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Cosa si potrà sanare con il nuovo condono edilizio?

Radio Fontana
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2025-07-20 12:13:14
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Il d.l. “Salva Casa”, n. 69/2024, introduce alcune disposizioni di sanatoria di determinate irregolarità costruttive interne alle abitazioni, purché non superino una certa soglia. La prima novità contenuta nel decreto “Salva Casa” riguarda le opere di edilizia libera. Il decreto infatti prevede un allargamento della categoria di opere presenti, ampliando le VEPA e le opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici. Per quanto riguarda le VEPA, si tratta in particolare di vetrate scorrevoli e amovibili. Il nuovo decreto introduce in tale categoria anche i porticati che rientrano all’interno dell’edificio. La legge prevede inoltre le cc.dd. tolleranze costruttive, che sono appunto oggetto di condono. Si tratta dei limiti massimi inversamente proporzionali alla superficie dell’immobile, che ammontano a: 2% per superfice utile > 500 mq; 3% per superfice utile tra 300 e 500 mq; 4% per superfice utile tra 100 e 300 mq; 5% per superfice utile < 100 mq. Si tratta di irregolarità geometriche, ovvero di modifiche di lieve entità che devono essere sempre realizzate entro il 24/05/2024. Il richiedente dovrà presentare una Scia oppure chiedere un permesso di costruire in sanatoria. Sarà inoltre tenuto ad effettuare il pagamento di una sanzione, pari ad una cifra tra 1.000 e 31.000 euro. La determinazione dell’ammontare dipende dall’aumento di valore dell’immobile discendente dall’abuso realizzato. Inoltre, per ottenere la sanatoria, è necessario che il richiedente ponga in essere interventi volti a garantire il soddisfacimento dei requisiti in materia di sicurezza, igiene, salubrità ed efficienza energetica degli edifici. Vige altresì l’obbligo di eliminare le barriere architettoniche e rimuovere le opere insanabili. Ulteriore condizione per ottenere la sanatoria consiste nell’asseverazione, da parte di un tecnico, degli interventi da realizzare, nonché nella esecuzione degli stessi entro il termine del 24 maggio 2024.