:

Che differenza c'è tra l'assegno di mantenimento e l'assegno divorzile?

Claudio Caruso
Claudio Caruso
2025-11-15 08:58:22
Numero di risposte : 20
0
Ed infatti – come osserva la Suprema Corte – c’è una profonda differenza tra il dovere di assistenza materiale tra coniugi nell’ambito della separazione personale e gli obblighi correlati alla solidarietà post coniugale nel giudizio di divorzio. Durante la separazione rimane il vincolo coniugale, e con questo il dovere di reciproca assistenza, con l’effetto che il coniuge economicamente più debole ha diritto a vedersi garantito il tenore di vita goduto anteriormente. Pertanto nella separazione sul coniuge più abbiente permane il dovere di assicurare all’altro lo stesso tenore di vita tenuto in precedenza. Al contrario, il divorzio recide, in modo definitivo, i rapporti tra i coniugi, compresi quelli di carattere economico e patrimoniale. Cambia il parametro da cui dipende l’assegno divorzile: non sarà più rappresentato dal tenore di vita matrimoniale, bensì, in conformità alla sua natura assistenziale, si baserà sulla valutazione dell’indipendenza o dell’autosufficienza economica dell’ex coniuge che ne richieda la corresponsione. Sostiene infatti la Corte che “una volta sciolto il matrimonio civile o cessati gli effetti civili conseguenti alla trascrizione del matrimonio religioso, il rapporto matrimoniale si estingue definitivamente sul piano sia dello status personale dei coniugi, sia dei loro rapporti economico-patrimoniali”; pertanto viene a cadere quel reciproco dovere di assistenza morale e materiale sancito dall’art. 143 secondo comma c.c. e quindi il diritto all’assegno divorzile, previsto dalla normativa vigente, è condizionato all’accertamento giudiziale della mancanza di mezzi adeguati dell’ex coniuge richiedente o, comunque, dell’impossibilità dello stesso di procurarseli per ragioni oggettive. Secondo la Suprema Corte infatti il parametro del tenore di vita si scontra con la natura stessa dell’istituto del divorzio e con i suoi relativi effetti giuridici: con la sentenza che sancisce il divorzio il rapporto matrimoniale si estingue in toto, sia sul piano personale che su quello economico-patrimoniale; pertanto il parametro del tenore di vita matrimoniale finirebbe con il sancire una “indebita ultrattività” del vincolo matrimoniale, producendo il risultato aberrante di procrastinare sine die il momento della recisione degli effetti economico-patrimoniali del vincolo coniugale.
Claudia Gatti
Claudia Gatti
2025-11-03 12:27:51
Numero di risposte : 25
0
L’assegno di mantenimento consegue alla pronuncia di separazione personale tra i coniugi e consiste in una somma versata periodicamente a favore del coniuge che non disponga i mezzi per assicurarsi il medesimo tenore di vita vissuto in costanza di matrimonio. L’assegno divorzile consegue alla pronuncia di divorzio e costituisce una somma, stabilita dal giudice con la sentenza divorzile, che un coniuge deve corrispondere all’altro in ragione dell’impossibilità di quest’ultimo di provvedere economicamente a sé stesso. Il quantum stabilito dal Giudice tiene in considerazione diversi fattori, come la durata del matrimonio, le ragioni del divorzio, il reddito dei coniugi, le loro condizioni patrimoniali e soggettive, il contributo dato da ciascuno alla formazione del patrimonio comune. Non viene in considerazione il tenore di vita mantenuto dal coniuge percettore di assegno in costanza di matrimonio. Lo scopo dell’assegno divorzile, dunque, è quello di permettere al coniuge richiedente l’autosufficienza economica. Secondo una recente pronuncia del Giudice di legittimità l’assegno divorzile deve assicurare all’ex coniuge richiedente, in ragione della sua finalità assistenziale, perequativa e compensativa, un livello reddituale adeguato al contributo dallo stesso fornito in ogni ambito di rilevanza, mediante complessiva valutazione dell’intera storia coniugale e della prognosi futura.
Armando Villa
Armando Villa
2025-11-03 10:59:00
Numero di risposte : 26
0
L’assegno di divorzio, o assegno divorzile, è un contributo economico che uno dei coniugi può essere obbligato a versare all’altro dopo il divorzio, con l’obiettivo di garantire un sostegno al coniuge economicamente più debole e, in alcuni casi, riequilibrare le disparità economiche derivanti dalla fine del matrimonio. Non si tratta di un diritto automatico: spetta solo in presenza di determinate condizioni e viene stabilito dal giudice caso per caso, tenendo conto di vari fattori, come il contributo dato alla vita familiare, la durata del matrimonio, la capacità lavorativa e il patrimonio personale. Le differenze principali sono: Caratteristica Assegno di Mantenimento Assegno Divorzile Quando si applica Durante la separazione Dopo il divorzio Finalità Equilibrio economico temporaneo Compensazione e sostegno Cessa se l’ex si risposa? ❌ No ✅ Sì Cessa se c’è nuova convivenza? ❌ No ✅ Sì L’assegno ha due funzioni principali: Funzione assistenziale: garantire un minimo di sostegno economico al coniuge privo di mezzi adeguati; Funzione compensativa: riconoscere il contributo dato alla famiglia, come la rinuncia alla carriera per la cura dei figli o della casa. Il giudice valuta la non autosufficienza economica e il contributo fornito alla famiglia. Il coniuge richiedente deve dimostrare: ✅ di non avere redditi o patrimonio adeguati; ✅ di aver contribuito in modo significativo alla vita familiare; ✅ di trovarsi in una condizione economica più debole non per propria colpa. ❌ Non ha diritto chi è economicamente indipendente, ha una formazione che gli consente di lavorare, oppure ha una nuova convivenza stabile o un nuovo matrimonio. Il diritto a ricevere l’assegno cessa se il beneficiario: si risposa intraprende una convivenza stabile con un altro partner Questi eventi indicano una nuova forma di sostegno economico e di vita comune, e fanno venir meno il presupposto per l’assegno.
Ugo Gatti
Ugo Gatti
2025-11-03 09:26:13
Numero di risposte : 30
0
Assegno di Mantenimento: Viene concesso in fase di separazione e serve a garantire il mantenimento del coniuge economicamente più debole. Assegno Divorzile: Viene richiesto al termine di un divorzio e ha una finalità compensativa. Assegno di Mantenimento: L’importo può essere modificato nel tempo in base a mutamenti significativi delle condizioni economiche del coniuge che paga o riceve il mantenimento. Assegno Divorzile: Una volta stabilito dal giudice, l’assegno divorzile può essere difficilmente modificato, se non in presenza di cambiamenti rilevanti, come la nascita di nuovi figli o un miglioramento delle condizioni economiche del beneficiario. La convivenza o un nuovo matrimonio del coniuge beneficiario può comportare una riduzione o cessazione dell’assegno, a meno che non sussistano condizioni particolari, come l’incapacità economica di sostentarsi autonomamente.