:

Quando si prende la pensione di vecchiaia?

Deborah Greco
Deborah Greco
2025-07-29 13:24:53
Numero di risposte : 15
0
La pensione di vecchiaia spetta quando l’interessato ha compiuto l’età pensionabile richiesta e in presenza del relativo requisito contributivo minimo previsto. I “vecchi iscritti” che sono, quindi, coloro che hanno almeno un contributo versato/accreditato prima del 1° gennaio 1996, possono accedere alla pensione di vecchiaia al perfezionamento di un determinato requisito anagrafico e contributivo. Per l’anno 2025, quindi, si può accedere alla pensione di vecchiaia con: 67 anni di età; 20 anni di contributi. I “nuovi iscritti” che sono, invece, coloro che hanno il primo contributo accreditato/versato dal 1° gennaio 1996, possono accedere alla pensione attraverso due distinte diverse modalità di accesso. La prima modalità prevede il perfezionamento dello stesso requisito anagrafico e contributivo minimo previsto per i “vecchi iscritti”, a condizione, però, che l’importo di pensione non sia inferiore all’importo dell’assegno sociale annualmente rivalutato. Per l’anno 2025, quindi, si può accedere alla pensione di vecchiaia: con almeno 67 anni di età con almeno 20 anni di contributi se l’importo della pensione raggiunge il cosiddetto “importo soglia” pari, per l’anno 2025, a euro 538,69. La seconda modalità prevede, invece, che gli interessati possono accedere alla pensione di vecchiaia, per l’anno 2025, con: con almeno 71 anni di età con almeno 5 anni di contributi “effettivi”. La contribuzione previdenziale “effettiva” è quella obbligatoria, volontaria e da riscatto con esclusione, quindi, di quella derivante da contribuzione figurativa (maternità, disoccupazione, ecc.). La pensione di vecchiaia decorre dal 1° giorno del mese successivo al perfezionamento dei requisiti richiesti oppure, a domanda dell’interessato, dal 1° giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di pensione.
Annamaria Bianco
Annamaria Bianco
2025-07-29 12:50:06
Numero di risposte : 18
0
Per coloro che hanno iniziato a lavorare prima del 1° gennaio 1996: 67 anni di età 20 anni di contribuzione. Per coloro che hanno iniziato a lavorare dal 1° gennaio 1996 in poi: 67 anni di età, 20 anni di contribuzione e importo minimo non inferiore all’Assegno Sociale Inps. La pensione decorre dal primo giorno del mese successivo al raggiungimento dei requisiti. Per ottenere la pensione di vecchiaia, devi cessare ogni attività lavorativa dipendente. I requisiti per la pensione di vecchiaia possono essere raggiunti anche cumulando gratuitamente le anzianità contributive versate in diverse gestioni previdenziali.
Costantino De Santis
Costantino De Santis
2025-07-29 12:38:09
Numero di risposte : 15
0
I lavoratori e le lavoratrici che possono vantare contribuzione al 31 dicembre 1995 e che, quindi, rientrano nel regime retributivo con liquidazione della pensione con il sistema misto, possono accedere alla pensione di vecchiaia in presenza del requisito anagrafico di 67 anni, da adeguare dal 2027 agli incrementi della speranza di vita. Insieme al requisito anagrafico è richiesto l’ulteriore requisito contributivo di almeno 20 anni. Ai sensi del decreto legislativo 503/1992, in deroga al requisito sopra indicato, è prevista un’anzianità contributiva minima di 15 anni per le seguenti categorie di lavoratori. I lavoratori dipendenti iscritti all’AGO riconosciuti dall’INPS invalidi in misura pari o superiore all’80% mantengono il requisito anagrafico vigente prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo 503/1992, ossia 55 anni se donne e 60 anni se uomini, con applicazione degli incrementi della speranza di vita e della “finestra mobile” di 12 mesi. Pertanto, tali lavoratori potranno andare in pensione fino al 2026 con il seguente requisito anagrafico: donne 56 anni, uomini 61 anni, da adeguare dal 2027 agli incrementi della speranza di vita. Per i lavoratori addetti ad attività gravose o particolarmente faticose e pesanti, di cui al decreto legislativo 67/2011, non si applicano le disposizioni in materia di adeguamento alla speranza di vita per il biennio 2019-2020, a condizione che i medesimi siano in possesso di un’anzianità contributiva pari ad almeno 30 anni. Pertanto, tali lavoratori potranno andare in pensione con il requisito anagrafico di 66 anni e 7 mesi fino al 31 dicembre 2026. I lavoratori per i quali il primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996 conseguono il diritto alla pensione di vecchiaia in presenza del requisito anagrafico di 67 anni e di una anzianità contributiva minima di 20 anni, a condizione che l’importo della pensione risulti pari all’importo dell’assegno sociale. In alternativa, tali lavoratori possono accedere, dal 1° gennaio 2019, alla pensione di vecchiaia al compimento dei 71 anni di età con cinque anni di contribuzione effettiva e a prescindere dall’importo della pensione raggiunto.
Tosca De rosa
Tosca De rosa
2025-07-29 10:05:04
Numero di risposte : 14
0
Il diritto per la pensione di vecchiaia si matura quando si raggiunge il requisito dell’età anagrafica. È comunque possibile andare in pensione prima del requisito anagrafico di vecchiaia. Il requisito dell’età anagrafica è di 68 anni dal 2018. La pensione di vecchiaia della gestione degli specialisti esterni spetta ai medici e agli odontoiatri che lavorano presso strutture accreditate con il Servizio sanitario nazionale.
Riccardo Ferrari
Riccardo Ferrari
2025-07-29 09:46:02
Numero di risposte : 19
0
Per conseguire la pensione di vecchiaia è necessaria la cessazione del rapporto di lavoro dipendente. La norma ha previsto, a partire dal 1° gennaio 2013, l’adeguamento agli incrementi alla speranza di vita dell’età anagrafica pari a 3 mesi, dal 2016 di ulteriori 4 mesi, dal 2019 di ulteriori 5 mesi. Dal 1° gennaio 2021 i requisiti anagrafici non saranno ulteriormente incrementati. Pertanto, il requisito anagrafico per l’accesso a pensione di vecchiaia è fissato anche per il biennio 2021/2022 al raggiungimento dei 67 anni. Per la pensione di vecchiaia, per tutti i lavoratori autonomi e dipendenti sia del settore privato che pubblico, occorre aver versato almeno 20 anni di contribuzione e aver cessato l’attività lavorativa dipendente in Italia e all’estero. Sono esclusi dall’incremento dei 5 mesi del requisito anagrafico per il diritto alla pensione di vecchiaia, previsto dal 1° gennaio 2019, i lavoratori che svolgono per almeno 7 anni nei 10 anni precedenti il pensionamento lavori gravosi e i lavoratori addetti ad attività usuranti. Per entrambe le categorie di lavoratori è richiesto il possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni. Tali lavoratori potranno accedere anche prima del compimento di 67 anni di età. In generale, per le lavoratrici e i lavoratori del settore privato, la pensione di vecchiaia decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi. Per i dipendenti pubblici la pensione di vecchiaia decorre dal giorno successivo alla maturazione dei requisiti. Per il personale del comparto scuola ed AFAM, invece, la pensione decorre dall’inizio dell’anno scolastico o accademico dello stesso anno in cui si maturano i requisiti anagrafici e contributivi per il diritto a pensione. I lavoratori e le lavoratrici, con primo accredito contributivo successivo al 31 dicembre 1995, conseguono il diritto alla pensione di vecchiaia con gli stessi requisiti anagrafici previsti per gli assicurati prima del 1° gennaio 1996 e con almeno 20 anni di contribuzione, a condizione che essi raggiungano un importo minimo di pensione pari a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale. I lavoratori e le lavoratrici che non riescono a soddisfare tali requisiti possono accedere alla pensione di vecchiaia all’età di 70 anni, se possiedono almeno 5 anni di contribuzione effettiva, indipendentemente dall’importo di pensione maturato. Pertanto, nel periodo dal 2019 al 2022, l'età richiesta è di 71 anni e almeno 5 anni di contribuzione effettiva, indipendentemente dal requisito di importo minimo. Le lavoratrici madri possono anticipare l’età del pensionamento di 4 mesi per ciascun figlio fino ad un massimo di 12 mesi, oppure, in alternativa avere un calcolo più favorevole della pensione. Per conseguire la pensione di vecchiaia è necessaria la cessazione del rapporto di lavoro dipendente.