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Che differenza c'è tra pensione di anzianità e di vecchiaia?

Diana Longo
Diana Longo
2025-08-13 17:42:24
Numero di risposte : 24
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La pensione di vecchiaia è un trattamento pensionistico che viene erogato al raggiungimento dell’età anagrafica fissata per legge ed in presenza di una contribuzione. La pensione anticipata, al pari della pensione di vecchiaia, può essere ottenuta se il lavoratore ha raggiunto il requisito contributivo con la differenza che questa può essere richiesta prima di aver compito l’età prevista per riscuotere la pensione di vecchiaia. In vigore dal 1° gennaio 2012 ha sostituto la pensione di anzianità, rimasta accessibile per coloro che hanno raggiunto i requisiti entro il 31 dicembre 2011.
Eugenio Villa
Eugenio Villa
2025-08-07 11:34:33
Numero di risposte : 14
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Al giorno d’oggi, non ha più senso parlare di pensione di vecchiaia o anticipata, come invece si continua a fare. Vanno entrambe abolite e sostituite da una pensione lavorativa, per maturare la quale è sufficiente raggiungere con il regime contributivo un montante adeguato. Ai lavoratori in regime misto, una categoria che con il tempo è destinata a scomparire, è riservata anche una pensione integrativa per riconoscere i versamenti effettuati prima del 1996 con il sistema retributivo. In questo modo, nessuno percepirebbe più di quello che gli spetta e chi ha maturato un rateo sufficiente può andare in pensione a suo piacimento, ma senza gravare sui conti pubblici.
Lino Ferrari
Lino Ferrari
2025-07-29 13:42:44
Numero di risposte : 22
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La pensione di vecchiaia è una prestazione economica erogata, a domanda, a favore delle lavoratrici e dei lavoratori in possesso dei requisiti di età e di contribuzione e in presenza delle condizioni previste dalla legge. La pensione di anzianità invece non è menzionata nel testo. La legge Fornero del 2011 ha ridefinito i criteri di accesso della pensione di vecchiaia sia nel regime retributivo sia nel regime contributivo. Requisiti anagrafici e contributivi: il requisito anagrafico è, fino al 31 dicembre 2024, di 67 anni di età per i dipendenti del settore privato e pubblico, oltreché per gli autonomi; il requisito contributivo è di almeno 20 anni di anzianità contributiva. Il regime contributivo si applica ai soggetti con prima contribuzione accreditata dopo il 31 dicembre 1995. L'importo della pensione è calcolato interamente con il sistema contributivo, cioè sulla base dei contributi versati durante tutta la vita lavorativa. In mancanza dei requisiti, è possibile accedere alla pensione di vecchiaia al raggiungimento di: 71 anni di età; almeno 5 anni di contribuzione “effettiva”. La pensione di vecchiaia è una prestazione previdenziale erogata ai lavoratori/lavoratrici dipendenti e autonomi che hanno raggiunto l'età pensionabile e un'anzianità contributiva minima.
Luisa Coppola
Luisa Coppola
2025-07-29 12:02:50
Numero di risposte : 25
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La pensione di vecchiaia è accessibile a tutti coloro che raggiungono una certa soglia di anzianità anagrafica. Nonostante la presenza di requisiti contributivi specifici, ciò che fa la differenza per la pensione di vecchiaia è proprio il limite anagrafico. Il requisito più rilevante in questo caso infatti è proprio quello relativo all’età anagrafica, tanto che la pensione di vecchiaia viene di norma a definire l’anzianità richiesta per andare in pensione. La pensione di anzianità, a differenza di quella di vecchiaia, imponeva il raggiungimento delle cosiddette ‘quote’ derivanti dalla somma dell’anzianità anagrafica e anzianità contributiva. La pensione di anzianità, a differenza di quella di vecchiaia, non garantisce un’età univoca su quando andare in pensione. L’età minima è fissata per il 2017 a 61 anni e 6 mesi ma l’effettiva data di pensionamento varia in relazione al raggiungimento della quota corrispondente. Attualmente, e solo per i salvaguardati della Legge Fornero, la quota da raggiungere per la pensione di anzianità è quella di 97,6. Ciò significa che per accedere alla pensione di anzianità la somma dell’età anagrafica e quella contributiva dovrà essere almeno pari a 97 anni e 6 mesi. Il requisito anagrafico minimo imposto per la pensione di anzianità è quello dei 61 anni e 6 mesi. La pensione di anzianità è stata abolita per la maggior parte dei lavoratori per effetto della riforma delle pensioni Fornero. Ad oggi è disponibile solo per chi è stato ricompreso all’interno delle varie salvaguardie della Legge Fornero, di cui l’ultima sarà l’ottava salvaguardia.
Liliana Bellini
Liliana Bellini
2025-07-29 09:45:46
Numero di risposte : 22
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La pensione di anzianità e la pensione di vecchiaia sono due tipi di pensioni diverse, con requisiti e condizioni differenti. La pensione di anzianità non è più prevista nella legislazione attuale, mentre la pensione di vecchiaia può essere richiesta quando si raggiungono determinati requisiti anagrafici e contributivi, come ad esempio 67 anni di età e almeno 20 anni di contribuzione. Inoltre, esistono categorie di lavoratori che possono accedere alla pensione di vecchiaia con requisiti ridotti, come ad esempio i lavoratori addetti ad attività gravose o particolarmente faticose e pesanti. In generale, la pensione di vecchiaia richiede la cessazione del rapporto di lavoro dipendente, ma non è richiesta la cessazione dell'attività svolta in qualità di lavoratore autonomo o parasubordinato. Per ottenere la pensione di vecchiaia, è necessario presentare domanda all'INPS attraverso il servizio online o tramite altri canali come il contact center o gli enti di patronato. La pensione di vecchiaia può essere richiesta anche con un'anzianità contributiva minima di 15 anni per alcune categorie di lavoratori, come ad esempio i lavoratori dipendenti e autonomi che al 31 dicembre 1992 hanno maturato 15 anni di anzianità contributiva. In ogni caso, è importante verificare i requisiti e le condizioni specifiche per la pensione di vecchiaia in base alle proprie circostanze individuali. I lavoratori che hanno contribuzione successiva al 1° gennaio 1996 possono conseguire il diritto alla pensione di vecchiaia in presenza del requisito anagrafico di 67 anni e di una anzianità contributiva minima di 20 anni. In alternativa, tali lavoratori possono accedere, dal 1° gennaio 2019, alla pensione di vecchiaia al compimento dei 71 anni di età con cinque anni di contribuzione effettiva. La pensione di vecchiaia è un diritto che può essere esercitato quando si raggiungono i requisiti previsti dalla legge, e può essere richiesta online o tramite altri canali.