Quali sono le cause di risoluzione del contratto di lavoro?

Thea Giordano
2025-07-27 17:11:57
Numero di risposte
: 10
Il tuo rapporto di lavoro può cessare per uno di questi motivi: scadenza del termine, in caso di contratto a tempo determinato; dimissioni da parte tua, per la validità delle quali occorre seguire la procedura indicata nella sezione Dimissioni; risoluzione del rapporto di comune accordo tra te e il tuo datore di lavoro; licenziamento da parte del tuo datore di lavoro.
Perché il licenziamento sia legittimo deve essere motivato da: un tuo comportamento tanto grave da far venir meno il rapporto di fiducia con il datore di lavoro che costituisce il presupposto del rapporto di lavoro.
Un tuo comportamento che, per quanto meno grave di quello integrante una giusta causa di licenziamento, costituisce comunque un notevole inadempimento dei tuoi obblighi contrattuali.
Esigenze oggettive del datore di lavoro riconducibili all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro o al regolare funzionamento dell’assetto aziendale.
In alcuni casi particolari, regolati da norme speciali, non occorrono una giusta causa o un giustificato motivo per la conclusione del rapporto.
Si tratta, in particolare, delle ipotesi di licenziamento dovute: a) al mancato superamento del periodo di prova; b) al termine del periodo triennale di apprendistato.
Regole particolari valgono, inoltre, per il licenziamento dei lavoratori domestici e dei dirigenti per i quali, allo stesso modo, non occorrono giusta causa o giustificato motivo oggettivo.

Benedetta Lombardi
2025-07-27 16:49:44
Numero di risposte
: 14
Il rapporto di lavoro, come un qualsiasi altro rapporto umano, ha un inizio e ha anche una fine.
Ma quali sono le cause che portano all’estinzione del rapporto di lavoro?
Il contratto di lavoro può terminare per diverse motivazioni, ovvero:
Scadenza del contratto a tempo determinato
Risoluzione consensuale
Impossibilità della prestazione
Esercizio del recesso
Il rapporto di lavoro in questa tipologia contrattuale si estingue alla sua naturale scadenza, non è previsto il recesso anticipato salvo nel caso di accordo di entrambe le parti o in caso di recesso per giusta causa.
In questo modo è possibile sciogliere prima il contratto di lavoro a diverse condizioni.
Può succedere che il lavoratore perda la possibilità di eseguire la prestazione lavorativa: in questo caso è possibile licenziarlo.
Il recesso consiste nella volontà di porre fine al rapporto di lavoro, e in questo caso può essere effettuato sia dal datore di lavoro che dal lavoratore.
Il lavoratore può sempre recedere dal contratto di lavoro ma con alcuni limiti.
Se il rapporto di lavoro è a tempo determinato, il recesso è consentito solo in presenza di una giusta causa e dunque in presenza di un grave inadempimento del datore di lavoro che rende impossibile la prosecuzione anche solo provvisoria del rapporto.
Puoi decidere di recedere dal contratto di lavoro solo in presenza di: giusta causa, qualora si verifichino gravi inadempienze contrattuali e fatti e/o comportamenti estranei alla sfera del contratto;
giustificato motivo soggettivo, quando ricorre l’inadempimento degli obblighi contrattuali del lavoratore, meno gravi e legati a fatti o comportamenti riguardanti il rapporto di lavoro, che fanno venir meno l’idoneità del lavoratore a svolgere la mansione;
giustificato motivo oggettivo, quando il licenziamento non è imputabile direttamente al lavoratore ma determinato da ragioni legate all’ attività produttiva o all’organizzazione del lavoro.

Marianita Fontana
2025-07-27 16:44:46
Numero di risposte
: 19
La risoluzione si verifica quando il contratto cessa per cause che non dipendono dalla volontà delle parti.
Alcuni esempi:
Scadenza del termine nei contratti a tempo determinato: Il contratto si estingue automaticamente alla data prestabilita, salvo rinnovo.
Accordo tra le parti: Il datore di lavoro e il dipendente possono concordare consensualmente la cessazione del rapporto, spesso prevedendo un incentivo economico per il lavoratore.
Morte del lavoratore o cessazione dell’attività aziendale: Sono cause naturali di estinzione del rapporto di lavoro.

Franco Caruso
2025-07-27 16:02:13
Numero di risposte
: 24
La risoluzione del contratto può avvenire per volontà delle parti, inadempimento, impossibilità sopravvenuta, eccessiva onerosità sopravvenuta. La causa di risoluzione si manifesta durante la vita del rapporto obbligatorio nei tre casi previsti dal Codice civile ossia nell'inadempimento della controparte, nell'impossibilità sopravvenuta di una prestazione e nell'eccessiva onerosità. La risoluzione del contratto può avvenire, oltre che per l'intervento di un giudice, anche di diritto. I casi in cui può avvenire tale risoluzione sono espressamente previsti dal codice e sono: Condizione risolutiva, Clausola risolutiva espressa, Diffida ad adempiere, Termine essenziale. La risoluzione può avvenire quando le parti, con un nuovo consenso, pongono fine alle conseguenze del rapporto obbligatorio esistente tra di loro. È prevista per i soli contratti a prestazioni corrispettive. Talora è lo stesso contratto che stabilisce il diritto di recesso a favore di una o di ognuna delle parti. Nei contratti di durata indeterminata è ammessa l'estinzione del rapporto per disdetta unilaterale.
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