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Che fine fanno gli immobili confiscati?

Kayla Rizzi
Kayla Rizzi
2025-07-04 17:17:21
Numero di risposte : 16
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La messa all'asta di alcuni beni strappati ai clan – all’asta finisce solo una piccola parte, a fronte dei circa 22mila immobili attualmente in gestione all’Agenzia – è infatti resa possibile dalla normativa quando la vendita di quel bene si renda necessaria per il soddisfacimento dei “creditori in buona fede”, sostanzialmente quando risultano ancora delle pendenze economiche legate alla vecchia proprietà, e quando quei beni non vengono destinati – perché non adatti – a enti locali o amministrazioni pubbliche. C'è il rischio che tornino nelle mani dei vecchi proprietari o di qualche altra cosca? Per evitare ciò, sono previsti dei meccanismi di garanzia: secondo le procedure l’asta si conclude con una “aggiudicazione provvisoria”, a cui fanno seguito le verifiche previste dal Codice antimafia sul compratore, per evitare che si tratti di una persona legata alla criminalità organizzata o di un prestanome. Intanto, la corsa all’immobile passa pure dalle aste dei beni strappati ai clan.
Loredana Valentini
Loredana Valentini
2025-06-23 23:08:11
Numero di risposte : 17
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La normativa prevede che a seguito della confisca definitiva i beni sono acquisiti nel patrimonio dello Stato. È l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata a deliberare in ordine alla destinazione del bene, versando al Fondo unico per la giustizia le somme di denaro, incluse quelle derivanti dalla vendita dei beni. Gli immobili invece sono mantenuti nel patrimonio dello Stato per essere poi trasferiti agli enti locali che potranno gestirli direttamente ovvero assegnarli in concessione, a titolo gratuito, ad associazioni del terzo settore, seguendo le regole della massima trasparenza amministrativa. Anche le aziende sono mantenute nel patrimonio dello Stato. L’Agenzia poi può decidere di affittarle (a titolo oneroso o gratuito, ad esempio a cooperative di lavoratori dipendenti dell’impresa confiscata), di venderle oppure di liquidarle, quando le altre due possibilità risultano impraticabili. I relativi proventi confluiscono poi anch’essi nel Fondo unico giustizia.
Mietta Vitale
Mietta Vitale
2025-06-23 23:02:18
Numero di risposte : 15
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Gli immobili possono essere trasferiti ai beni territoriali entrando a far parte del loro patrimonio, possono essere mantenuti nel patrimonio dello Stato o venduti. I principali destinatari dei beni sono stati i Comuni, con l’81% degli immobili, e le Forze dell’ordine, a cui sono stati affidati l’11%degli immobili. Una percentuale minore è utilizzata dalle Regioni e altre amministrazioni dello Stato. Oltre metà degli immobili, così come previsto dal Codice antimafia, è stato utilizzato per finalità sociali, il restante per finalità istituzionali o di ordine pubblico. Infine 19 immobili sono mantenuti dall’Anbsc per finalità economiche.
Pericle Mariani
Pericle Mariani
2025-06-23 21:54:45
Numero di risposte : 17
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I beni confiscati alle mafie sono 2.616. Di questi, 1.236 sono tuttora gestiti dall'Agenzia nazionale e si tratta soprattutto di beni per i quali non sono ancora concluse le procedure di soddisfazione di crediti a favore di terzi. A questi si affiancano 1.380 beni confiscati già destinati in 220 comuni. I beni che vengono recuperati sono destinati a progetti educativi, abitativi e sociali. Ad esempio alcuni beni sono destinati ad housing sociale, altri alle donne vittime di maltrattamenti, oppure all'accoglienza temporanea di famiglie in difficoltà. Tra quelli con progetti sociali, il Parco della Legalità a Rho e i centri accoglienza per disabili. Molti immobili sono anche stati utilizzati come "casa delle associazioni": spazi polifunzionali che favoriscono l'impegno civico nei centri medio-piccoli. Alcuni beni sono stati adibiti a fini educativi, come le fattorie didattiche per l'educazione ambientale e alla legalità.
Muzio Orlando
Muzio Orlando
2025-06-23 21:09:41
Numero di risposte : 14
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L'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata gestisce, in collaborazione con l'autorità giudiziaria, l'intero processo finalizzato alla destinazione dei beni sequestrati e poi confiscati in via definitiva, affinchè vengano restituiti alle comunità e ai territori attraverso il loro impiego per scopi sociali o istituzionali. Con la sua attività l'Agenzia favorisce la raccolta e lo scambio di informazioni sui beni e il superamento di eventuali criticità relative alla loro destinazione, dalla fase di sequestro durante la quale coadiuva gli amministratori giudiziari alla fase di gestione diretta dei beni, dopo la confisca, fino alla loro destinazione. Tra le attività funzionali alla destinazione dei beni confiscati - che è una delle priorità della mission dell'Anbsc - c'è l'organizzazione, in collaborazione con le prefetture e gli enti locali, delle conferenze di servizi nell'ambito delle quali le amministrazioni del territorio possono manifestare l'interesse all'acquisizione dei beni, sulla cui destinazione decide poi il consiglio direttivo dell'Agenzia.