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Che differenza c'è tra pensione di anzianità e di vecchiaia?

Lino Ferrari
Lino Ferrari
2025-07-29 13:42:44
Numero di risposte : 17
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La pensione di vecchiaia è una prestazione economica erogata, a domanda, a favore delle lavoratrici e dei lavoratori in possesso dei requisiti di età e di contribuzione e in presenza delle condizioni previste dalla legge. La pensione di anzianità invece non è menzionata nel testo. La legge Fornero del 2011 ha ridefinito i criteri di accesso della pensione di vecchiaia sia nel regime retributivo sia nel regime contributivo. Requisiti anagrafici e contributivi: il requisito anagrafico è, fino al 31 dicembre 2024, di 67 anni di età per i dipendenti del settore privato e pubblico, oltreché per gli autonomi; il requisito contributivo è di almeno 20 anni di anzianità contributiva. Il regime contributivo si applica ai soggetti con prima contribuzione accreditata dopo il 31 dicembre 1995. L'importo della pensione è calcolato interamente con il sistema contributivo, cioè sulla base dei contributi versati durante tutta la vita lavorativa. In mancanza dei requisiti, è possibile accedere alla pensione di vecchiaia al raggiungimento di: 71 anni di età; almeno 5 anni di contribuzione “effettiva”. La pensione di vecchiaia è una prestazione previdenziale erogata ai lavoratori/lavoratrici dipendenti e autonomi che hanno raggiunto l'età pensionabile e un'anzianità contributiva minima.
Luisa Coppola
Luisa Coppola
2025-07-29 12:02:50
Numero di risposte : 15
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La pensione di vecchiaia è accessibile a tutti coloro che raggiungono una certa soglia di anzianità anagrafica. Nonostante la presenza di requisiti contributivi specifici, ciò che fa la differenza per la pensione di vecchiaia è proprio il limite anagrafico. Il requisito più rilevante in questo caso infatti è proprio quello relativo all’età anagrafica, tanto che la pensione di vecchiaia viene di norma a definire l’anzianità richiesta per andare in pensione. La pensione di anzianità, a differenza di quella di vecchiaia, imponeva il raggiungimento delle cosiddette ‘quote’ derivanti dalla somma dell’anzianità anagrafica e anzianità contributiva. La pensione di anzianità, a differenza di quella di vecchiaia, non garantisce un’età univoca su quando andare in pensione. L’età minima è fissata per il 2017 a 61 anni e 6 mesi ma l’effettiva data di pensionamento varia in relazione al raggiungimento della quota corrispondente. Attualmente, e solo per i salvaguardati della Legge Fornero, la quota da raggiungere per la pensione di anzianità è quella di 97,6. Ciò significa che per accedere alla pensione di anzianità la somma dell’età anagrafica e quella contributiva dovrà essere almeno pari a 97 anni e 6 mesi. Il requisito anagrafico minimo imposto per la pensione di anzianità è quello dei 61 anni e 6 mesi. La pensione di anzianità è stata abolita per la maggior parte dei lavoratori per effetto della riforma delle pensioni Fornero. Ad oggi è disponibile solo per chi è stato ricompreso all’interno delle varie salvaguardie della Legge Fornero, di cui l’ultima sarà l’ottava salvaguardia.
Liliana Bellini
Liliana Bellini
2025-07-29 09:45:46
Numero di risposte : 13
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La pensione di anzianità e la pensione di vecchiaia sono due tipi di pensioni diverse, con requisiti e condizioni differenti. La pensione di anzianità non è più prevista nella legislazione attuale, mentre la pensione di vecchiaia può essere richiesta quando si raggiungono determinati requisiti anagrafici e contributivi, come ad esempio 67 anni di età e almeno 20 anni di contribuzione. Inoltre, esistono categorie di lavoratori che possono accedere alla pensione di vecchiaia con requisiti ridotti, come ad esempio i lavoratori addetti ad attività gravose o particolarmente faticose e pesanti. In generale, la pensione di vecchiaia richiede la cessazione del rapporto di lavoro dipendente, ma non è richiesta la cessazione dell'attività svolta in qualità di lavoratore autonomo o parasubordinato. Per ottenere la pensione di vecchiaia, è necessario presentare domanda all'INPS attraverso il servizio online o tramite altri canali come il contact center o gli enti di patronato. La pensione di vecchiaia può essere richiesta anche con un'anzianità contributiva minima di 15 anni per alcune categorie di lavoratori, come ad esempio i lavoratori dipendenti e autonomi che al 31 dicembre 1992 hanno maturato 15 anni di anzianità contributiva. In ogni caso, è importante verificare i requisiti e le condizioni specifiche per la pensione di vecchiaia in base alle proprie circostanze individuali. I lavoratori che hanno contribuzione successiva al 1° gennaio 1996 possono conseguire il diritto alla pensione di vecchiaia in presenza del requisito anagrafico di 67 anni e di una anzianità contributiva minima di 20 anni. In alternativa, tali lavoratori possono accedere, dal 1° gennaio 2019, alla pensione di vecchiaia al compimento dei 71 anni di età con cinque anni di contribuzione effettiva. La pensione di vecchiaia è un diritto che può essere esercitato quando si raggiungono i requisiti previsti dalla legge, e può essere richiesta online o tramite altri canali.