Qual è la differenza tra eredi legittimari e legittimi?
Teresa Bianchi
2025-10-12 04:13:02
Numero di risposte
: 34
La differenza tra eredi legittimari e legittimi non è esplicitamente definita nel testo.
Gli eredi legittimari sono persone che hanno diritto per legge a una quota dell’eredità.
Le quote di successione legittima variano a seconda della presenza e del numero degli eredi.
La legge italiana stabilisce chi sono gli eredi e quanto spetta loro, seguendo un ordine gerarchico che include il coniuge, i figli, i genitori e altri parenti.
La successione testamentaria avviene quando una persona ha lasciato un testamento valido che dispone dei propri beni.
Attraverso il testamento, il testatore può decidere chi riceverà i suoi beni, ma deve rispettare le quote riservate agli eredi legittimari, che non possono essere esclusi completamente.
In presenza di un testamento, quest’ultimo può essere dichiarato nullo se non rispetta determinate formalità legali, lede i diritti degli eredi legittimari o se ci sono dubbi sulla capacità mentale del testatore al momento della redazione del documento.
Un testamento nullo può essere se non rispetta le formalità richieste, lede i diritti dei legittimari, è stato redatto sotto costrizione o per errore, o se il testatore non era in pieno possesso delle facoltà mentali.
Un testamento olografo deve essere scritto, datato e firmato a mano dal testatore.
Un testamento pubblico deve essere redatto da un notaio in presenza di testimoni.
Se il testamento non rispetta le quote di legittima riservate per legge, le disposizioni che ledono questi diritti possono essere impugnate dagli eredi legittimari.
La successione legittima entra in gioco quando una persona muore senza lasciare un testamento valido.
Danny Farina
2025-10-06 13:44:00
Numero di risposte
: 25
Eredi legittimi sono coloro che, in assenza di un testamento, succedono al defunto, in una quota variabile a seconda di chi e quanti sono i parenti più prossimi: il coniuge, i figli e i parenti fino al sesto grado di parentela.
I legittimari invece sono coloro che hanno diritto a una quota del patrimonio, quindi il coniuge, i figli e i genitori, malgrado la presenza di un testamento.
Qualora non venissero citati all’interno del testamento, dovrebbero appellarsi a una sentenza di accoglimento della domanda di riduzione.
La qualifica di legittimario rileva quindi solo quando nell'eredità non vi siano beni sufficienti a far conseguire ai legittimari quanto a essi spettante per legge, essendo impedito da disposizioni testamentarie o da donazioni effettuate in vita a favore di altri soggetti.
La domanda potrebbe non essere accolta nel caso in cui l’ereditario abbia già percepito in passato donazioni pari o superiori alla sua quota di successione.
Isabel Moretti
2025-09-24 04:37:35
Numero di risposte
: 24
L'erede legittimo è colui che riceve l’eredità in assenza di un testamento.
Si parla in questo caso di successione legittima, regolata direttamente dalla legge.
La normativa stabilisce una gerarchia di parenti che hanno diritto a una quota ereditaria, tra cui: coniuge figli genitori fratelli e sorelle altri parenti fino al sesto grado
Il legittimario, invece, è una persona che ha diritto a una quota dell’eredità anche in presenza di un testamento.
Si parla in questo caso di quota di legittima, ovvero quella parte dell’eredità che la legge riserva obbligatoriamente a determinati familiari, indipendentemente dalla volontà del defunto.
I legittimari sono: il coniuge i figli (in mancanza di figli) i genitori
Un testamento non può escludere del tutto questi soggetti: se lo fa, il legittimario nella successione può esperire un’azione di riduzione per ottenere la propria quota.
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