Come faccio a dimostrare che ho lavorato in nero?
Michele Rizzo
2025-08-13 00:58:02
Numero di risposte
: 22
Può certamente agire in sede civile se ha elementi probatori concreti che dimostrino il rapporto di lavoro.
Per le false dichiarazioni potrebbe presentare denuncia/querela presso le competenti Autorità.
Se può provare che ha lavorato presso la ditta suindicata, ci sono i presupposti per poter agire legalmente.
Federica Ferrara
2025-08-11 01:18:33
Numero di risposte
: 21
Per far accertare il lavoro in nero, oltre alla prova per testimoni, lo sviluppo tecnologico ha permesso di affiancare le comunicazioni WhatsApp, i dati presenti sui social network, le informazioni presenti su internet, la geolocalizzazione dello smartphone, a riprova dei turni lavorati. Tra le nuove prove offerte dalla tecnologia non si possono non richiamare i video tramite smartphone. Secondo una recente decisione della Cassazione, è lecita la registrazione di un video fatto da una colf per provare il lavoro in nero. Il metodo del nostro studio legale si fonda sull’utilizzo congiunto di più prove, pertanto, non solo le prove testimoniali, ma anche il tracciamento dei dati GPS utilizzati dalla maggior parte degli smartphone dei lavoratori e le comunicazioni Whatsapp. Tecnologia GPS che permette di localizzare dove una persona si trova in un dato giorno e ad uno specifico orario e comunicazioni whatsapp che appunto confermano spesso i turni di lavoro. Inoltre, lo studio legale è in grado di incrociare i dati di localizzazione del GPS con le comunicazioni WhatsApp, ad ulteriore riprova dell’affidabilità dei dati. Se il datore di Lavoro e/o il lavoratore non accettano la proposta, il Giudice deciderà in base ai documenti ed alle prove in giudizio, risulterà fondamentale presentare adeguata prova.
Priamo Ferraro
2025-07-29 04:37:43
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: 24
La piaga del lavoro in nero sta crescendo in modo esponenziale, diffondendosi maggiormente nei settori alberghiero e nella ristorazione.
Al fine di contrastare il dilagante fenomeno, sono state introdotte tre diverse modalità con le quali è possibile effettuare le opportune segnalazioni alle autorità competenti.
La denuncia può essere effettuata o attraverso la compilazione di un apposito modulo disponibile online, ovvero contattando direttamente il numero verde.
In alternativa, è possibile recarsi sia personalmente sia attraverso un delegato, presso gli Uffici di riferimento.
La via più economica e semplice, invece, è quella che fa riferimento all’Ufficio dell’Ispettorato territoriale del Lavoro.
È sufficiente compilare il modulo per la denuncia di lavoro in nero per determinare l’apertura del procedimento avente natura chiaramente conciliativa tra le parti.
In aggiunta, l’INL ha predisposto uno specifico modulo: “INL 31 – Richiesta di intervento ispettivo” che ne consente l’utilizzo ogniqualvolta si abbia intenzione di regolarizzare il proprio rapporto di lavoro.
Qualora si vogliano evitare ripercussioni sul posto di lavoro, è altresì prevista la possibilità di effettuare segnalazioni anche in forma anonima, attraverso l’invio di una missiva che contenga con estrema precisione gli stremi dell’azienda, la sede, gli orari di apertura e chiusura.
Per mera completezza, è bene ricordare che, di regola, la denuncia sporta in forma anonima deve contenere i dati anagrafici dell’esponente, dati che verranno chiaramente trattati nel rispetto della privacy e della riservatezza.
Il lavoratore irregolare intenzionato a denunciare il rapporto di lavoro in nero, avrà tempo fino a cinque anni dalla cessazione dello stesso per procedere.