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Come capire se lavoro in nero?

Giacomo Rinaldi
Giacomo Rinaldi
2025-07-29 08:28:39
Numero di risposte : 17
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L’avvio del rapporto di lavoro deve risultare, innanzitutto, dalla scheda anagrafica professionale rilasciata dal centro per l’impiego territoriale. Se il nuovo contratto non appare nella scheda e il rapporto è iniziato da pochi giorni, potrebbe trattarsi di un disguido informatico. Se, però, dopo un paio di settimane d’attesa, ancora non risulta nulla, è bene allertare il proprio centro per l’impiego per domandare se si tratta di un mancato aggiornamento, oppure se non risulta alcuna assunzione. Un altro modo per capire se si è stati veramente assunti, anche se richiede più tempo, è quello di visualizzare, anche tramite il proprio pin per l’accesso ai servizi online, l’estratto conto Inps personale. Se, dopo 2 mesi dall’avvio del rapporto, non risultano contributi accreditati per il rapporto di lavoro in questione, è molto probabile che l’assunzione non sia mai stata comunicata. Potrebbe anche capitare che l’assunzione sia stata effettivamente comunicata, ma a condizioni diverse da quelle pattuite nel contratto. Se le informazioni obbligatoriamente previste per legge mancano, anche in parte, il datore di lavoro può ritrovarsi a pagare sino molte salate.
Rosanna Silvestri
Rosanna Silvestri
2025-07-29 08:22:43
Numero di risposte : 12
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Il fenomeno del lavoro nero, definito anche “sommerso” o “irregolare”, consiste nella pratica di impiegare lavoratori subordinati senza aver comunicato l’assunzione al Centro per l’Impiego, con ogni conseguenza sotto il profilo retributivo, contributivo e fiscale. Non solo, ma il lavoratore che presta la propria attività lavorativa in assenza di regolare contratto di lavoro non ha copertura assicurativa, né tutela in caso di licenziamento. La fattispecie del lavoro irregolare coincide con l’illecita occupazione di lavoratori, la cui assunzione non risulta dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria: a livello pratico, si verte nell’ipotesi di instaurazione di un rapporto di lavoro in evidente violazione di tutte le prescrizioni normative dettate al riguardo, quali, ad esempio, l’omessa comunicazione di assunzione al Centro per l’impiego, l’omessa denuncia nominativa all’INAIL ovvero all’omessa registrazione sul libro matricola che consente agli organi di vigilanza l’immediato riscontro del personale occupato. Il lavoratore potrà rivolgersi all’Ispettorato Nazionale del Lavoro competente per territorio, e richiedere un accertamento ispettivo presso il datore di lavoro.