Che cos'è un patto di assistenza?
Armando De rosa
2025-09-29 11:19:12
Numero di risposte
: 32
Un contratto di mantenimento o patto di assistenza è il contratto con il quale una parte (vitaliziato) cede un qualsiasi bene suscettibile di valutazione economica ad un altro soggetto (il vitaliziante) in corrispettivo di assistenza materiale e/o morale.
Il bene che di solito viene ceduto in cambio del mantenimento è la propria casa d’abitazione della quale, in genere, ci si riserva il diritto di usufrutto o di abitazione.
È un contratto atipico, non espressamente previsto e disciplinato dal codice civile, ma ammesso in quanto realizza interessi meritevoli di tutela secondo l’ordinamento giuridico.
Con questo tipo di contratto l’anziano, di solito con scarse disponibilità economiche, ottiene le prestazioni di cui ha necessità evitando il ricovero in case di riposo, affrontando una vecchia dignitosa.
E’ un contratto molto duttile che consente di soddisfare le più svariate esigenze, evidenziando l’importante ruolo del notaio che, indagando la volontà delle parti, “modella” il contenuto del contratto, determinando misura, qualità e oggetto delle prestazioni secondo le esigenze, i bisogni e le necessità del beneficiario vitaliziato.
Enrica De Angelis
2025-09-21 04:47:50
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: 26
Il contratto di mantenimento è una forma di accordo atipica.
Attraverso il contratto di mantenimento, una parte si obbliga a fornire prestazioni assistenziali vita natural durante a fronte del trasferimento di un bene o della cessione di un capitale.
L’assistenza prestata include il vitto, l’alloggio, l’assistenza medica, la pulizia della casa e della persona, la compagnia.
L’aleatorietà è condizione imprescindibile per la regolarità del contratto.
In altri termini, i contraenti non possono essere certi della durata degli impegni presi (che coincide con la vita di una delle due parti), né delle prestazioni che dovranno essere fornite.
Isabel Longo
2025-09-16 23:24:56
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: 25
Il contratto di mantenimento è un accordo tra due soggetti, in cui una parte s’impegna a trasferire un bene mobile o immobile all’altra, in cambio di assistenza per tutta la vita.
È un contratto atipico non previsto dal codice civile ma riconosciuto dalla giurisprudenza.
Perché il contratto sia valido è essenziale che l’aleatorietà degli impegni assunti, nessuna delle parti ha la certezza della durata dell’impegno e delle cure che saranno necessarie.
L’accordo prevede un contratto che può essere stipulato anche con una semplice scrittura privata, in ogni caso il notaio è obbligatorio quando si tratta del passaggio di proprietà di un immobile o di un diritto immobiliare.
La sottoscrizione di questo contratto non è semplicemente una formalità, ma si assumono degli obblighi come previsto dall’art. 1376 del codice civile.
Gli obblighi di assistenza devono essere proporzionati.
Il mantenimento e l’assistenza devono essere prestati dalla persona obbligata che non può delegare terzi.
La durata del mantenimento e dell’assistenza devono essere congrue, non è possibile stipulare questo tipo di contratto con una persona in punto di morte.
L’aleatorietà del rischio deve ricadere su entrambi le parti.
Antonina Ferretti
2025-09-03 10:44:03
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: 24
Il contratto di vitalizio assistenziale consente ad un soggetto di cedere un bene mobile o immobile o un capitale ad un altro soggetto, il quale in cambio si impegna ad una prestazione di assistenza morale, spirituale e materiale vita natural durante all’altro.
La giurisprudenza tratteggia siffatto contratto come un negozio con il quale “il vitalizio alimentare una parte si obbliga, in corrispettivo dell’alienazione di un immobile o della attribuzione di altri beni od utilità, a fornire all’altra parte vitto, alloggio ed assistenza, per tutta la durata della vita ed in correlazione ai suoi bisogni”.
Il dovere del vitaliziante non si contiene una semplice prestazione materiale, e pertanto non solo alla sfera economica, ma anche, e principalmente, interessa una continuativa assistenza ed altre utilità, come il sostegno morale e spirituale, essendo questi secondi aspetti ritenuti prevalenti: l’elemento assistenziale è pertanto un oggetto diretto ed immediato, mentre quello patrimoniale è solamente potenziale ed in forma residuale.
Uno degli principi essenziali di questo contratto è la componente fiduciaria tra i soggetti stipulanti: non qualunque persona può soddisfare gli obblighi presi nei confronti del vitaliziato, ma le attività di cura sono intuitu personae, che evidenzia che unicamente il vitaliziante potrà compiere quanto definito nel contratto, poiché egli viene scelto sulla base di un rapporto di fiducia tra i due soggetti e sulla base dell’affidamento del vitaliziato nella volontà del vitaliziante di adempiere alle obbligazioni insorgenti dal contratto.
Altro elemento fondamentale è l’aleatorietà, il rischio, poiché nessuno dei due contraenti deve poter prevedere, al momento della conclusione del negozio, né la misura delle prestazioni da dover essere soddisfatte né tanto meno lo iato di tempo per il quale queste dovranno essere adempiute; e non deve essere possibile neppure prevedere chi dei due soggetti verrà a sostenere la prestazione in maggior misura gravosa.
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