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Quali diritti si perdono con la rinuncia all'eredità?

Rosanna Rizzo
Rosanna Rizzo
2025-10-27 13:26:05
Numero di risposte : 21
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La rinuncia all’eredità significa non acquisire alcun diritto, ma nemmeno alcun obbligo legato alla successione. L’eredità passa agli altri chiamati, secondo le regole della devoluzione ereditaria. Se si è genitori di figli minorenni o incapaci, e si rinuncia, bisogna valutare anche la posizione dei figli, che diventano chiamati a loro volta e dovranno eventualmente rinunciare tramite apposita autorizzazione del giudice tutelare. Rinunciare all’eredità significa non subentrare nei diritti e nei doveri del defunto. La rinuncia ha effetto retroattivo: questo vuol dire sostanzialmente che chi rinuncia è considerato come se non fosse mai stato chiamato all’eredità. La rinuncia tutela il patrimonio personale dell’erede.
Loredana Verdi
Loredana Verdi
2025-10-22 16:10:23
Numero di risposte : 17
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La dichiarazione di rinuncia opera retroattivamente. Il rinunciante, dunque, perde subito la possibilità di esercitare i poteri propri del chiamato di cui agli articoli 460 e 486 del codice civile. Si tratta in particolare di: compiere le azioni possessorie; conservare, vigilare e amministrare temporaneamente l’eredità ed eventualmente vendere i beni che non si possono conservare su autorizzazione dell’autorità giudiziaria; rappresentare l’eredità in giudizio. Queste attività, se esercitate prima della rinuncia, non perdono tuttavia la loro efficacia.
Rosita Ferrari
Rosita Ferrari
2025-10-11 00:03:56
Numero di risposte : 17
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L’effetto principale della rinuncia è la perdita della qualità di erede, con effetto retroattivo. In altre parole, colui che rinuncia all’eredità viene considerato come se non fosse mai stato chiamato a succedere al defunto. Chi rinuncia all’eredità è considerato come se non vi fosse mai stato chiamato. Il rinunciante non acquisisce né beni né debiti dell’eredità, e le sue quote non saranno mai parte dell’asse ereditario.