilizzare fatture elettroniche in formato europeo, da inviare tramite i canali ufficiali europei.
L’Agenzia delle Entrate, in linea con le direttive europee, introdurrà algoritmi predittivi per analizzare le incongruenze IVA e potenziali frodi.
La collaborazione con strumenti digitali diventerà indispensabile.
Per non farsi trovare impreparati, è essenziale adottare una gestione dell’IVA precisa, integrata e aggiornata.
Assicurati che il tuo gestionale: supporti la fatturazione elettronica europea, gestisca correttamente aliquote multiple, si integri con il portale dell’Agenzia delle Entrate e con il sistema VIES.
È consigliabile: effettuare un audit IVA annuale, richiedere un check-up fiscale per rivedere la corretta applicazione delle aliquote.
Puoi: organizzare mini-corsi di aggiornamento IVA con il supporto di un consulente, affidarti a professionisti esterni per la revisione periodica della contabilità IVA.
Il nostro studio supporta: la corretta applicazione delle regole doganali, l’emissione di fatture con e senza IVA a seconda del regime fiscale del cliente, la compilazione del modello INTRASTAT.
Un professionista ti aiuterà a: evitare sanzioni per errori nell’applicazione dell’aliquota, ottimizzare la gestione dei flussi di cassa legati all’IVA, pianificare correttamente versamenti, rimborsi e compensazioni.

Lorenzo Villa
2025-07-11 17:39:42
Numero di risposte
: 4
Nel 2025, l’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) continua a svolgere un ruolo centrale nel sistema fiscale dei paesi europei.
Ogni Stato membro dell’Unione Europea (UE) applica aliquote IVA che variano a seconda delle politiche fiscali nazionali.
Queste aliquate riguardano i beni e i servizi scambiati sul loro territorio.
Quali aliquote IVA del 2025 sono state modificate rispetto al 2024?
Tasso IVA 2025 in Estonia
Il 11 dicembre 2024, il governo estone ha approvato l’introduzione della tassa di sicurezza temporanea (in vigore fino alla fine del 2028) per sviluppare le capacità di difesa e gli investimenti in sicurezza:
La tassa temporanea sulle attività finanziarie include tre misure fiscali distinte.
Una delle misure prevede l’aumento, a partire dal 1° luglio 2025, dell’aliquota IVA dal 22% al 24%.
Tasso IVA 2025 in Finlandia
Il 28 giugno 2024, il parlamento finlandese ha adottato il progetto di legge HE 61/2024 per affrontare le difficoltà economiche:
L’aliquota IVA standard passerà dal 24% al 25,5% con effetto dal 1° settembre 2024.
Tasso IVA 2025 in Slovacchia
Il 3 ottobre 2024, il Consiglio Nazionale slovacco ha adottato una modifica alla legge sull’IVA:
L’aliquota generale dell’IVA passerà dal 20% al 23% a partire dal 1° gennaio 2025.
L’aliquota ridotta del 10% sarà eliminata e sostituita da una nuova aliquota ridotta del 19%.
Il secondo tasso ridotto del 5% rimarrà invariato.
Il nostro team di esperti è a tua disposizione per accompagnarti, guidarti e fornirti soluzioni personalizzate, oppure se desideri ulteriori informazioni sui nostri servizi o se hai domande sull’IVA nel tuo paese, non esitare a contattarci.

Marina Bellini
2025-07-11 17:20:06
Numero di risposte
: 12
La riforma dell’IVA 2025 si muove in una direzione ben precisa: digitalizzazione, trasparenza e semplificazione.
L’obiettivo dell’Unione Europea è chiaro: contrastare l’evasione e rendere i processi fiscali più snelli e controllabili, anche grazie a strumenti digitali come la fatturazione elettronica obbligatoria per i rapporti intra-UE.
Addio al limite dei 400€ per le fatture semplificate
Una delle novità più concrete riguarda la possibilità, per chi lavora in regime forfettario, di emettere fatture semplificate senza limiti di importo.
Nel 2025 entra in vigore un cambiamento storico: la fatturazione elettronica diventa lo standard per tutte le operazioni B2B tra aziende dell’Unione Europea.
Un’altra importante innovazione riguarda le piccole imprese che operano all’estero.
Viene introdotto un regime transfrontaliero di franchigia IVA, che permette a un’impresa di usufruire della stessa franchigia IVA anche in altri Paesi membri, a patto che il valore delle vendite transfrontaliere resti sotto una certa soglia.
Un’ultima novità importante arriva dal Decreto Milleproroghe: è stata confermata la proroga al 2026 dell’applicazione delle nuove regole IVA per le prestazioni rese dagli enti associativi e sportivi ai propri soci.
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