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Quanto costa registrare un contratto di affitto?

Sandra Montanari
Sandra Montanari
2025-10-09 12:57:53
Numero di risposte : 26
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Il costo della registrazione del contratto è pari al 2% del canone annuo, a meno che il locatore e il locatario non siano entrambi due società e il canone sia dunque soggetto a iva: in questo caso, il costo è pari all’1% più le marche da bollo. Alle spese sopra indicate va sempre aggiunto il costo delle marche da bollo, che, ricordiamo, sono sempre a carico del locatario. Nello specifico, il costo di una marca da bollo è di 16€ per ogni 100 righe di contratto. Considera che il contratto originale va lasciato all’Agenzia delle Entrate, quindi nel calcolo delle spese è bene prevedere due copie del contratto. In caso di applicazione della cedolare secca non ci saranno spese da pagare. Nel caso in cui nel contratto ci fossero dei garanti, i locatari dovranno aggiungere un importo dello 0,5% del valore della garanzia moltiplicato per gli anni di durata del contratto. La formula per calcolare la tassa imposta è la seguente: 10.000 € x 0,5% = 50 € 50 € x 4 anni = 200 € di tassa
Danilo Guerra
Danilo Guerra
2025-10-09 12:44:10
Numero di risposte : 31
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L’imposta di registro è generalmente pari al 2% del canone annuo, moltiplicato per il numero di annualità, ma ci sono diverse eccezioni, come nel caso dei fondi rustici o degli immobili a uso abitativo in comuni ad alta tensione abitativa. L’importo dell’imposta di registro varia a seconda del tipo di immobile locato. Fabbricati a uso abitativo: 2% del canone annuo, moltiplicato per il numero delle annualità. Fabbricati strumentali: 1% se il locatore è soggetto passivo IVA; 2% negli altri casi. Fondi rustici: 0,50% del corrispettivo annuo, moltiplicato per il numero delle annualità. Altri immobili: 2% del corrispettivo annuo, moltiplicato per il numero delle annualità. Inoltre, per i contratti di locazione a canone concordato in comuni con alta tensione abitativa, l’imposta di registro è ridotta del 30%, calcolando l’imposta solo sul 70% del canone. L’imposta di bollo si applica per ogni copia del contratto da registrare e ammonta a 16 euro ogni 4 facciate scritte del contratto o, comunque, per ogni 100 righe. L’imposta di registro è generalmente pari al 2% del canone annuo.
Rosalba Ferrari
Rosalba Ferrari
2025-10-09 10:21:31
Numero di risposte : 18
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L'imposta di registro che grava sui contratti di locazione ordinari è pari al 2% del canone annuo con un minimo di imposta pari ad euro 67,00. L'imposta di bollo è variabile dal numero di pagine e di copie del contratto, con un minimo di 32,00 euro. Nel caso di contratti agevolati l'imposta del 2% si calcola sul 70% del canone annuo. L'imposta di bollo è assolta per intero. Nel caso dei contratti ordinari, sia a canone libero che agevolato, locatore e conduttore dovranno, entro 30 giorni dalla scadenza annuale del contratto corrispondere l'imposta di registro del 2% sul canone annuale. A differenza della prima registrazione e della proroga, l'imposta da versare è pari al 2% qualunque sia il suo ammontare, senza essere ragguagliato all'imposta minima. Nel caso di prima registrazione e proroga l'imposta da versare è di almeno 67 euro, essendo vietato il frazionamento della stessa.