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Chi lavora in nero commette reato?

Kris Ricci
Kris Ricci
2025-07-24 14:23:14
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Il lavoro nero può essere svolto in un contesto aziendale oppure in maniera autonoma. A seconda dei casi, quando viene accertata la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare, sono diverse le conseguenze e le sanzioni sul piano civile, fiscale e penale relative alla condotta del datore e a quella del lavoratore. Di norma, colui che viene impiegato in nero è considerato la parte debole del rapporto e non rischia alcuna sanzione per il solo fatto di essere scoperto. Tuttavia a seguito della riforma operata dal Jobs Act anche il lavoratore in nero è passibile di sanzione qualora questi abbia dichiarato alle autorità competenti il proprio stato di disoccupazione e percepisca di conseguenza la relativa indennità. Il lavoratore occupato in nero che abbia reso all’Inps o al centro per l’Impiego la dichiarazione circa il proprio status di disoccupato, rischia una condanna per il reato di “Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico”, ex art. 483 c.p. Se, oltre, ad aver dichiarato il proprio stato di disoccupazione, il lavoratore in nero abbia percepito l’indennità di disoccupazione o abbia approfittato di determinati ammortizzatori sociali erogati dallo Stato o da altri Enti pubblici, questi rischia di vedersi contestata l’indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato prevista dall’art. 316 ter c.p.