Qual è la differenza tra un erede unico e un erede universale?
Stella Conti
2025-10-29 02:14:10
Numero di risposte
: 25
L’erede universale è il soggetto che subentra senza concorrere con altri eredi nel patrimonio del defunto.
Essere erede universale significa quindi subentrare integralmente in tutte le posizioni giuridiche, attive e passive, trasmissibili in via successoria appartenute al defunto.
In altri termini, vuol dire acquisire in via esclusiva tutto il patrimonio ereditario, ivi compresi gli eventuali debiti trasmissibili iure hereditatis.
L’erede universale è colui che subentra nell’intero patrimonio ereditario.
Secondo quanto disposto dall’art. 588 c.c., le disposizioni testamentarie sono a titolo universale anche quando comprendono una quota dei beni del defunto.
Ciò mette in evidenza la grande differenza con le disposizioni a titolo particolare che a mezzo delle quali il beneficiario acquista solamente quel bene specificatamente attribuito dal testatore e non risponde in alcun modo dei debiti ereditari.
Elda Marini
2025-10-19 21:06:20
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: 15
L’erede universale è il soggetto designato dal “de cuius”, ossia il testatore, prima di morire ad ereditare tutto il suo patrimonio e di conseguenza in tutte le situazioni attive, ma anche in quelle passive aperte dal defunto.
La caratteristica specifica dell’erede universale è quella di subentrare integralmente in tutte le posizioni giuridiche attive e passive, trasmissibili in via successoria, appartenute al defunto.
Il testatore può nominare in sede di testamento può nominare l’erede universale a suo piacimento, ma deve tenere in considerazione anche le cosiddette quote di legittima.
Una volta attribuite le quote di legittima, la restante quota del proprio patrimonio potrà essere attribuita all’erede universale.
È anche da precisare che “le disposizioni testamentarie, qualunque sia l’espressione o la denominazione usata dal testatore, sono a titolo universale” e quindi l’erede istituito subentra sia nei crediti che nei debiti del testatore.
Noemi Pagano
2025-10-14 06:20:46
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: 26
L’erede universale è il soggetto designato dal de cuius affinché erediti tutto il compendio ereditario da questo lasciato.
L’erede universale può essere investito di tale qualifica per legge – solo nel momento in cui non ci sia il concorso di altri chiamati –
In caso di successione ex lege (senza testamento) il coniuge diventa erede universale nel caso in cui non ci siano figli, ascendenti, collaterali nonché altri parenti entro il sesto grado di parentela.
In caso di successione regolata con testamento occorre che il coniuge sia il solo rimasto dei legittimari e quindi che non vi siano figli e, in assenza dei figli, gli ascendenti.
La soluzione più semplice è quella di procedere alla redazione di un testamento olografo e procedere al deposito formale presso un notaio.
Rita Barbieri
2025-10-07 15:49:07
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: 27
La differenza fondamentale tra un erede unico e un erede universale risiede nella portata della loro responsabilità riguardo ai debiti del defunto. Un erede universale, che riceve l'intero patrimonio del defunto o una quota di esso, è tenuto a far fronte a tutti i debiti ereditari, proporzionalmente alla quota di eredità ricevuta. Invece, il legatario, che riceve solo beni specifici, non è obbligato a pagare i debiti ereditari, a meno che non sia stato specificamente disposto dal testatore. Un erede universale risponde dei debiti anche se il loro valore supera il valore del patrimonio ereditato, mentre un legatario risponde al massimo per il valore del legato ricevuto. L'accettazione dell'eredità con il beneficio d'inventario può limitare la responsabilità dell'erede universale nei confronti dei debitori del defunto, circoscrivendola ai limiti delle attività ereditate.
Diamante Milani
2025-09-24 04:49:54
Numero di risposte
: 21
L’erede universale è colui che eredita l’intero patrimonio del defunto o parte di esso, cioè sia i beni che i crediti e i debiti.
È importante distinguere tra erede unico o universale e legatario che è colui che eredita un determinato bene.
È opportuno precisare che spesso la linea di demarcazione tra erede unico e legatario è assai sottile soprattutto perché colui che lascia il testamento non può per ovvie ragioni aiutare l’interprete.
L’art. 588 chiarisce in merito che si tratta di successione a titolo universale quando un soggetto subentra nell’universalità dei beni che costituiscono il patrimonio del defunto o di una quota di essi;
mentre la successione a titolo particolare è la successione in uno o più diritti, specificatamente individuati dal testatore.
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