:

Quando il proprietario può cacciare l'inquilino?

Noel Fabbri
Noel Fabbri
2025-09-06 07:51:42
Numero di risposte : 17
0
Il proprietario può disdettare l’affitto in anticipo solo in occasione della prima scadenza del contratto. Alla prima scadenza, il locatore potrà quindi dare disdetta del contratto di affitto, ma solamente se sussiste uno dei seguenti casi: la necessità da parte del locatore – oppure di altri membri della sua famiglia come il coniuge, i genitori, i figli o i parenti entro il secondo grado in linea retta – di abitare l’immobile oppure di adibirlo ad attività commerciale, artigianale o professionale; la disponibilità del conduttore di un altro immobile situato nello stesso Comune dove poter andare ad abitare, indipendentemente dal fatto che sia a titolo di proprietà, di diritto di abitazione o di usufrutto; il mancato utilizzo dell’immobile da parte del conduttore; la necessità di effettuare lavori di ricostruzione, demolizione e trasformazione dell’edificio in cui l’immobile locato si trova, qualora l’edificio risulti gravemente danneggiato e occorra ricostruirlo o assicurarne la stabilità, oppure lo stabile debba essere ristrutturato o demolito per realizzare nuove costruzioni, oppure, nel caso in cui l’appartamento locato si trovi all’ultimo piano, l’edificio debba subire sopraelevazioni che necessitino lo sgombero; la vendita dell’appartamento se il locatore non è proprietario di altri immobili a uso abitativo oltre a quello adibito a propria abitazione, e in questo caso al conduttore è riconosciuto il diritto di prelazione. Il locatore deve comunicare all’inquilino la disdetta e quindi il proprio diniego alla rinnovazione del contratto tramite una lettera inoltrata a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno, Pec o fax, almeno 6 mesi prima della scadenza contrattuale.
Erminia Bruno
Erminia Bruno
2025-09-06 07:02:06
Numero di risposte : 16
0
Il proprietario può sfrattare l’inquilino quando dimostra una necessità reale e comprovata, personale o familiare. Tra le motivazioni valide troviamo: Uso abitativo o professionale personale o familiare. Il proprietario può necessitare dell’immobile per sé, per il coniuge, i genitori, i figli o parenti entro il secondo grado. La legge stabilisce che il proprietario può agire alla prima scadenza contrattuale, solo per specifiche esigenze. Nei contratti a canone libero, questo avviene dopo i primi quattro anni, mentre nei contratti a canone concordato, la scadenza è dopo i primi tre anni. Sì è possibile sfrattare l’inquilino se la casa serve al proprietario, ad esempio, per trasferirsi vicino al luogo di lavoro?
Rosanna Esposito
Rosanna Esposito
2025-09-06 06:51:10
Numero di risposte : 19
0
Il proprietario può richiedere lo sfratto per locazione finita se l'inquilino non libera l'immobile ad affitto terminato. Il locatore ha diritto di procedere con lo sfratto per finita locazione se l'affittuario dovesse rifiutarsi di rilasciare l'immobile. Il proprietario di casa ha facoltà di non rinnovare il contratto d'affitto alla sua naturale scadenza, purché inoltri opportuna comunicazione all'inquilino entro sei mesi dal termine della stessa locazione. Il proprietario ha due possibilità a propria disposizione: inoltrare una lettera di diffida, intimando l'abbandono dell'appartamento in tempi relativamente brevi; avviare la procedura di sfratto per finita locazione. Bisogna rispettare quanto stabilito dall'articolo 657 del Codice di Procedura Civile. Il contratto di locazione deve essere valido e regolarmente registrato. Il contratto deve essere giunto a scadenza, quindi non si può ricorrere allo sfratto per rientrare in possesso dei locali prima che la locazione si sia conclusa. Deve essere stata inoltrata opportuna comunicazione di mancato rinnovo entro sei mesi dalla scadenza del contratto d'affitto.