Cosa succede in caso di opposizione allo sfratto?

Marcello Barbieri
2025-09-06 09:01:21
Numero di risposte
: 19
Se l’opposizione viene accolta, il giudice può:
Annullare la convalida dello sfratto:
Se le ragioni dell’inquilino sono fondate.
Concedere una proroga:
Se l’inquilino dimostra situazioni di particolare difficoltà.
Respingere l’opposizione:
Se le motivazioni non sono sufficienti, con conseguente esecuzione dello sfratto.
L’opposizione allo sfratto è consentita in diversi casi, tra cui:
Errori procedurali:
Irregolarità nelle notifiche o nella documentazione presentata dal locatore.
Morosità contestata:
L’inquilino può dimostrare di aver effettuato i pagamenti o che esistono motivazioni legittime per il mancato pagamento.
Vizi dell’immobile:
Problemi strutturali o mancanza di condizioni igienico-sanitarie che giustifichino la sospensione del pagamento.
Sanatoria della morosità:
Possibilità di regolarizzare la situazione prima della convalida dello sfratto.
Situazioni familiari o economiche gravi:
Possibile proroga del rilascio dell’immobile concessa dal giudice.

Orfeo Lombardo
2025-09-06 07:10:54
Numero di risposte
: 17
Se il giudice accoglie l’opposizione, il procedimento di sfratto viene bloccato e si apre un processo civile ordinario tra le parti.
Il giudice valuterà nel merito se la morosità è reale e se sussistono motivi legittimi per il mancato pagamento.
In caso di rigetto, il provvedimento di convalida diventa definitivo e il locatore può procedere con iscrizione a ruolo, precetto e sfratto esecutivo.
In caso di opposizione temeraria o pretestuosa, l’inquilino può essere condannato al pagamento delle spese legali.
La convalida viene sospesa quando si fa opposizione allo sfratto per morosità.
Il giudice valuta la tua opposizione e può aprire un processo ordinario.
L’opposizione sospende automaticamente la procedura.
Il giudice può sospendere l’efficacia esecutiva della convalida oppure rigettare la richiesta e lasciare in vigore lo sfratto.

Silvia Valentini
2025-09-06 04:07:03
Numero di risposte
: 25
Può accadere, invece, che l'intimato, comparendo all'udienza, proponga opposizione.
In tal caso, se le eccezioni sono fondate su prova scritta o se esistono gravi motivi si apre un ordinario procedimento di cognizione.
Nel caso, invece, in cui le eccezioni non siano fondate su prova scritta e non sussistono gravi motivi, il giudice pronuncia il rilascio con ordinanza non impugnabile, con riserva delle eccezioni del convenuto.
Tale ordinanza è immediatamente esecutiva, ma il giudice può subordinarla a una cauzione per danni e spese.
Anche nel caso in cui l'intimazione di sfratto sia stata convalidata in assenza dell'intimato, quest'ultimo può farvi opposizione.
Perché essa sia legittima, tuttavia, egli deve provare di non aver avuto tempestiva conoscenza dell'intimazione per irregolarità della notificazione o per caso fortuito o forza maggiore.
L'opposizione non sospende il processo esecutivo e, soprattutto, non è più ammessa se sono decorsi dieci giorni dall'esecuzione.
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