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Quali sono le novità per la cedolare secca nel 2025?

Prisca Pellegrino
Prisca Pellegrino
2025-10-06 03:17:08
Numero di risposte : 20
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Per il 2025, la normativa prevede tre diverse aliquote, pari al 10%, 21% e 26%, applicabili in base al tipo di contratto. L’aliquota del 21% è la più comune ed è applicabile alla maggior parte dei contratti di locazione di immobili abitativi. L’aliquota del 10% rappresenta la forma più vantaggiosa, ma può essere applicata solo in casi specifici. L’aliquota del 26% per le locazioni brevi di più di un immobile per ciascun anno. Gli affitti brevi sono quelli di durata non superiore a 30 giorni, anche se prevedono servizi aggiuntivi come pulizia e fornitura di biancheria. Tuttavia, per un solo immobile affittato con contratti brevi all’anno è ancora possibile applicare l’aliquota del 21%.
Kai Sala
Kai Sala
2025-09-27 23:53:52
Numero di risposte : 25
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Novità 2025: più tutele nei contratti con cedolare secca. Con la Risposta n. 146 del 29 maggio 2025, l’Agenzia delle Entrate chiarisce un punto molto atteso: inserire una clausola penale non comporta l’applicazione dell’imposta di registro. Una conferma importante per i locatori: anche con clausole aggiuntive, il regime della cedolare secca resta fiscalmente vantaggioso e semplificato. ✅ Nessuna imposta aggiuntiva ✅ Maggiore libertà contrattuale ✅ Più tutela contro l’inadempienza dell’inquilino Un aggiornamento che rende ancora più solida e conveniente la scelta della cedolare secca.
Filomena Grassi
Filomena Grassi
2025-09-20 13:03:38
Numero di risposte : 26
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Cedolare secca per affitti brevi: come funziona? Chi sceglie di applicare la cedolare secca sugli affitti brevi deve pagare sul reddito che ricava dall’affitto un’imposta sostitutiva. Si riunisce in un’unica somma l’IRPEF, le relative addizionali e, per l’eventuale registrazione del contratto che resta facoltativa, le imposte di registro e di bollo. Rispetto al passato, con la nuova impostazione della Legge di Bilancio 2024, la cedolare secca prevede l’applicazione di due diverse aliquote: l’aliquota base del 26 per cento che si applica in via generale; una ridotta del 21 per cento per un solo immobile a scelta. In ogni caso, è possibile applicare questa forma di tassazione solo nel caso in cui siano destinati ad affitti brevi fino a un massimo di quattro appartamenti per periodo d’imposta.
Guendalina Barone
Guendalina Barone
2025-09-11 06:32:38
Numero di risposte : 27
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Ai redditi derivanti dai contratti di locazione breve si applicano le disposizioni previste per il regime della “cedolare secca sugli affitti”, in caso di opzione per tale tipo di tassazione, con l'aliquota del 26 per cento, ridotta al 21 per cento per i redditi derivanti dai contratti di locazione breve relativi a una unità immobiliare individuata dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi. La predetta aliquota è ridotta al 21 per cento per i redditi da locazione breve relativi ad una unità immobiliare individuata dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi. In caso di opzione per tale tipo di regime, la cedolare secca con aliquota al 26 per cento nel caso di opzione per tale tipo di regime. I redditi da locazione breve relativi ad una unità immobiliare individuata dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi hanno un'aliquota del 21 per cento. La disciplina delle locazioni brevi, inoltre, prevede che se i relativi contratti sono stati conclusi con l’intervento di soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali on-line, i canoni di locazione sono assoggettati ad una ritenuta del 21% a titolo d’acconto se tali soggetti intervengono anche nel pagamento o incassano i canoni o i corrispettivi derivanti dai contratti di locazione breve.