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Chi sono gli eredi in caso di testamento?

Mario Greco
Mario Greco
2025-09-18 12:06:24
Numero di risposte : 19
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Gli eredi legittimari sono: il coniuge, i figli e gli ascendenti. A questi soggetti si aggiunge, in seguito alla legge n. 76/2016, la parte superstite dell’unione civile. Il coniuge è un erede legittimario e il primo soggetto in favore del quale la legge prevede il diritto alla quota di riserva. Se il de cuius non aveva figli (o loro discendenti) né ascendenti, il coniuge ha diritto alla metà del patrimonio. I figli, anche se nati al di fuori del matrimonio, hanno una quota riservata pari: alla metà del patrimonio, se il genitore aveva un solo figlio; ai due terzi del patrimonio, da riparte in parti uguali, in presenza di più di un figlio. Gli ascendenti hanno una quota riservata pari: a un terzo del patrimonio, se il de cuius non aveva figli; a un quarto del patrimonio, se il de cuius non aveva figli ma vi è il coniuge. La parte superstite dell’unione civile succede se all’apertura della successione l’unione civile è costituita e non sciolta, e ha gli stessi diritti del coniuge.
Michael Caputo
Michael Caputo
2025-09-05 06:47:45
Numero di risposte : 25
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A diventare eredi sono diversi soggetti fra cui rientra anche lo Stato. In assenza di un testamento a concorrere per l’eredità sono, secondo l’art. 565 c.c. secondo il seguente ordine: il coniuge superstite i discendenti gli ascendenti i collaterali ulteriori parenti (se presenti) lo Stato I figli ereditano quote uguali in assenza di figli, fratelli o discendenti, succedono i genitori in parti uguali in assenza anche dei genitori, succedono per metà gli ascendenti materni e per metà quelli paterni qualora gli ascendenti siano di grado diverso, prevale quello più vicino i fratelli e sorelle ereditano parti uguali, fatta eccezione per quelli unilaterali che succedono per metà della quota nel caso di compartecipazione tra genitori e fratelli e sorelle, i genitori avranno almeno la metà del patrimonio in caso di assenza di tutti i soggetti sopra menzionati, succederanno i parenti entro il sesto grado
Ercole Guerra
Ercole Guerra
2025-09-05 06:16:27
Numero di risposte : 28
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Il testatore può disporre in totale autonomia delle proprie sostanze, per la parte della quota disponibile, individuando liberamente i soggetti beneficiari, che non necessariamente debbano far parte del nucleo familiare. I soggetti legittimari sono: il coniuge, i figli (o i loro discendenti se i figli sono premorti) e gli ascendenti (solo in assenza di figli) La legge italiana designa come eredi legittimi, ai sensi dell’art. 565 c.c, i parenti più stretti come il coniuge, i discendenti quindi i figli, gli ascendenti quindi i genitori, i collaterali quindi i fratelli e le sorelle, gli altri parenti del defunto e infine, lo Stato. In mancanza di figli hanno diritto all’eredità il coniuge, gli ascendenti, i fratelli e le sorelle e, se mancano, anche i nipoti. In caso in cui il figlio sia premorto, opera la rappresentazione in favore dei suoi discendenti che subentrano nella posizione del genitore nei rapporti con i nonni.
Gianni Ferraro
Gianni Ferraro
2025-09-05 03:01:34
Numero di risposte : 28
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Attraverso il testamento, il testatore può decidere chi riceverà i suoi beni, ma deve rispettare le quote riservate agli eredi legittimari (coniuge, figli e, in alcuni casi, genitori), che non possono essere esclusi completamente. In presenza solo del CONIUGE: Se il defunto lascia solo il coniuge, a quest’ultimo spetta l’intera eredità. In presenza di CONIUGE e FIGLI: Se il defunto lascia il coniuge e un solo figlio, ciascuno riceve metà dell’eredità. In presenza solo di FIGLI: Se il defunto lascia solo un figlio, questo riceve l’intera eredità. La legge italiana stabilisce chi sono gli eredi e quanto spetta loro, seguendo un ordine gerarchico che include il coniuge, i figli, i genitori e altri parenti. La successione legittima entra in gioco quando una persona muore senza lasciare un testamento valido. In questo caso, i beni del defunto vengono distribuiti secondo la legge. In presenza di CONIUGE e ASCENDENTI (genitori) o COLLATERALI (fratelli e sorelle): Se il defunto lascia il coniuge e gli ascendenti o collaterali, al coniuge spetta due terzi dell’eredità e un terzo è diviso tra ascendenti o collaterali. Lede i diritti dei legittimari: Se il testamento non rispetta le quote di legittima riservate per legge, le disposizioni che ledono questi diritti possono essere impugnate dagli eredi legittimari.
Evangelista Vitale
Evangelista Vitale
2025-09-05 02:50:38
Numero di risposte : 23
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In mancanza di un testamento l’eredità spetta normalmente al coniuge e ai figli del defunto. Se il defunto ha un solo figlio, l’eredità viene divisa a metà tra questo e il coniuge. Se invece i figli sono due o più, a questi spettano complessivamente i due terzi del patrimonio ereditario, da dividere tra loro, e al coniuge rimane un terzo. Solo se il defunto non aveva figli, oltre al coniuge hanno diritto a una quota di eredità anche i fratelli e i genitori. In ogni caso al coniuge spettano i due terzi del patrimonio ereditario. Quando il coniuge concorre con i fratelli del defunto, a questi va dunque un terzo dell’eredità. Lo stesso accade quando il coniuge concorre con i genitori del defunto. Se invece, insieme al coniuge, sopravvivono al defunto sia genitori che fratelli, questi si dividono per capi la quota di eredità a loro spettante.
Danny Longo
Danny Longo
2025-09-05 02:31:27
Numero di risposte : 21
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Gli eredi legittimi sono individuati dalla legge secondo un preciso ordine di successione. Il Codice Civile italiano stabilisce che la successione si sviluppa secondo la seguente gerarchia: Coniuge e figli: Il coniuge superstite e i figli hanno la priorità nella successione ereditaria. Ascendenti e fratelli/sorelle: Se il defunto non ha figli, l’eredità passa ai genitori o, in loro assenza, ai fratelli e alle sorelle. Altri parenti fino al sesto grado: Se non vi sono discendenti diretti, ascendenti o fratelli e sorelle, l’eredità può essere devoluta ad altri parenti fino al sesto grado di parentela. Lo Stato: In assenza di eredi entro il sesto grado, l’eredità viene acquisita dallo Stato italiano.