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Quanti anni può andare indietro il fisco?

Grazia Marini
Grazia Marini
2025-07-16 14:59:52
Numero di risposte : 11
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L'Agenzia delle Entrate ha un limite temporale per effettuare i controlli fiscali, stabilito dalla legge proprio per garantire una gestione chiara e trasparente del rapporto tra il fisco e i cittadini. Devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione. Quindi, ad esempio, per un reddito del 2020, l'Agenzia può procedere con un controllo fino al 2025; nei casi di omessa presentazione della dichiarazione o di presentazione di dichiarazione nulla, l'avviso di accertamento può essere notificato entro il 31 dicembre del settimo anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata; fino alla scadenza del termine stabilito nei punti precedenti, l'accertamento può essere integrato o modificato in aumento mediante la notificazione di nuovi avvisi, in base alla sopravvenuta conoscenza di nuovi elementi da parte dell'Agenzia delle Entrate. Un'importante novità deriva, inoltre, dalla sentenza della Cassazione n. 4638/2024, che ha chiarito come la documentazione relativa a vantaggi fiscali ottenuti dal contribuente, per esempio in relazione ad agevolazioni fiscali, debba essere conservata anche oltre i dieci anni. Questo significa che un contribuente che si avvale di agevolazioni fiscali è obbligato a conservare la documentazione per periodi più lunghi, a meno che non intervenga un accertamento fiscale prima della scadenza del termine decennale. L'art. 8 dello st. del contribuente stabilisce che la conservazione della documentazione fiscale, inclusi i registri contabili, non può superare il termine di dieci anni dalla loro formazione, emanazione o utilizzo. Dopo il decennio, l'amministrazione fiscale non può più fondare alcuna pretesa sulla documentazione scaduta.