Quanto rimane netto di un affitto?

Damiano Guerra
2025-09-16 09:57:46
Numero di risposte
: 15
La rendita dipende dal canone di affitto stabilito tra le parti e dalla durata del contratto di locazione.
Per calcolare la redditività di un immobile in locazione, è necessario conoscere i seguenti dati: Canone di locazione: l’importo mensile che il conduttore paga al locatore dell’immobile per l’uso dello stesso
Costi di gestione dell’immobile: questi includono le spese per l’energia elettrica, il gas, l’acqua, le tasse comunali, le spese condominiali, l’assicurazione, la manutenzione e la riparazione dell’immobile
Redditività = (Canone di locazione annuo – Costi di gestione annui) / Valore dell’immobile
Ad esempio, supponiamo che il canone di locazione annuo sia di 12.000 euro, i costi di gestione annui siano di 4.000 euro e il valore dell’immobile sia di 200.000 euro.
Utilizzando la formula sopra riportata, la redditività dell’immobile sarebbe: (12.000 - 4.000) / 200.000 = 4%.

Tommaso Ferrari
2025-09-16 08:30:16
Numero di risposte
: 14
Per calcolare il rendimento netto di un appartamento in affitto, devi sottrai le spese annuali dalle entrate annuali e dividi tutto per il prezzo di acquisto.
Il rendimento netto è un indicatore più completo della redditività reale di un immobile, poiché tiene conto di tutte le spese possibili e consente di ottenere una percentuale il più reale possibile.
Il risultato ottenuto è l'utile netto ottenuto con l'affitto dell'immobile.
Le spese possono variare a seconda dell'età della proprietà e del suo stato di conservazione.

Raffaella Pellegrino
2025-09-16 06:24:55
Numero di risposte
: 14
Si stima che il proprietario riesce a incassare fino al 25-30% dell’affitto.
Per guadagno netto si intende la cifra che resta al proprietario, nel momento in cui paga le tasse dovute dal canone che percepisce.
Ipotizzando un affitto di 700€ al mese, ecco la formula che permette di calcolare l’effettivo guadagno:
700€*12= 8.400€-5%= 7.980€
Laddove 700e è il canone da moltiplicare per i 12 mesi dell’anno, dal cui totale si toglie il 5%, che rappresenta un forfait sul canone lordo percepito annualmente.
A questo punto bisogna considerare il pagamento dell’Irpef, che avviene per aliquote, quindi continuando con questo esempio è del 23%:
7.980€ -23%= 6.144,60€.
L’importo finale di 6.144,60€ rappresenta il netto annuale che, diviso per 12 mesi, fa sì che si possano intascare poco più di 500 euro al mese.
Il punto è che oltre all’Irpef, bisogna tener conto anche del pagamento dell’Imu e di una spesa una tantum per la prima registrazione del contratto di locazione e poi man mano per il rinnovo annuale.

Mariapia Fabbri
2025-09-16 05:52:11
Numero di risposte
: 21
Di norma, come spiegato nel corso di un'intervista a idealista/news, la spesa del canone di affitto non deve incidere più del 40% sul reddito disponibile.
In generale, si raccomanda di non spendere più del 30/40% del reddito mensile per l'affitto della casa.
Il canone, dunque, non dovrebbe superare il 30/40% per cento delle entrate mensili.
Pertanto, l’importo massimo dell’affitto da pagare mese per mese deve essere il risultato del rapporto tra la retribuzione annua netta del lavoratore che paga l'affitto per 40.
Oppure, considerando uno stipendio di 1.500 euro netti al mese, calcolando su questa cifra il 30 o 40%, si ottiene un importo di 450 e 600 euro.
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