Come funziona la totalizzazione dei contributi esteri?

Flaviana Palumbo
2025-10-02 12:08:43
Numero di risposte
: 21
La totalizzazione internazionale non comporta il trasferimento dei contributi da uno Stato all'altro, ma consente di tener conto, ai soli fini dell'accertamento del diritto alla pensione, dei contributi maturati nei Paesi convenzionati in cui l'interessato ha lavorato. I periodi assicurativi esteri da prendere in considerazione ai fini della totalizzazione non devono essere sovrapposti temporalmente ai periodi accreditati in Italia. La totalizzazione internazionale è ammessa a condizione che il lavoratore possa far valere un periodo minimo di assicurazione e contribuzione nel Paese che deve effettuare il cumulo dei contributi per concedere la pensione. In base ai Regolamenti UE il periodo minimo richiesto ai fini della totalizzazione è pari ad un anno. Alcune Convenzioni bilaterali di sicurezza sociale stipulate dall’Italia prevedono la possibilità di estendere la totalizzazione internazionale anche a periodi di assicurazione maturati nel territorio di Stati terzi, alle condizioni e nei limiti previsti dalle singole Convenzioni. La totalizzazione multipla è prevista dalle Convenzioni stipulate dall’Italia con: Argentina, Canada, Repubblica di Capoverde, Repubblica di San Marino, Spagna, Svezia, Svizzera, Tunisia, Uruguay.

Annamaria Testa
2025-10-02 09:09:38
Numero di risposte
: 18
La totalizzazione internazionale consente di sommare i periodi lavorativi svolti all’estero per raggiungere il diritto a pensione in Italia.
La totalizzazione internazionale è l’istituto che permette ai lavoratori di sommare i periodi di contribuzione maturati in diversi Stati membri dell’Unione Europea al fine di ottenere il diritto a una pensione.
I contributi esteri non vengono trasferiti in Italia: restano presso lo Stato di origine, il quale liquiderà la propria quota di pensione quando il lavoratore raggiungerà l’età pensionabile.
L’operazione è gratuita e può essere richiesta all’Inps, o alla cassa professionale d’iscrizione, che provvederà a coordinarsi con gli enti previdenziali esteri.
Quando un lavoratore ottiene la pensione grazie alla totalizzazione dei contributi esteri, l’importo spettante in ciascun Paese viene determinato con un meccanismo chiamato pro-rata temporis.

Giuseppa Fabbri
2025-10-02 07:11:13
Numero di risposte
: 22
La totalizzazione dei contributi prevede la possibilità di sommare e utilizzare periodi di servizio prestati all’estero per perfezionare i requisiti utili al conseguimento della pensione di: vecchiaia anzianità inabilità ai superstiti.
Tale possibilità è ammessa a condizione che il lavoratore possa far valere un periodo minimo di assicurazione e contribuzione nel Paese in cui ha lavorato.
I periodi assicurativi esteri non devono essere sovrapposti temporalmente a periodi accreditati in Italia.
La domanda va presentata sul sito INPS, accedendo al servizio con le proprie credenziali.
È prevista anche la possibilità di estendere la totalizzazione anche a periodi di assicurazione maturati nel territorio di Stati terzi, cioè Stati diversi da quelli che hanno stipulato la Convenzione bilaterale.
Per i Paesi UE tale periodo minimo è pari a un anno.
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