Comunione dei beni: quali controindicazioni?

Eufemia Villa
2025-05-21 10:47:27
Numero di risposte: 6
Il primo punto sfavorevole che ti segnalo è prettamente pratico, in caso di scelta del regime patrimoniale della comunione dei beni sarà necessario, per qualunque atto, presenziare entrambi (salvo procure stilate ad hoc).
In secondo luogo se uno dei coniugi contrae debiti allora il creditore potrà rivalersi sull’intero patrimonio familiare.
In ultimo, ma non per importanza, quando si sceglie la comunione legale, al momento della separazione e del divorzio, se non si riesce a trovare un accordo, il patrimonio dovrà essere suddiviso al 50 %.

Emanuela Sorrentino
2025-05-17 17:21:33
Numero di risposte: 5
Gli svantaggi della comunione dei beni possono presentarsi maggiormente in due situazioni: quando la coppia «scoppia», cioè in caso di separazione e di divorzio, e quando uno dei due contrae un debito notevole e i creditori vengono a bussare alla porta. Pertanto, in caso di separazione o di divorzio, il primo rischio che comporta la comunione dei beni è la necessità di dover affrontare la divisione di tutto ciò che è stato fatto, comprato e pagato dopo il matrimonio. I coniugi, alla fine del matrimonio, dovranno dividersi in parti uguali: i risparmi che ciascuno di loro ha messo da parte dal giorno del «sì»; gli acquisti effettuati durante il matrimonio; le aziende costituite e gestite da entrambi; i debiti; gli utili e gli incrementi delle aziende in comproprietà; ciò che resta dei redditi personali. C’è quest’altro rischio con la comunione dei beni: che se il matrimonio finisce, chi guadagna di meno ha comunque diritto al 50% del denaro di entrambi.
In un certo senso sì, ma non al 100%. Un creditore può pretendere il pignoramento di un bene che appartiene a entrambi i coniugi ma se il debito è stato contratto solo da uno di loro, l’azione esecutiva interesserà metà del valore del bene, che verrà messo all’asta per poi restituire metà del ricavato al coniuge non debitore.

Elsa Mazza
2025-05-10 04:24:47
Numero di risposte: 3
Tra gli svantaggi, la comunione dei beni può portare a complicazioni in caso di divorzio, con potenziali conflitti sulla divisione dei beni. Inoltre, se un coniuge contrae debiti, questi potrebbero riflettersi sull’intero patrimonio coniugale. È essenziale considerare che eventuali debiti fiscali divengono responsabilità di entrambi i coniugi.

Marina Bellini
2025-04-27 12:01:37
Numero di risposte: 7
in caso di divorzio o separazione, i coniugi dovranno tenere conto che tutti i beni acquistati dopo il matrimonio andranno divisi equamente.
Vi è una responsabilità finanziaria condivisa in egual misura tra i due coniugi: il regime della comunione dei beni, infatti, non tutela dai debiti contratti da solo uno dei coniugi; dunque, nel caso ve ne siano, entrambi i coniugi sono chiamati a renderne conto.
La comunione legale prevede che entrambi i coniugi siano coinvolti nella gestione legale ed amministrativa dei beni comuni.
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