Quanto ammontano i contributi previdenziali?

Cosetta Farina
2025-08-20 13:47:21
Numero di risposte
: 14
I contributi INPS sono fondamentali per garantire al lavoratore autonomo l’accesso a prestazioni pensionistiche e altre tutele previdenziali.
Le aliquote contributive per il 2025 sono: 26,23% per i professionisti non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie; 24% per chi ha già una copertura previdenziale, ad esempio tramite un lavoro dipendente.
Il versamento avviene tramite modello F24 e segue le scadenze previste per il pagamento delle imposte.
Per calcolare l’importo, è sufficiente applicare l’aliquota corrispondente al reddito netto.
Ad esempio, con un reddito annuale di 30.000 euro, un professionista dovrà versare circa 7.869 euro di contributi previdenziali, considerando un’aliquota del 26,23%.
I contributi si calcolano sommando una quota fissa, indipendente dal reddito, e una quota variabile proporzionale al reddito eccedente un determinato minimo.
Quota fissa: questa parte è obbligatoria anche in assenza di reddito ed è pari a circa euro all’anno;
Quota variabile: si applica un’aliquota del 24% sul reddito che supera i 17.504 euro, con una riduzione al 22% per i giovani con meno di 21 anni.
Un esempio pratico può aiutare a chiarire: se un commerciante dichiara un reddito di euro, la quota variabile si calcola sulla differenza tra 25.000 e 17.504 euro.
L’importo complessivo dei contributi sarà quindi composto dalla quota fissa più la quota variabile calcolata su 7.496 euro.
Chi aderisce al regime forfettario può beneficiare di una riduzione dei contributi previdenziali del 35%, a condizione che rispetti determinati requisiti.
Questa agevolazione è particolarmente utile per i nuovi professionisti o per chi prevede un reddito limitato nei primi anni di attività.
Tuttavia, è importante considerare che una riduzione dei contributi comporta anche una riduzione delle prestazioni pensionistiche future.

Renato Mazza
2025-08-18 05:35:01
Numero di risposte
: 16
I contributi INPS per artigiani e commercianti si calcolano in base a specifiche aliquote contributive applicate al reddito annuo dell’attività.
Calcolare i contributi INPS per artigiani e commercianti può sembrare complicato, ma seguendo una procedura passo-pasto, è possibile determinare con precisione l’importo da versare.
Gli artigiani e i commercianti che aderiscono al regime forfettario, un regime fiscale agevolato per le piccole imprese e i lavoratori autonomi, possono beneficiare di una riduzione delle aliquote contributive.
Vediamo le specifiche sui contributi INPS per queste categorie nel regime forfettario e le differenze rispetto ad altri regimi fiscali.
Il pagamento dei contributi eccedenti il minimale invece avrà le stesse scadenze delle imposte sui redditi, ovvero:
Trimestre Periodo Scadenza Primo Gennaio – Marzo 16 Maggio
Secondo Aprile – Giugno 20 Agosto
Terzo Luglio – Settembre 17 Novembre
Quarto Ottobre – Dicembre 16 Febbraio

Gennaro Romano
2025-08-07 03:11:41
Numero di risposte
: 20
L’aliquota contributiva è una percentuale che si applica alla retribuzione imponibile con riferimento a ciascuna assicurazione. La somma di tutte le assicurazioni applicabili per ogni categoria di lavoratori Invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS), Assicurazione contro la disoccupazione (DS), malattia, Cassa Integrazione Guadagni (CIG) – determina l’aliquota complessiva. L’aliquota contributiva ai fini pensionistici (IVS) prevista per i lavoratori assicurati al fondo pensioni lavoratori dipendenti (gestione assicurativa generale obbligatoria, cosiddetta AGO) è pari al 33%. Una parte dei contributi è a carico del lavoratore, l’altra e a carico del datore di lavoro. Il datore di lavoro è l’unico soggetto obbligato per legge al versamento della contribuzione dovuta, recuperando la quota del lavoratore in sede di calcolo delle retribuzioni mensili, direttamente dalla busta paga (diritto di rivalsa).

Filippo Martinelli
2025-07-28 05:19:54
Numero di risposte
: 19
Il costo dei contributi è diverso se sei un dipendente o se hai una Partita IVA.
Se sei un lavoratore dipendente, i tuoi contributi corrispondono al 33% del tuo reddito lordo, o RAL e sono versati in parte dal tuo datore di lavoro e in parte da te sotto forma di trattenuta dallo stipendio.
Ad esempio, se la tua RAL è di 30.000€, i contributi da versare all’INPS sono pari a 9.900€ (30.000€ x 33%) e la percentuale che è a tuo carico varia a seconda della tua tipologia di contratto.
Il costo dei contributi che dovrai versare all’INPS è diverso in base alla tua cassa previdenziale:
Se sei iscritto ad una cassa professionale per la tua categoria, non devi versare contributi all’INPS perché li pagherai direttamente alla tua cassa.
Se sei iscritto alla gestione separata INPS, devi versare i contributi in modo proporzionale ai tuoi ricavi, con una percentuale che per il 2025 è pari al 26,07% del tuo imponibile.
Se sei iscritto alla cassa artigiani o commercianti INPS devi pagare due tipi di contributi:
fissi: da pagare in 4 rate indipendentemente da quanto incasserai.
L’importo dei contributi cambia ogni anno e, per il 2025, sono pari a 4.460,64€ per gli artigiani e 4.549,70€ per i commercianti.
variabili: se il tuo imponibile fiscale supera i 18.555€, sull’eccedenza dovrai versare il 24% se sei artigiano e il 24,48% se sei commerciante.
Se il tuo imponibile supera i 55.448€, sulla parte eccedente pagherai il 25% se sei artigiano o il 25,48% se sei commerciante.
Se hai una ditta individuale in regime forfettario puoi chiedere una riduzione del 35% sui contributi fissi e variabili.
Se invece ti iscrivi per la prima volta alla gestione artigiani e commercianti nel 2025, puoi richiedere una riduzione del 50% dei contributi per i primi 3 anni.
Dopo i 3 anni, potrai passare a quella del 35%.

Elena De luca
2025-07-28 03:03:36
Numero di risposte
: 14
Se sei in gestione artigiani e commercianti INPS, verserai contributi fissi e variabili. Quelli fissi li dovrai pagare indipendentemente da quanto guadagni. Sono pari a 4.549,70€ per i commercianti e 4.460,64€ per gli artigiani. Dovrai versarli in 4 rate di pari importo. Quelli variabili li dovrai versare sulla parte dei tuoi guadagni che supera i 18.555€. Sulla quota superiore dovrai applicare la percentuale del 24% se sei artigiano e 24,48% se sei commerciante.
Ad esempio, se sei un commerciante e guadagni 25.000€ l’anno, pagherai contributi fissi per 4.549,70€ e contributi variabili pari a 1.577,74€ ossia la differenza tra 25.000€ – 18.555€ moltiplicata per 24,48%. Il totale dei contributi sarà 6.127,44€ ovvero la somma di 4.549,70€ e 1.577,64€.
Se sei in gestione separata INPS la quantità di contributi da pagare è solo una percentuale. La percentuale da utilizzare varia di anno in anno e per il 2025 è del 26,07%. Ciò vuol dire che pagherai i contributi in proporzione ai tuoi guadagni. Se guadagni 0€ pagherai 0 contributi. Se ad esempio sei un libero professionista che ha guadagnato 30.000€, i contributi da versare sono pari a 7.821€, ovvero 30.000€ x 26,07%.

Emidio Bruno
2025-07-28 01:39:05
Numero di risposte
: 17
Il calcolo della contribuzione previdenziale viene effettuato applicando determinate aliquote alla retribuzione lorda.
Il calcolo dei contributi effettivamente da versare è dato dalle somme a debito del datore di lavoro meno le somme a credito del datore di lavoro.
I benefici contributivi per le assunzioni agevolate sono generalmente concessi riducendo direttamente l’aliquota contributiva.
Costituiscono somme a credito del datore di lavoro gli importi relativi alle prestazioni anticipate dal datore di lavoro per conto dell’Inps.
Per il calcolo delle aliquote contributive, nel portale Servizi per aziende e consulenti, è disponibile la funzione “Calcolo aliquote contributive”.
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