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Che contratto di affitto conviene fare per pagare meno tasse?

Angelo Russo
Angelo Russo
2025-09-03 12:31:13
Numero di risposte : 13
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La soluzione del contratto di locazione a canone concordato, invece, può essere considerata più vantaggiosa a livello fiscale per il locatore. Nei contratti con durata di 3+2 anni è prevista una riduzione della base imponibile Irpef fino al 30%. Inoltre, se si sceglie il regime di cedolare secca l’aliquota viene ridotta al 10% anziché al 21%. Per il proprietario dell’immobile da affittare, il contratto di affitto a canone libero può essere una scelta conveniente, economicamente parlando, grazie alla possibilità di stabilire un canone di locazione libero rispetto agli attuali prezzi di mercato, ovvero senza nessun vincolo stabilito da accordi territoriali. La durata di questa tipologia contrattuale è di tre anni con possibilità di rinnovo per altri due anni, e il canone è solitamente inferiore al prezzo di mercato in quanto fissato da accordi territoriali locali e delle organizzazioni di settore. È fondamentale specificare che ogni tipologia di contratto d’affitto è conveniente in base ad ogni singola situazione. In altre parole, non esiste in assoluto un contratto d’affitto più conveniente di altri, perché tutto dipende dalla situazione fiscale del locatore.
Nicoletta Leone
Nicoletta Leone
2025-09-03 12:04:37
Numero di risposte : 14
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È possibile pagare meno tasse sugli affitti, scegliendo la tipologia di contratto e il regime impositivo tra diverse soluzioni: Contratto a canone concordato; Cedolare secca; Locazioni immobili d’interesse storico artistico. Il contratto concordato istituito dalla Legge 431/98, consente, a fronte di un canone di locazione definito da accordi territoriali, tra le associazioni dei proprietari e degli inquilini, di beneficiare di particolari agevolazioni: Sconto 30% della base imponibile, se si sceglie la tassazione ordinaria nelle aree ad alta densità abitativa; Tassazione fissa del 10% con la cedolare secca; Sconto del 25% dell’IMU. La cedolare secca è un’imposta facoltativa che sostituisce la tassazione ordinaria IRPEF, si applica ai contratti a canone libero con un’aliquota fissa del 21% e ai contratti a canone concordato con l’aliquota del 10%. È infine prevista una riduzione delle tasse sugli affitti per i seguenti immobili: Sconto 35% del canone immobili di interesse storico artistico; Sconto 65% del canone per gli immobili situate nel centro storico di aree ad alta densità abitativa. Se si sceglie il contratto a canone concordato, con tassazione ordinaria, reddito 8.400 euro, base imponibile 95% 7.980 – 30% = 5.586 x 23%= 1.285 euro. Se si sceglie il contratto concordato in cedolare secca al 10%, reddito 8.400 euro, base imponibile 100%, 8.400 x 10% = 840 euro. Occorre aggiungere che optando per la cedolare secca si è esentati dal pagamento dell’imposta di registro e di bollo e il reddito da locazione non si cumula con altri gli altri redditi; per contro la cedolare non consente di portare in detrazione, sul reddito da locazione, eventuali spese.
Liliana Villa
Liliana Villa
2025-09-03 09:45:00
Numero di risposte : 20
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Puoi scegliere la cedolare secca se sei una persona fisica, se affitti un immobile residenziale e hai uno dei seguenti contratti: Libero 4+4 → aliquota 21%. Concordato 3+2 → aliquota 10%. Transitorio o studenti → 10%. La cedolare secca è la scelta migliore quando hai un’aliquota IRPEF alta, vuoi semplificare la fiscalità, affitti in zone ad alta tensione abitativa, applichi un canone concordato o vuoi evitare sorprese da adeguamento ISTAT. Il risparmio medio annuo può superare i 1.000 euro per singolo immobile. La cedolare secca è una scelta molto vantaggiosa per chi vuole una gestione fiscale più snella e meno onerosa.
Marieva Costa
Marieva Costa
2025-09-03 07:50:55
Numero di risposte : 19
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La cedolare secca è un'opzione fiscale che offre numerosi vantaggi per i proprietari che affittano immobili a uso abitativo. Scegliere la cedolare secca offre diversi vantaggi concreti: Risparmio fiscale significativo: applicando la cedolare secca, il proprietario paga una tassa fissa, generalmente inferiore rispetto all’IRPEF sulle locazioni. Semplificazione amministrativa: abolizione delle imposte di registro e di bollo relativi al contratto di locazione. Optare per la cedolare secca conviene in particolare quando il reddito da locazione andrebbe a essere tassato secondo aliquote IRPEF superiori al 21%. Conviene anche a chi vuole semplificare la gestione fiscale, evitando l’obbligo di calcolare acconti IRPEF, imposte di registro e bolli. Il contratto a canone concordato offre regole molto precise per la durata, il rinnovo, la disdetta e le modalità di aggiornamento del canone.
Jack Moretti
Jack Moretti
2025-09-03 07:40:27
Numero di risposte : 16
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Per pagare meno tasse, è consigliabile stipulare un contratto di locazione convenzionato o a canone concordato, che offre incentivi fiscali come l'abbattimento del 30% del canone su cui si paga l'Irpef e la detrazione forfettaria del 5% in dichiarazione. Inoltre, la cedolare secca è un'unica tassa con tassazione pari a 21% del canone annuo qualora il contratto di affitto sia a canone libero e 15% se è a canone concordato. La scelta della cedolare secca può dimezzare quasi l'imposta per redditi superiori. Il contratto di locazione convenzionato o a canone concordato ha una durata di 3+2 anni e offre agevolazioni fiscali per il locatore. È importante scegliere il tipo di contratto di locazione in base alle esigenze specifiche e alle condizioni finanziarie del locatore e dell'inquilino. La registrazione di un contratto di locazione comporta il pagamento di imposta di registro e imposta di bollo, mentre la cedolare secca è un'unica tassa che sostituisce queste imposte.