Sposarsi conviene per le tasse?

Alfredo Russo
2025-05-27 06:11:59
Numero di risposte: 13
Le coppie sposate spesso pagano più imposte a causa della tassazione progressiva. Nel caso delle coppie sposate, tuttavia, al momento del calcolo delle imposte i redditi non vengono presi in considerazione separatamente, ma vengono sommati. Poiché la percentuale applicata ai fini della tassazione aumenta a ogni livello della tabella, per ciascuno di questi livelli vengono conteggiate, in percentuale, imposte più elevate sul reddito imponibile. Concretamente, con la penalizzazione del matrimonio, le coppie sposate in cui entrambi i congiunti percepiscono un reddito annuo tra i 75’000 e i 125’000 franchi sono confrontate, in termini di imposte, con un onere superiore del 10% circa rispetto alle coppie conviventi con un reddito equivalente.
La «penalizzazione del matrimonio» vale anche per la rendita AVS: una coppia sposata riceve al massimo il 150% della rendita, una coppia non sposata il 200%.
Tuttavia, il matrimonio comporta anche vantaggi finanziari, come agevolazioni fiscali sulla successione e sulle donazioni. Inoltre le persone sposate che non esercitano un’attività lucrativa sono esentate dall’obbligo contributivo AVS e godono pienamente dei vantaggi che ne derivano (ad eccezione della rendita integrale), a condizione che la/il partner versi i contributi AVS.

Silvana Orlando
2025-05-19 17:21:13
Numero di risposte: 4
In caso di coniuge inoccupato o disoccupato, in seguito alle nozze, il coniuge lavoratore avrà diritto a percepire un sostegno economico erogato dall'INPS, purché siano verificate alcune condizioni, con un importo calcolato in base alla tipologia del nucleo familiare, del numero dei componenti e del reddito complessivo del nucleo. La comunione dei beni con il proprio marito o la propria moglie comporterà una serie di agevolazioni a livello fiscale così come relativamente alle varie tasse da versare sugli immobili di proprietà. Un'alternativa non meno vantaggiosa è invece la separazione dei beni, volta a tutelare i singoli patrimoni dei coniugi. Le spese mediche possono essere detratte entro un determinato limite anche dall'altro coniuge che non le ha sostenuto materialmente, qualora questo abbia una maggiore capienza fiscale ovvero ha un reddito sufficiente per detrarre tali spese. Sempre per la stesa logica, anche gli interessi passivi sul mutuo legato all'acquisto di una casa cointestata possono essere detratti da uno solo dei due coniugi che abbia magari maggior capienza fiscale.

Domenico Sala
2025-05-16 07:57:49
Numero di risposte: 4
A partire dalla condizione fiscale, considerando che le persone sposate possono presentare una dichiarazione dei redditi congiunta che permette loro di unire i guadagni ai fini fiscali. Questo non offre grandi benefici alle coppie che guadagnano circa lo stesso reddito, ma quelle in cui un partner fattura la maggior parte del reddito beneficiano del cosiddetto ‘bonus matrimonio’ che consente, una volta sposati, di abbassare la fascia del reddito più alto. Anche le detrazioni di cui possono godere le coppie sposate sono maggiori rispetto a quelle per i single.

Ugo Ferraro
2025-05-09 08:22:33
Numero di risposte: 6
A essere avvantaggiate sono le coppie sposate, mentre per i conviventi diventa tutto più difficile.
Il lavoratore può dichiarare a proprio carico il coniuge disoccupato e ottenere le detrazioni fiscali che gli sono riconosciute direttamente sulla busta paga oppure sulla pensione e che riducono l’imposta finale dovuta in base al reddito percepito.
Nulla è invece previsto per le cosiddette “coppie di fatto”.

Silvia Ferraro
2025-04-27 08:02:37
Numero di risposte: 7
L’iniziativa popolare eliminerebbe gli oneri supplementari a carico dei coniugi senza tuttavia eliminare gli svantaggi per le coppie non coniugate. Inoltre, questa iniziativa è in contrasto con l’introduzione dell’imposizione individuale, richiesta dal Parlamento al Consiglio federale e al momento pendente presso la stessa Camera quale controprogetto indiretto all’iniziativa «Per un’imposizione individuale a prescindere dallo stato civile (Iniziativa per imposte eque)», depositata dal PLR I Liberali Radicali Donne.

Maria Colombo
2025-04-27 06:10:26
Numero di risposte: 7
Sono le coppie unitesi in matrimonio ad avere la peggio a livello fiscale. Per tasse, bonus e altre agevolazioni, infatti, il Fisco porge una mano a chi decide di intraprendere una convivenza.
La convivenza guadagna un punto in più sul matrimonio anche nell’assegnazione dell’alloggio popolare. Il matrimonio potrebbe, ancora, non essere conveniente per l’assegno sociale.
Quanto appena detto non esclude che il matrimonio potrebbe convenire su altri fronti fiscali. Dalla comunione dei beni fra marito e moglie derivano una serie di agevolazioni, così come un vantaggio sulle tasse da pagare per gli immobili di proprietà.
Altro vantaggio legato al matrimonio riguarda le spese mediche. Il matrimonio vince sulla convivenza a livello fiscale anche per le detrazioni sul mutuo.
Il matrimonio è da preferire se o il marito o la moglie risulta titolare di un reddito molto basso, inferiore a 2.840,51 euro.
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