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Quali sono le penalizzazioni con quota 103?

Sabatino Fiore
Sabatino Fiore
2025-07-24 16:52:22
Numero di risposte : 13
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La pensione anticipata flessibile con quota 103 rimane ma con pesanti penalizzazioni per chi matura i requisiti nel corso del 2024. Il disegno di legge di Bilancio prevede il ricalcolo contributivo fortemente penalizzante dal punto di vista economico, un nuovo tetto massimo d’importo che da 5 scende a 4 volte il trattamento minimo, l’allungamento delle finestre di attesa, a 7 mesi per i lavoratori del settore privato a 9 mesi per i dipendenti pubblici. Per i lavoratori che matureranno nel corso del 2024 i requisiti per quota 103 c’è penalizzazione, infatti la stessa sarà infatti ricalcolata col sistema integralmente contributivo. Questo sistema di calcolo è di solito fortemente penalizzante. Non mancano le rarissime ipotesi in cui il ricalcolo contributivo risulti più conveniente, ma in tal caso si applicherà il meno favorevole importo ottenuto applicando il sistema di calcolo misto. Per coloro che matureranno la pensione nel 2024, la soglia massima d’importo scenderà invece a 4 volte il trattamento minimo. Le nuove finestre di attesa per coloro che matureranno i requisiti nel 2024 risulteranno invece pari a 7 mesi per i lavoratori del settore privato e 9 mesi per i dipendenti pubblici.
Marina Piras
Marina Piras
2025-07-24 15:52:06
Numero di risposte : 13
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La pensione viene calcolata interamente con il metodo contributivo e non può superare l'importo pari a quattro volte il trattamento minimo. Inoltre, coloro che accedono a Quota 103 non possono svolgere attività lavorative, eccetto lavori autonomi occasionali con un reddito annuo non superiore a 5.000 euro. Qualsiasi altra forma di reddito da lavoro è incompatibile con Quota 103. Un ulteriore svantaggio della Quota 103 è il calcolo interamente contributivo, che riduce permanentemente l'importo della pensione. Inoltre, ogni anno di anticipo rispetto ai 67 anni di età comporta un taglio irreversibile del trattamento pensionistico per chi sceglie la Quota 103, penalizzazione che non si applica alla Quota 41. Nonostante la maggiore apertura, Quota 103 comporta significative penalizzazioni.
Caterina Grasso
Caterina Grasso
2025-07-24 14:05:02
Numero di risposte : 16
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La vera penalizzazione per chi sceglie di aderire a Quota 103 consiste nel fatto che, nel periodo compreso tra i 62 e i 67 anni, non sarà possibile ricevere un assegno pensionistico superiore a 5 volte il trattamento minimo – che per il 2024 era pari a 2.394,44 euro. Quanto si perde con Quota 103? Chi andrà in pensione con Quota 103, potrebbe perdere una parte dell’importo del suo trattamento pensionistico, che non potrà essere, fino ai 67 anni di età, di una cifra superiore a 5 volte la pensione minima.
Erminia Gatti
Erminia Gatti
2025-07-24 13:29:29
Numero di risposte : 13
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L’importo lordo mensile della pensione non può eccedere un valore pari a 5 volte il trattamento minimo sino al raggiungimento dell’età di 67 anni. L’importo lordo mensile della pensione non può eccedere un valore pari a 4 volte il trattamento minimo (2.394,44 € per il 2024) sino al raggiungimento dell’età di 67 anni. L’importo lordo mensile della pensione non può eccedere un valore pari a 4 volte il trattamento minimo (2.413,59 € per il 2025) sino al raggiungimento dell’età di 67 anni.
Diana Colombo
Diana Colombo
2025-07-24 12:10:47
Numero di risposte : 14
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La Legge di Bilancio 2025 si è limitata a confermare questa misura, mantenendo le penalizzazioni introdotte con la manovra del 2024, che hanno ristretto la platea dei beneficiari. L’importo dell’assegno pensionistico viene calcolato esclusivamente con il metodo contributivo e non può superare i 2.466,28 euro lordi al mese, pari a quattro volte il trattamento minimo INPS previsto per il 2025. Se l’importo derivante dal calcolo contributivo dell’assegno dovesse superare i 2.466,28 euro lordi al mese, il pensionato percepirà soltanto la cifra entro la soglia fino al compimento dei 67 anni. Una volta raggiunta l’età pensionabile ordinaria, potrà ricevere l’effettivo importo della sua pensione. La normativa stabilisce inoltre specifiche limitazioni sulla cumulabilità tra pensione e redditi da lavoro. In particolare, essa stabilisce che l’assegno pensionistico non sia compatibile con redditi da attività lavorativa, salvo un’eccezione: è consentito percepire redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale, purché non superino i 5.000 euro annui. Per chi sceglie di accedere a Quota 103, infatti, sono previsti due periodi di attesa distinti, a seconda della categoria lavorativa: dipendenti del settore privato e lavoratori autonomi: devono attendere 7 mesi dal momento in cui maturano i requisiti prima di ricevere il primo assegno pensionistico; dipendenti pubblici: il periodo di attesa è di 9 mesi, con tempi più lunghi rispetto agli altri lavoratori. Queste ampie finestre mobili riflettono l’intento del legislatore di gestire in modo graduale e sostenibile il flusso delle uscite dal mondo del lavoro, contribuendo a garantire maggiore stabilità al sistema previdenziale.