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Come si divide l'eredità se c'è un testamento?

Fulvio Sanna
Fulvio Sanna
2025-09-05 05:46:06
Numero di risposte : 18
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Il testamento non può togliere agli eredi legittimi la parte minima di eredità che gli spetta per legge. La quota di legittima è la parte di patrimonio di cui il de cuius non dispone a piacimento, in quanto la divisione avverrà secondo la legge. La quota disponibile è la quantità del patrimonio del quale il defunto può disporre, concedendolo attraverso il testamento a chiunque. Coniuge e un solo figlio, un terzo di eredità spetta alla moglie, un terzo al figlio, l’altro terzo è la quota disponibile e può essere data dal testatore a chi vuole. Coniuge e più figli, un quarto dell’eredità spetta alla moglie, una metà si divide in parti uguali tra i figli, il restante quarto fa parte della quota disponibile. Senza coniuge e un solo figlio, metà dell’eredità spetta al figlio, la restante è quota disponibile. Senza coniuge e più figli, due terzi dell’eredità spetta ai figli che la dividono in parti uguali, mentre un terzo è quota disponibile.
Jari Marini
Jari Marini
2025-09-05 04:07:08
Numero di risposte : 11
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La successione, che si apre alla morte del de cuius, può essere di tre tipi: Testamentaria avviene, appunto, quando c'è un testamento. Gli eredi sono tutti coloro che il defunto ha indicato come tali in questo documento. Possono essere eredi anche persone giuridiche, società, enti non riconosciuti. Il coniuge, i figli (senza distinzioni tra legittimi, naturali o adottivi). Ereditaria o legittima avviene quando manca un testamento. In questo caso diventano eredi tutti coloro che la legge individua come legittimi successori della persona defunta, ovvero coniuge, figli e – in generale – parenti fino al sesto grado di parentela. Necessaria, secondo cui alcune categorie di familiari devono ricevere una quota di patrimonio fissata per legge. Si tratta degli eredi legittimari e per loro si parla di successione necessaria, in base alla quale la legge interviene anche contro il volere della persona scomparsa pur di tutelarle.
Umberto Galli
Umberto Galli
2025-09-05 03:50:44
Numero di risposte : 18
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Si parla di successione testamentaria quando il defunto ha redatto il testamento. Il codice civile prevede tre modi per fare testamento: il testamento olografo, il testamento pubblico, il testamento segreto. Il testamento olografo si scrive di proprio pugno e lo si conserva. Il testamento pubblico viene dictato ad un notaio. Il testamento segreto lo si scrive e poi lo si consegna al notaio. Nel caso il de cuius non abbia fatto testamento, trova applicazione la successione legittima come disciplinata nel codice civile. Una volta aperta la successione legittima, la legge stabilisce i criteri e i soggetti ai quali devono essere assegnati i suoi beni. In particolare, il codice prevede che i beni di cui il defunto non abbia disposto si devolvono ai suoi eredi. In linea generale, salvo diversa disposizione del defunto, l’eredità si devolve secondo un determinato ordine gerarchico che prevede come primi beneficiari il coniuge superstite, i discendenti, gli ascendenti, i collaterali, gli altri parenti dal terzo al sesto grado e, infine, lo Stato. I congiunti più prossimi al defunto escludono quelli più lontani poiché il codice civile stabilisce che i beni si devolvono seguendo l’intensità del vincolo di parentela che unisce i congiunti al defunto. Per quanto riguarda il coniuge superstite, il codice prevede che abbia diritto all’intera eredità in assenza di figli. Con un solo figlio, metà dell’eredità va al coniuge e l’altra metà al figlio. Nel caso di più figli l’eredità si divide in quote diverse: un terzo va al coniuge e due terzi ai figli. Tutti i figli hanno gli stessi diritti di successione, per cui, anche se sono presenti ascendenti e fratelli del defunto, il coniuge superstite concorre con i genitori o con i fratelli soltanto in assenza di figli, ricevendo due terzi dell’eredità. Il coniuge separato conserva tutti i diritti ereditari salvo il caso in cui sia stato addebitato ai sensi di legge. Invece, in caso di divorzio l’ex coniuge perde il diritto a partecipare alla successione. La successione legittima si apre anche quando il testatore menziona nel testamento alcuni beni senza disporne.