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Come tutelarsi se si lavora in nero?

Patrizia Verdi
Patrizia Verdi
2025-07-29 09:22:21
Numero di risposte : 12
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Per tutelarsi se si lavora in nero, è possibile effettuare le opportune segnalazioni alle autorità competenti attraverso tre diverse modalità: presso la Guardia di Finanza, presso l’Ufficio dell’Ispettorato provinciale del Lavoro o presso i sindacati. La denuncia può essere effettuata o attraverso la compilazione di un apposito modulo disponibile online, ovvero contattando direttamente il numero verde. In alternativa, è possibile recarsi sia personalmente sia attraverso un delegato, presso gli Uffici di riferimento, senza che venga rivelata all’azienda l’identità di chi ha effettuato la denuncia. La via più economica e semplice è quella che fa riferimento all’Ufficio dell’Ispettorato territoriale del Lavoro, con una “conciliazione monocratica” che non prevede l’ausilio di un legale. È sufficiente compilare il modulo per la denuncia di lavoro in nero per determinare l’apertura del procedimento avente natura chiaramente conciliativa tra le parti. Qualora si vogliano evitare ripercussioni sul posto di lavoro, è altresì prevista la possibilità di effettuare segnalazioni anche in forma anonima. In caso di mancato raggiungimento di un accordo, l’interessato potrà adire il Giudice del Lavoro e chiedere un risarcimento per i contributi non versati durante il periodo di attività irregolare. Il lavoratore irregolare intenzionato a denunciare il rapporto di lavoro in nero avrà tempo fino a cinque anni dalla cessazione dello stesso per procedere.
Felicia Conti
Felicia Conti
2025-07-29 04:50:21
Numero di risposte : 18
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Per evitare rischi è meglio assumere una badante con un contratto regolare. Assumere una badante con un contratto regolare conviene sempre, a tutela del benessere psicofisico dei nostri cari, a tutela dei datori di lavoro e a tutela delle badanti. I datori di lavoro possono vivere con serenità il loro ruolo di caregiver dal punto di vista legale e burocratico, poiché i contributi annuali del lavoro domestico possono essere dedotti in fase di 730. Le badanti hanno diritto ad una retribuzione corretta e al riconoscimento dei diritti di ogni lavoratore, quali scatti di anzianità, contributi pensionistici, tredicesima, ferie pagate, TFR. Inoltre, tramite presentazione del contratto, le badanti possono accedere anche ai bonus previsti una tantum, chiedere prestiti e rinnovare documenti. La reperibilità telefonica 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno per informazioni e supporto relativi al rapporto con il lavoratore, solleva ulteriormente la famiglia da impegni e preoccupazioni.