A chi spettano le spese di registrazione per un contratto di affitto?

Simona Milani
2025-10-09 12:49:38
Numero di risposte
: 17
Il locatore e il conduttore rispondono in solido del pagamento dell’intera somma dovuta per la registrazione del contratto.
Se però il deposito è pagato da un terzo estraneo al rapporto di locazione, va versata l’imposta nella misura dello 0,50%.
Per i contratti di locazione a canone concordato, riguardanti immobili che si trovano in uno dei Comuni “ad elevata tensione abitativa”, è prevista una riduzione del 30% della base imponibile sulla quale calcolare l’imposta di registro.
In sostanza, il corrispettivo annuo da considerare per il calcolo dell’imposta va assunto per il 70%.

Claudia Gatti
2025-10-09 11:57:22
Numero di risposte
: 25
L’art. 8 della Legge 392/1978 stabilisce che le spese di registrazione del contratto di locazione sono a carico del conduttore e del locatore in parti uguali.
Ciò significa che la spesa in questione viene divisa al 50% tra il proprietario dell’immobile ed il conduttore, anche se in alcune occasioni è il locatore che si assume l'onere di versare l'intero tributo.
Tuttavia, non bisogna trascurare che nei riguardi dell'Agenzia delle Entrate l'imposta grava su entrambi ed integralmente.
In altre parole, proprietario e inquilino sono solidalmente responsabili qualora dovessero dimenticare di versare la tassa di registrazione.
Essi potrebbero essere chiamati, anche separatamente, a pagare l'intero importo, fatta salva la possibilità di recuperare il dovuto dalla controparte.

Ursula Rizzi
2025-10-09 10:10:35
Numero di risposte
: 24
Le spese per la registrazione del contratto di locazione sono a carico di entrambe le parti al 50%.
Diverso è per le spese dei bolli dovuti al momento della registrazione, tutte a carico del conduttore.
Se il locatore è un privato e il locatario una società, a quest’ultimo spettano inoltre le spese dei bolli sulle quietanze di pagamento del canone da lui rilasciate.
In caso di applicazione della cedolare secca non ci saranno spese da pagare.
Questa però è una decisione che spetta al proprietario di casa e, nel caso in cui i proprietari fossero più di uno e non tutti aderissero la cedolare secca, le spese di registrazione vanno pagate in base alla percentuale di possesso dell’immobile.
Esempio: se un locatore possiede l’immobile al 50% e non opta per la cedolare secca, le spese si calcolano sul 50% del canone annuo.
Nel caso in cui nel contratto ci fossero dei garanti, i locatari dovranno aggiungere un importo dello 0,5% del valore della garanzia moltiplicato per gli anni di durata del contratto.
Immaginiamo di stipulare un contratto di locazione con dei garanti il cui canone comprensivo delle spese condominiali ammonti a 10.000 € annui per un contratto residenziale di 4 anni.
La formula per calcolare la tassa imposta è la seguente: 10.000 € x 0,5% = 50 €
50 € x 4 anni = 200 € di tassa

Pericle Coppola
2025-10-09 09:07:13
Numero di risposte
: 18
Le spese di registrazione del contratto di locazione, secondo la legge, sono divise in parti uguali tra locatore e conduttore.
Tuttavia, le parti sono libere di concordare diversamente, ad esempio addebitando l’intera imposta al locatore.
Attenzione però: è nulla qualsiasi clausola che tenti di scaricare l’intero onere sul conduttore.
se il contratto non prevede nulla a riguardo, l’imposta di registro è dovuta per il 50% dal locatore e per l’altro 50% dall’inquilino;
il contratto può prevedere una quota maggiore a carico del locatore ma mai inferiore;
entrambi i soggetti, comunque, restano responsabili in solido per il pagamento.
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