Quando muore il marito, tutto il patrimonio va alla moglie?

Alighiero Russo
2025-09-05 02:53:40
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: 13
Quando il marito muore prima della moglie, un mezzo degli acquisti appartiene al coniuge superstite. La legge prevede che al coniuge superstite spetti almeno la metà degli acquisti. I figli nati da relazioni precedenti possono chiedere, all’occorrenza in via giudiziaria, la loro porzione legittima sugli acquisti. La comunione dei beni ha il vantaggio che il partner superstite non è tenuto a provare quanto apportato nel matrimonio. I coniugi possono inoltre convenire che i beni comuni siano devoluti integralmente al partner superstite, a condizione che i figli rinuncino alla loro porzione legittima. Se il patrimonio coniugale è costituito in larga misura dai beni propri di un coniuge, può essere opportuno stipulare una convenzione matrimoniale passando dalla partecipazione agli acquisti alla comunione dei beni. La convenzione matrimoniale può prevedere che il coniuge superstite riceva tutti i beni accumulati durante il matrimonio. Il superstite deve dividere con gli altri eredi soltanto la parte dei beni che il defunto possedeva già al momento del matrimonio o che ha ereditato durante il matrimonio. In caso di comunione dei beni, i beni propri diventano per la maggior parte beni comuni, che appartengono a entrambi i coniugi in ragione di un mezzo ciascuno. I coniugi possono inoltre convenire che i beni comuni siano devoluti integralmente al partner superstite, se i figli rinunciano alla loro porzione legittima, ma il beneficio massimo del coniuge va spesso a scapito dei figli.
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