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Cosa succede se un condomino non è d'accordo?

Renzo Ricci
Renzo Ricci
2025-10-22 23:04:16
Numero di risposte : 20
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Se un condomino non è d'accordo, le deliberazioni continuano a rimanere efficaci anche se sono state impugnate dai proprietari assenti, dissenzienti o astenuti. Ci sono casi in cui il singolo condomino può rifiutarsi legittimamente di partecipare alle spese. Un condomino può validamente rifiutare di contribuire alla spesa straordinaria deliberata dall’assemblea in tre occasioni, e cioè quando: la delibera è nulla, i lavori riguardano beni destinati a servire solo una parte dell’intero fabbricato o si tratta di innovazioni gravose o voluttuarie. In un condominio parziale ogni gruppo di condòmini paga le spese relative al proprio fabbricato, ripartite secondo il criterio ordinario del valore della proprietà. I condòmini che vivono nella “scala A” pagheranno le spese relative al proprio ascensore, nulla potendo pretendere da coloro che, invece, vivono nella “scala B”. Il condomino che non vuole sostenere la spesa può decidere di non prenderne parte, a patto però che non si avvantaggi dell’opera stessa. Il condomino che non è interessato alla trasformazione del piazzale antistante al condominio in un parco dotato di piscina, potrà sottrarsi all’esborso purché però non acceda alla nuova opera.
Furio Bernardi
Furio Bernardi
2025-10-22 21:46:17
Numero di risposte : 28
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Il condomino dissenziente, con atto notificato all’amministratore, può separare la propria responsabilità in ordine alle conseguenze della lite per il caso di soccombenza. L’atto deve essere notificato entro trenta giorni da quello in cui il condomino ha avuto notizia della deliberazione. Il condomino dissenziente ha diritto di rivalsa per ciò che abbia dovuto pagare alla parte vittoriosa. Se l’esito della lite è stato favorevole al condominio, il condomino dissenziente che ne abbia tratto vantaggio è tenuto a concorrere nelle spese del giudizio che non sia stato possibile ripetere dalla parte soccombente. In pratica a seguito di dissenso correttamente manifestato, il condomino dissenziente sarà esonerato solo da quelle spese che il condominio, in caso di esito sfavorevole della lite, dovrà corrispondere alla controparte. Il condomino dissenziente è obbligato in solido al pagamento delle spese che il condominio si trova ad affrontare per proprio conto. Nel caso che la sentenza sia favorevole al condominio, se il condomino dissenziente ne trae un vantaggio è obbligato al pagamento delle spese che non si sono potute ripetere. Tale separazione di responsabilità ha però valore solo nei confronti del condominio mentre è inefficace rispetto ai terzi. Il condomino dissenziente talvolta può essere costretto ad effettuare il pagamento alla parte vittoriosa che agisce per il recupero delle somme dovutegli. Il condomino dissenziente potrà successivamente esercitare il diritto di rivalsa nei confronti del condominio al fine di ottenere il rimborso.
Nazzareno Gentile
Nazzareno Gentile
2025-10-22 20:32:44
Numero di risposte : 21
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A volte, è possibile impugnare la delibera per opporsi ad alcune decisioni che vedono il soggetto decisamente contrario. Una volta approvata la decisione in assemblea dalla maggior parte dei condomini, quelli contrari possono opporsi, ma solo il giudice può rendere nulla una decisione. Impugnare una delibera apre una vera e propria causa civile che comporta dei costi e dei tentativi di mediazione. I costi per l’impugnatura di una delibera e processo variano in base alle difficoltà, ma su per giù, si aggirano intorno ai 1.000€ e possono arrivare anche ad oltre 6.000€. Andare avanti con una causa per l’impugnatura di una delibera potrebbe essere anche un’arma a doppio taglio, poiché non sempre si è dalla parte corretta. Nel caso in cui, invece, è abbastanza plateale che si sia creata una situazione per la quale valga la pena opporsi, è consigliabile unire le forze tra tutti gli oppositori per poter dividere le relative spese.
Gennaro Gallo
Gennaro Gallo
2025-10-22 19:54:46
Numero di risposte : 21
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Se un condomino non paga cosa fareLa legge impone all’amministratore di condominio di attivarsi per il recupero, anche forzoso, del credito dei condomini inadempienti. L’art. 63 disp. att. c.c. indica la possibilità di ottenere un decreto di ingiunzione immediatamente esecutivo. In questo caso parliamo di crediti inesigibili. Insomma per rispondere al quesito iniziale se un condomino non paga gli altri sono obbligati a farlo per lui, la risposta è si, ma con dei distinguo. Premesso che l’orientamento generale è che se l’escussione non va a buon fine, chiunque (altri condomini virtuosi) può essere chiamato a saldare il debito residuo, l’amministratore potrà richiedere all’assemblea di decidere su spalmare il credito su tutti gli altri condomini. Tuttavia questa è una decisione che può essere presa solo dall’assemblea all’unanimità. Quindi se un solo condomino non è d’accordo nello spalmare il credito su gli altri condomini non è possibile, pena la nullità della delibera.