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Cosa significa "obbligo di assistenza"?

Giacobbe Milani
Giacobbe Milani
2025-10-12 18:20:05
Numero di risposte : 27
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L’obbligo legale di assistenza Secondo l’art. 433 del Codice Civile, i figli sono tenuti a fornire assistenza materiale ai genitori in stato di bisogno. Questo obbligo non è solo morale, ma giuridico, e si concretizza nel dovere di versare gli alimenti in proporzione alle proprie capacità economiche. La legge stabilisce che l’obbligo di assistenza grava su tutti i figli, indipendentemente dalla convivenza con i genitori. L’assistenza morale Oltre all’aspetto materiale, esiste un dovere di assistenza morale. Lasciare un genitore anziano da solo, privo di cure e compagnia, può configurare il reato di abbandono di persona incapace, punito dall’art. 591 c.p. con la reclusione da sei mesi a cinque anni. La giurisprudenza ha più volte ribadito che l’assistenza morale è parte integrante dei doveri familiari.
Eusebio Sorrentino
Eusebio Sorrentino
2025-10-02 06:53:09
Numero di risposte : 22
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Obbligo di assistenza si attiva quando: I genitori sono anziani e non autosufficienti. I genitori si trovano in difficoltà economiche o sanitarie. I figli devono fornire supporto ai genitori in difficoltà, che può manifestarsi attraverso: Assistenza economica: versamento di somme in caso di bisogno del genitore. La somma deve essere proporzionata al bisogno del genitore e alle condizioni economiche del figlio. Assistenza pratica: ospitare i genitori o garantire loro cure adeguate. L’assistenza può anche non essere necessariamente diretta ma include l’obbligo di provvedere al pagamento, ad esempio, di una badante o di una casa di riposo.
Manfredi Sala
Manfredi Sala
2025-09-30 07:31:58
Numero di risposte : 25
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Tra questi è presente l'obbligo di assistenza morale e materiale. In particolare, rientra in questo obbligo, l’assistenza al coniuge affetto da malattia anche psichiatrica, più o meno grave. Questa è una ipotesi nella quale il coniuge sano deve ovviamente dare all'altro tutto il sostegno, non solo economico, ma principalmente morale di cui può necessitare il malato. Infatti, lo stesso non può essere considerato assoluto e soprattutto incondizionato, in particolare quando all'interno della famiglia si viene a creare una situazione di assoluta intollerabilità nella convivenza. Nel caso in cui il coniuge malato, infatti, ponga in essere delle condotte aggressive nei confronti dei conviventi, siano esse anche solo meramente verbali, oppure decida di non sottoporsi alle visite mediche necessarie alla valutazione della sua condizione clinica, oltre che omettere qualsiasi contribuzione economica a favore dei bisogni della famiglia e non si prenda più cura della propria igiene personale; vi sono alcune strade alternative che possono essere utilizzate dal coniuge per tutelarsi e proteggersi da queste condotte.
Marisa Messina
Marisa Messina
2025-09-23 00:35:19
Numero di risposte : 26
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L'obbligo di assistenza tra fratelli è regolato dall'art. 433 cod. civ., secondo il quale esiste un generale obbligo familiare di assistenza delle persone in stato di bisogno. I soggetti obbligati all'assistenza sono indicati nell'art. 433 cod. civ. e includono i fratelli, che sono nell'ultimo posto della graduatoria. L'obbligo di assistenza può essere assunto spontaneamente, tramite un contratto di assistenza o anche un vitalizio assistenziale. Il vitalizio assistenziale è un contratto atipico che discende dall'istituto giuridico della rendita vitalizia, disciplinata dall'art 1872 c.c. La prestazione a carico del vitaliziante è per lo più morale e spirituale, e consiste nell'offrire assistenza morale al vitaliziato e, solo in via residuale, un'assistenza di tipo materiale.
Marieva Costa
Marieva Costa
2025-09-13 22:01:44
Numero di risposte : 25
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La donazione con obbligo di assistenza è un istituto giuridico disciplinato dal nostro ordinamento, applicabile in situazioni in cui il donante intende trasferire un bene al donatario, imponendo a quest’ultimo l’obbligo di fornire assistenza continuativa al donante stesso o a un terzo. La donazione con obbligo di assistenza, specificamente, implica che il donatario non solo riceva un bene, ma assuma anche l’obbligo di fornire assistenza al donante o a terzi. Questa assistenza può comprendere cure mediche, supporto economico, ospitalità, o altre forme di sostegno necessarie a garantire il benessere della persona assistita. L’onere deve essere chiaramente specificato nel contratto di donazione, definendo con precisione i compiti e le responsabilità del donatario. Questo principio si applica anche alla donazione con obbligo di assistenza, dove l’onere consiste nell’assicurare un supporto continuativo al donante o a terzi. Secondo l’articolo 782 del Codice Civile, la donazione deve essere stipulata per atto pubblico, alla presenza di un notaio e di due testimoni. È essenziale che il contratto specifichi chiaramente l’entità e la natura dell’obbligo di assistenza, definendo in modo preciso i compiti del donatario.
Gabriella Verdi
Gabriella Verdi
2025-09-03 07:09:51
Numero di risposte : 23
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L’obbligo di assistenza è un obbligo fondamentale disciplinato dalla legge non solo nei confronti dei genitori verso i figli, fintanto che non sono economicamente autosufficienti; ma anche nei confronti dei figli in capo ai genitori. In particolare, in favore degli anziani l’obbligo di mantenimento si concretizza in un vincolo da parte dei figli, anche adottivi, di provvedere al mantenimento del genitore che versa in stato di bisogno. Qualora i figli non possano prestare assistenza economica ai genitori, questa diviene onere dei nipoti, e via via dei discendenti. Sorge così un vero e proprio obbligo civilistico di assistenza con carattere esclusivamente economico. Dunque, di conseguenza, accanto al dovere di provvedere agli alimenti, sorge il “diritto” del creditore della prestazione –nel nostro caso l’anziano – a vederlo riconosciuto. L’art. 570 c.p., rubricato “violazione degli obblighi di assistenza familiare” fa espresso riferimento alla mancata assistenza morale e materiale.