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Come comprare un bene confiscato?

Felicia Riva
Felicia Riva
2025-07-06 13:13:58
Numero di risposte : 21
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I beni confiscati possono essere considerati come beni collettivi che presentano intrinsecamente un valore sia simbolico che sociale. Il loro riutilizzo è un’attività che rientra pienamente nelle caratteristiche dell’economia sociale, sia che si tratti di beni immobili che di beni aziendali. La nuova Piattaforma Unica delle destinazioni (Pud) realizzata dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), è dedicata sia ai soggetti istituzionali come Agenzia del Demanio, Comuni, Città metropolitane, Province, Regioni e altri enti (art. 48 del codice antimafia) sia agli enti del Terzo settore regolarmente iscritti al Runts che potranno accreditarsi alla piattaforma stessa. I beni man mano destinabili saranno visionabili in base ad avvisi di “Sportello permanente” o “Bando a sportello” e gli enti potranno, così, avanzare eventuali proposte seguendo template predefiniti e semplificati. Rimangono confermati i livelli di priorità nell’assegnazione dei beni perché il nuovo procedimento è strutturato in modo da garantire la dovuta prelazione ai soggetti istituzionali. Le modalità per richiedere l’accreditamento, i requisiti di partecipazione di cui dovranno essere in possesso gli enti del Terzo settore, nonché i criteri di valutazione delle proposte sono illustrati nel documento “Modalità di accreditamento” e nell’ “Avviso pubblico e relativi allegati rivolto agli Organismi del Terzo settore”.
Mirella Sorrentino
Mirella Sorrentino
2025-06-24 05:20:37
Numero di risposte : 10
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La nuova Piattaforma Unica delle destinazioni realizzata dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, è dedicata sia ai soggetti istituzionali come Agenzia del Demanio, Comuni, Città metropolitane, Province, Regioni e altri enti sia agli enti del Terzo settore regolarmente iscritti al Runts che potranno accreditarsi alla piattaforma stessa. I beni man mano destinabili saranno visionabili in base ad avvisi di “Sportello permanente” o “Bando a sportello” e gli enti potranno, così, avanzare eventuali proposte seguendo template predefiniti e semplificati. Le modalità per richiedere l’accreditamento, i requisiti di partecipazione di cui dovranno essere in possesso gli enti del Terzo settore, nonché i criteri di valutazione delle proposte sono illustrati nel documento “Modalità di accreditamento” e nell’ “Avviso pubblico e relativi allegati rivolto agli Organismi del Terzo settore”.
Cleros Benedetti
Cleros Benedetti
2025-06-24 03:31:52
Numero di risposte : 18
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La vendita dei beni confiscati nei processi penali, fuori dai casi previsti dal Codice Antimafia può essere delegata ai professionisti esterni o all’Istituto vendite giudiziarie come avviene nel processo civile. In base al disposto dell’art. 86 disp.att. c.p.p., riformulato dal D.lgs. 150/2022, si rendono applicabili anche in sede penale le più agevoli e moderne modalità di vendita previste dal codice di procedura civile, che consentono alle cancellerie di procedere direttamente alla vendita dei beni confiscati o di delegarla a professionisti esterni. L’art. 13 del Regolamento per l’esecuzione del codice di procedura penale conferma che la vendita delle cose confiscate può essere eseguita dalla cancelleria anche a mezzo degli istituti di vendite giudiziarie, o mediante professionista delegato. Le somme di denaro e agli altri valori oggetto di confisca non per equivalente o i proventi dei beni confiscati confluiscono nel Fondo unico di Giustizia, gestito da Equitalia.