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Quando la donazione non va in successione?

Terzo Rinaldi
Terzo Rinaldi
2025-08-28 04:41:42
Numero di risposte : 14
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La donazione non va in successione quando non è stata dichiarata e quindi non è stata considerata nel calcolo dell'imposta di successione. In questo modo l’erede che ha ricevuto una donazione non pagherebbe mai le imposte di successione. Il fisco in occasione della successione fa riunire il virtualmente patrimonio (coacervo del donato e rimasto) così da far emergere l’eventuale erosione.
Lisa Milani
Lisa Milani
2025-08-28 03:43:03
Numero di risposte : 24
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La donazione non va in successione quando il donatario non è un legittimario o quando la donazione ledono i diritti dei legittimari. Le donazioni effettuate in vita dal defunto si possono ridurre solo se il legittimario escluso o leso non trova di che soddisfare il suo diritto su quanto il de cuius ha lasciato alla sua morte. La donazione non va in successione quando è possibile l’azione di riduzione delle donazioni o delle disposizioni del testamento che ledono la quota di legittima del legittimario. La donazione non va in successione quando devono ridursi, innanzitutto, le disposizioni testamentarie proporzionalmente. In seguito, si riducono le donazioni partendo dall’ultima che ha provocato la lesione e via via risalendo a quelle precedenti. Inoltre, la donazione non va in successione nel caso in cui, in base all’ordine sopra evidenziato, sia dichiarata dal giudice la riduzione di una donazione. Il donatario sarà tenuto a restituire in tutto o in parte il bene ricevuto. La donazione non va in successione se il donatario ha disposto del bene ricevuto, il legittimario vittorioso potrà escuterne i beni, per soddisfare il suo diritto.
Lazzaro Villa
Lazzaro Villa
2025-08-27 23:34:49
Numero di risposte : 15
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La donazione non va in successione quando il donante muore entro 10 anni dalla donazione, e i suoi eredi potrebbero dover pagare l’imposta sulle successioni sulla parte di valore che ecceda la quota disponibile. La donazione incide sulla successione in quanto anticipa l’eredità, ciò significa che il bene donato non farà più parte del patrimonio del donante al momento della sua morte. Tuttavia, è importante ricordare che ogni donazione dovrebbe essere fatta in ragione della quota disponibile del patrimonio, ossia quella di cui il donante può liberamente disporre per testamento senza ledere i diritti dei legittimari. Laddove una o più donazioni ledano la quota di riserva dei legittimari, essi hanno il diritto di veder ripristinato il proprio diritto, e l’ordinamento prevede appositamente l’azione di riduzione. La riduzione si realizza mediante la collazione, ovvero l’obbligo per i coeredi di conferire nell’asse ereditario i beni ricevuti in donazione dal defunto, al fine di ripristinare l’uguaglianza tra tutti i coeredi.