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Cos'è l'indennità di buonuscita per i locali commerciali?

Sarita Vitali
Sarita Vitali
2025-07-26 04:36:14
Numero di risposte : 15
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L’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività commerciale è una prestazione economica concessa a soggetti che svolgono una determinata attività autonoma e che cessano di lavorare senza aver ancora raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia. Questo indennizzo, introdotto in via temporanea dal decreto legislativo 28 marzo 1996, n. 207, è divenuto una misura stabile dal 1° gennaio 2019, per effetto della legge di bilancio 2019. L’indennizzo è finanziato con l’aliquota del contributo aggiuntivo dello 0,48% ed è concesso nei limiti delle risorse del Fondo istituito nell'ambito della Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali. Sono destinatari di tale beneficio esclusivamente gli iscritti alla Gestione commercianti che esercitano determinate attività: attività commerciale al minuto in sede fissa, anche abbinata ad attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, in qualità di titolari o coadiutori; attività commerciale su aree pubbliche, anche in forma itinerante, in qualità di titolari o coadiutori. Per effetto delle norme vigenti, tra i beneficiari rientrano anche: gli esercenti attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, in qualità di titolari o coadiutori; gli agenti e rappresentanti di commercio.
Cassiopea Coppola
Cassiopea Coppola
2025-07-26 02:22:19
Numero di risposte : 9
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L'art. 34 della legge 392/’78 prevede che se è il locatore a disdettare il contratto di locazione di un immobile a destinazione commerciale, il conduttore ha il diritto ad un'indennità pari a 18 mensilità dell'ultimo canone corrisposto, oppure a 21 mensilità per le attività alberghiere. Detta somma deve essere raddoppiata se l'immobile, entro un anno dalla cessazione del contratto disdettato, venga adibito all'esercizio della stessa attività o di attività incluse nella medesima tabella merceologica di quella già esercitata dal conduttore uscente. Lo scopo dell'indennità è quello di compensare il conduttore per la presunta perdita di avviamento commerciale e clientela che il suo spostamento potrebbe comportare. L'avviamento spetta ai conduttori che esercitino un'attività commerciale o alberghiera. Certamente il negoziante che abbia come unico scopo la vendita al dettaglio di beni o servizi ha diritto all'avviamento.
Clea Sorrentino
Clea Sorrentino
2025-07-26 02:18:19
Numero di risposte : 12
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L'indennità di avviamento commerciale è dovuta quando il locatore non rinnova il contratto, indipendentemente dal fatto che il conduttore abbia rispettato tutte le condizioni contrattuali. L'importo di tale indennità è pari a 18 mensilità dell'ultimo canone pagato e ha lo scopo di compensare il conduttore per la perdita della clientela consolidata nel corso degli anni. L'avviamento commerciale, infatti, è strettamente legato al valore che la clientela fidelizzata conferisce all'immobile, che il locatore potrebbe sfruttare indirettamente in caso di nuova locazione o di riutilizzo del locale per attività simili. Per questo motivo, il legislatore ha previsto l’obbligo di corrispondere l’indennità per garantire un equilibrio tra i diritti del locatore e del conduttore. Esistono alcune eccezioni in cui l'indennità di avviamento non è dovuta, tra cui: Quando il conduttore decide volontariamente di non rinnovare il contratto. Se i locali non sono utilizzati per un'attività commerciale o aperta al pubblico. Quando il conduttore è gravemente inadempiente nei suoi obblighi contrattuali, come in caso di mancato pagamento del canone. Il diniego di rinnovo del contratto di locazione commerciale è un diritto del locatore, ma comporta precise conseguenze legali, in particolare il versamento dell’indennità di avviamento commerciale. Questo obbligo diventa fondamentale per procedere con lo sfratto e permette al conduttore di ricevere un risarcimento per il valore commerciale creato nel tempo. Non adempiere a tale obbligo può impedire l’esecuzione dello sfratto e prolungare la permanenza del conduttore nell’immobile.
Matilde Monti
Matilde Monti
2025-07-26 02:16:04
Numero di risposte : 15
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L’indennità di avviamento commerciale, detta anche buonuscita per fine locazione commerciale, è un’indennizzo per il disagio arrecato all’inquilino che si trova costretto a spostare la propria attività, a seguito della disdetta del contratto di locazione comunicata dal locatore. Spostare un’attività commerciale consolidata negli anni, comporta una serie di problemi, come tutti gli imprenditori sanno: perdita di clientela, difficoltà a reperire locali idonei, canoni di locazione, più elevati ecc. L’indennità di avviamento commerciale, è un’indennizzo per il disagio arrecato all’inquilino che si trova costretto a spostare la propria attività, a seguito della disdetta del contratto di locazione comunicata dal locatore. La finalità della buonuscita per fine locazione, è quella di evitare la cessazione di contratti per fini speculativi che mettano in difficoltà le attività.
Emidio Bianco
Emidio Bianco
2025-07-26 02:07:25
Numero di risposte : 13
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La buonuscita, ovvero l'indennità di avviamento, è un diritto dell'inquilino previsto dall'articolo 34 della legge 392/78. L'indennità di buonuscita per i locali commerciali è pari a 18 mensilità dell'ultimo canone corrisposto quando la cessazione del contratto non è dovuta a risoluzione per inadempimento o disdetta o recesso del conduttore. Il rilascio dell'immobile può avvenire solo dopo il pagamento dell'indennità. L'indennità raddoppia se l'immobile viene adibito dal proprietario, entro un anno, all'esercizio della stessa attività o di attività incluse nella medesima tabella merceologica che siano affini a quella già esercitata dal conduttore uscente.
Giacinto Giordano
Giacinto Giordano
2025-07-26 01:42:00
Numero di risposte : 13
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L'indennità di buonuscita non va confusa con la cosiddetta "buona entrata", la somma che spesso viene richiesta per subentrare o prendere in locazione i negozi posti nelle vie più commerciali e prestigiose dei centri città. A questo concetto si associa anche quello di "buonuscita" che, al contrario, è ammissibile e giustificabile sia a titolo di indennizzo per perdita di avviamento, sia a titolo di indennizzo per anticipata rescissione contrattuale a vantaggio del locatore. È ammessa anche la buonuscita richiesta dall'inquilino ad un nuovo aspirante inquilino per lasciare libero l'immobile. La buonuscita è un concetto che si associa all'indennità di avviamento e riguarda la compensazione per la perdita di avviamento o la rescissione contrattuale. La buonuscita è ammissibile e giustificabile in determinate situazioni, come ad esempio quando l'inquilino lascia l'immobile e richiede un indennizzo per la perdita di avviamento o per la cessione del contratto.