Chi può annullare un contratto di affitto?

Michele Serra
2025-10-14 22:31:23
Numero di risposte
: 22
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Nazzareno Gallo
2025-10-14 21:54:22
Numero di risposte
: 20
Il locatore può annullare un contratto di affitto se si verificano determinate condizioni previste dalla legge, come ad esempio quando intende destinare l’immobile ad uso abitativo, commerciale, artigianale o professionale proprio ovvero del coniuge, dei figli o dei parenti entro il secondo grado.
Il locatore può annullare un contratto di affitto quando intende destinare l’immobile all’esercizio di attività dirette a perseguire finalità pubbliche, sociali, mutualistiche, cooperative, assistenziali, culturali o di culto.
Il locatore può recedere prima della naturale scadenza del contratto se il conduttore abbia la piena disponibilità di un alloggio libero e idoneo nello stesso Comune.
Il locatore può annullare il contratto se l’immobile sia compreso in un edificio gravemente danneggiato che deve essere ricostruito o deve esserne assicurata la stabilità e la permanenza del conduttore è di ostacolo allo svolgimento dei lavori.
Il locatore può recedere dal contratto se intende vendere l’immobile a terzi e non abbia la proprietà di altri immobili ad uso abitativo tranne quello adibito a propria abitazione.
Il locatore può annullare il contratto se il conduttore senza giustificato motivo non occupa continuativamente l’immobile locato.
Il conduttore può recedere dal contratto in qualunque momento se ricorrono i motivi eventualmente previsti nel contratto stesso o altri motivi purché gravi e imprevedibili al momento della conclusione del contratto di affitto.

Silvano Milani
2025-10-14 20:43:11
Numero di risposte
: 18
Entrambe le parti possono recedere dal contratto con un preavviso minimo di sei mesi prima della scadenza naturale del contratto.
Nel caso in cui il contratto sia in prossimità del primo rinnovo soggetto a proroga, la disdetta del locatore è soggetta a limiti ben precisi stabiliti dalla legge.
Per le scadenze successive al proprietario è sufficiente comunicare la propria volontà con un preavviso minimo di sei mesi senza alcuna particolare motivazione.
Fuori dalla scadenza naturale del contratto vi è la possibilità per il conduttore di recedere per gravi motivi con un preavviso minimo di sei mesi, comunicando la decisione al locatore mediante lettera raccomandata motivata.
Una volta esercitato e motivato, il recesso opera di diritto, anche senza che l’accettazione dell’altra parte abbia rilevanza alcuna.
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