Quanto costa registrare un contratto di locazione?
Miriam Messina
2025-11-04 23:08:54
Numero di risposte
: 16
La registrazione deve avvenire entro 30 giorni dalla data di stipula del contratto o dalla sua entrata in vigore.
L’unico caso in cui non vi è obbligo di registrazione è nel caso di contratti di durata inferiore ai 30 giorni nell’arco di un anno.
Il costo della registrazione è dato da vari elementi.
In primo luogo, occorre far redigere l’APE da un tecnico abilitato: il costo dell’attestato si aggira intorno ai 150 euro, anche se i CAF hanno delle convenzioni con dei professionisti e la spesa in genere è più bassa.
Poi occorre pagare l’imposta di registro, ad eccezione dei contratti stipulati con la cedolare secca, che ne sono esenti.
L’imposta di registro per tutti i contratti di locazione è pari al 2% del canone annuo con un’imposta minima di 67 euro.
A questa va aggiunta l’imposta di bollo, che è di 16 euro per ogni 4 pagine scritte o per ogni 100 righe, con un minimo di 32,00 euro.
Sui contratti a canone concordato l’imposta di registro del 2% si calcola sul 70% del canone annuo.
A questi costi va poi aggiunto quello del servizio del CAF, che varia a seconda delle strutture.
Lorenzo Ferrara
2025-10-27 15:32:31
Numero di risposte
: 27
L’imposta di registro è generalmente pari al 2% del canone annuo, moltiplicato per il numero di annualità, ma ci sono diverse eccezioni, come nel caso dei fondi rustici o degli immobili a uso abitativo in comuni ad alta tensione abitativa.
L’importo dell’imposta di registro varia a seconda del tipo di immobile locato.
Fabbricati a uso abitativo: 2% del canone annuo, moltiplicato per il numero delle annualità.
Fabbricati strumentali: 1% se il locatore è soggetto passivo IVA; 2% negli altri casi.
Fondi rustici: 0,50% del corrispettivo annuo, moltiplicato per il numero delle annualità.
Altri immobili: 2% del corrispettivo annuo, moltiplicato per il numero delle annualità.
Inoltre, per i contratti di locazione a canone concordato in comuni con alta tensione abitativa, l’imposta di registro è ridotta del 30%, calcolando l’imposta solo sul 70% del canone.
È importante sottolineare che il versamento per la prima annualità non può essere inferiore a 67 euro, e che sia il locatore che l’inquilino rispondono in solido del pagamento dell’imposta.
L’imposta di bollo si applica per ogni copia del contratto da registrare e ammonta a 16 euro ogni 4 facciate scritte del contratto o, comunque, per ogni 100 righe.
Liliana Morelli
2025-10-22 10:17:38
Numero di risposte
: 27
L'imposta di registro che grava sui contratti di locazione ordinari è pari al 2% del canone annuo con un minimo di imposta pari ad euro 67,00.
L'imposta di bollo, variabile dal numero di pagine e di copie del contratto, con un minimo di 32,00 euro.
Nel caso di contratti agevolati l'imposta del 2% si calcola sul 70% del canone annuo.
L'imposta di bollo è assolta per intero.
A differenza della prima registrazione e della proroga, l'imposta da versare è pari al 2% qualunque sia il suo ammontare, senza essere ragguagliato all'imposta minima.
Edipo Sorrentino
2025-10-09 16:44:42
Numero di risposte
: 27
Il costo della registrazione del contratto è pari al 2% del canone annuo, a meno che il locatore e il locatario non siano entrambi due società e il canone sia dunque soggetto a iva: in questo caso, il costo è pari all’1% più le marche da bollo.
Alle spese sopra indicate va sempre aggiunto il costo delle marche da bollo.
Il costo di una marca da bollo è di 16€ per ogni 100 righe di contratto.
Nel caso in cui nel contratto ci fossero dei garanti, i locatari dovranno aggiungere un importo dello 0,5% del valore della garanzia moltiplicato per gli anni di durata del contratto.
La formula per calcolare la tassa imposta è la seguente: 10.000 € x 0,5% = 50 €
50 € x 4 anni = 200 € di tassa
Nazzareno Gallo
2025-10-09 14:01:48
Numero di risposte
: 20
L’importo dovuto varia a seconda dell’immobile locato o affittato.
Il versamento per la prima annualità non può essere inferiore a 67 euro.
Il locatore e il conduttore rispondono in solido del pagamento dell’intera somma dovuta per la registrazione del contratto.
Per i contratti che durano più anni si può scegliere di: pagare, al momento della registrazione, l’imposta dovuta per l’intera durata del contratto (2% del corrispettivo complessivo) versare l’imposta anno per anno (2% del canone relativo a ciascuna annualità, tenendo conto degli aumenti Istat), entro 30 giorni dalla scadenza della precedente annualità.
Se il contratto viene disdetto prima del tempo e l’imposta di registro è stata versata per l’intera durata, spetta il rimborso dell’importo pagato per le annualità successive a quella in cui avviene la disdetta anticipata del contratto.
Per le risoluzioni e le cessioni senza corrispettivo dei contratti di locazione e sublocazione di immobili urbani con durata di più anni, l’imposta si paga nella misura fissa di 67 euro.
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