Quando l'amministratore di una SRL risponde con il proprio patrimonio?
Federica Ferrara
2025-10-01 13:18:59
Numero di risposte
: 21
L’amministratore di una SRL risponde con il proprio patrimonio quando assume decisioni che a causa della sua negligenza o della sua imperizia indebitano l’azienda.
In entrambi i casi l’attività di gestione dell’azienda da parte dell’amministratore determina, come conseguenza causa/effetto, un danno economico alla società e ai creditori sociali.
L’azione escussiva nei confronti del patrimonio degli amministratori è preceduta da un procedimento giudiziario che garantisce la certezza del diritto.
La polizza D&O tutela il patrimonio personale di amministratori, di sindaci e di dirigenti in caso di richieste di risarcimento danni avanzate da terzi.
La polizza D&O è una polizza per responsabilità civile professionale che copre la responsabilità dei membri del Consiglio di Amministrazione per le attività di gestione da essi poste in essere.
La polizza D&O serve a proteggere sia la risorsa umana coinvolta nell’attività di gestione che ha determinato un danno economico ad una terza parte, sia la medesima società per cui detta risorsa lavora e che in conseguenza delle sue decisioni è stata coinvolta in una richiesta di risarcimento del danno.
La polizza D&O tutela i manager da perdite pecuniarie derivanti da attività di gestione poste in essere nell’adempimento delle proprie mansioni e/o nel contesto delle proprie attribuzioni professionali.
La polizza D&O tutela il patrimonio personale dei soggetti coinvolti garantendo anche la copertura dei costi di spese legali, di indagini e di danno all’immagine.
La polizza D&O protegge il patrimonio della società da richieste di risarcimento danni avanzate da terzi per fatto e responsabilità dei suoi manager.
Gli aspetti salienti della vita professionale di un manager che sono coperti dalla polizza D&O sono le seguenti richieste di risarcimento derivanti da mala gestione amministrativa del patrimonio aziendale, violazione di leggi, di regolamenti, di accordi aziendali e di impegni assunti con i creditori, inosservanza della legge sulla Privacy, sulla sicurezza sul lavoro, sul trattamento dei dati personali e inquinamento ambientale, fallimento, bancarotta ed altre procedure concorsuali, licenziamenti illegittimi, mobbing, discriminazioni in genere.
Monia Mazza
2025-09-17 17:17:16
Numero di risposte
: 22
Gli amministratori rispondono verso i creditori sociali per l'inosservanza degli obblighi inerenti alla conservazione dell'integrità del patrimonio sociale.
L'azione può essere proposta dai creditori quando il patrimonio sociale risulta insufficiente al soddisfacimento dei loro crediti.
La norma estende alla s.r.l. quanto già previsto per le s.p.a. dall’art. 2394 c.c., superando alcuni dubbi interpretativi che erano sorti in tema di applicazione dell’azione diretta contro gli amministratori esercitabile dai creditori sociali.
L’azione può essere esercitabile direttamente ed autonomamente dai creditori sociali, indipendentemente, quindi, dall’esercizio da parte di soci, società o terzi di analoghe azioni risarcitorie nei confronti dei medesimi amministratori.
La riforma è senz’altro criticabile nella prospettiva degli amministratori della s.r.l., i quali, essendo normalmente anche soci della società, non saranno più garantiti dallo schermo della responsabilità limitata e potranno rispondere con il loro patrimonio personale dei debiti della società.
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