Quali sono gli svantaggi di Quota 103?

Xavier Verdi
2025-07-24 16:02:08
Numero di risposte
: 10
Sicuramente anticipare di un anno l’uscita dal mondo del lavoro ha un impatto, anche se non notevole, sull’assegno previdenziale.
Quest’ultimo verrebbe calcolato con un anno di contributi in meno e applicando un coefficiente di trasformazione meno conveniente.
A livello economico lo svantaggio sarebbe rappresentato, nel calcolo, solo da questo fattore: lavorando un anno in meno la pensione è calcolata su un anno di contributi in meno.
Oltre, come già detto, al coefficiente di trasformazione.
Ma questo può portare ad una differenza sull’assegno netto che non cambia certamente la vita.
Ovviamente l’impatto dipende anche dalle retribuzioni.
Ma sicuramente la differenza non è alta.
Le cose che deve tenere presenti, però, scegliendo la quota 103 sono essenzialmente 3: se dovesse spettarle una pensione lorda superiore ai 2800 euro avrebbe un assegno lordo solo di questa cifra minima fino al compimento dei 67 anni perchè la quota 103 impone per tutto il periodo dell’anticipo questo tetto all’assegno lordo;
essendo un dipendente statale ritarderebbe la liquidazione del suo TFS che avrebbe solo decorsi 27 mesi circa dal momento in cui avrebbe ipoteticamente raggiunto l’uscita con l’anticipata ordinaria;
deve tenere presente che se sceglie la Quota 103 non potrà cumulare redditi da lavoro con quelli da pensione fino al compimento dei 67 anni.
Sembra un divieto che, prima di andare in pensione, non pesa.
Ma tenga presente che dopo il pensionamento potrebbero capitarle occasioni a cui dovrà dire di no, se si pensiona con la Quota 103, perchè rischierebbe di perdere la pensione per tutto l’anno solare in cui non rispetta il divieto.
E quest’ultimo vale anche in presenza di guadagni irrisori e per poche giornate lavorative.

Karim Romano
2025-07-24 13:46:04
Numero di risposte
: 13
Innanzitutto, c’è da dire che Quota 103 non è cumulabile con i redditi da lavoro autonomo e dipendente tranne con il reddito da lavoro autonomo occasionale fino a 5 mila euro lordi all’anno. Se si supera tale limite, la pensione quota 103 dovrebbe essere sospesa per l’anno in cui si è sforato e le mensilità già erogate dovrebbero essere recuperate dall’Inps.
Inoltre coloro che utilizzeranno Quota 103 avranno l’assegno intero se questo arriva a 5 volte il trattamento minimo Inps: dunque, fino a circa 2.600 euro lordi.
Se, invece, dovessero avere diritto a un importo maggiore, dovranno rinunciare a ottenere l’eccedenza fino al raggiungimento dei 67 anni di età.
Paola Urmacher, responsabile del Caaf Ital-Uil di Trento ha sostenuto che è poco appetibile:
Chi va in pensione con questo meccanismo, comunque ci rimette un sacco, fino al compimento dei 67 anni di età.
Ma siccome un requisito è avere 41 anni di contributi versati, al lavoratore conviene aspettare un anno, ed andare con la Anticipata Fornero, a 42.
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