Chi rientra nella categoria lavoratori autonomi?

Veronica Moretti
2025-08-30 02:32:35
Numero di risposte
: 24
Sono lavoratori autonomi gli imprenditori, i coltivatori diretti, i commercianti, gli artigiani, i liberi professionisti.
Il lavoratore autonomo auto-organizza il proprio lavoro, nel senso che l'orario di lavoro, la sede di lavoro, le modalità di svolgimento del lavoro ecc., vengono decisi personalmente.
Normalmente si distingue all'interno del lavoro indipendente tra imprenditori e lavoratori autonomi, dove i primi, oltre ad investire un capitale per finanziare l'impresa, si occupano essenzialmente della sua organizzazione, mentre i secondi, oltre ad organizzare l'impresa, sono impegnati direttamente ed in modo significativo nell'attività produttiva.
Sono esplicitamente riconosciuti i diritti di utilizzazione economica in caso di invenzioni o apporti originali.
Le Amministrazioni Pubbliche devono promuovere in qualità di stazioni appaltanti la partecipazione dei lavoratori autonomi agli appalti pubblici per la prestazione di servizi o ai bandi per l’assegnazione di incarichi personali di consulenza o ricerca.

Joseph Cattaneo
2025-08-27 22:05:23
Numero di risposte
: 21
Un lavoratore autonomo svolge un lavoro indipendente, senza subordinazione in cui il capitale ha prevalenza rispetto alla componente individuale. Fanno parte di questa categoria, ad esempio, elettricisti, parrucchieri, meccanici e artisti. I lavoratori autonomi senza cassa, invece, devono registrarsi alla Gestione Separata INPS e possono imporre una rivalsa pari al 4% (calcolato su imponibile + rivalsa) in fattura. La contabilità dei professionisti viene regolata con il principio di cassa, il che significa che ai fini IVA vengono considerate fatture rilevanti o spese deducibili in base alla data di avvenuto pagamento. Inoltre, lavoratori autonomi e liberi professionisti possono emettere fatture con ritenuta d'acconto del 20% dell'imponibile (non calcolando l'IVA o le spese anticipate) quando il destinatario è un soggetto passivo IVA, ovvero ha una partita IVA.

Tosca De rosa
2025-08-19 23:18:57
Numero di risposte
: 22
Gli autonomi sono lavoratori indipendenti rispetto a chi commissiona la prestazione.
Non sono soggetti ad alcun tipo di subordinazione e devono essere proprietari di partita IVA.
Generalmente, le professioni legate al lavoro autonomo sono di tipo manuale: elettricisti, idraulici, informatici, artisti, parrucchieri che decidono di mettersi in proprio, diventano lavoratori autonomi.
Un lavoratore autonomo ha la possibilità di gestire in modo flessibile e indipendente le modalità in cui erogherà la prestazione.
Sceglie luogo, modo e tempo per svolgere l’attività, prendendo in carico tutte le responsabilità del caso.
Gli autonomi che svolgono la propria professione senza essere registrati alla cassa di competenza devono registrarsi alla Gestione Separata INPS.

Flaviana Rossi
2025-08-13 15:59:21
Numero di risposte
: 26
È un artigiano che svolge la propria attività da solo senza l'aiuto di collaboratori o altri artigiani si obbliga a compiere un'opera o un servizio, con gestione a proprio rischio e senza vincolo di subordinazione nei confronti di chi gli ha affidato il lavoro.
Non è soggetto al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del committente.
Non è obbligato ad osservare un orario di lavoro in quanto il pagamento è correlato al valore dell'opera o del servizio e non al tempo impiegato.
È dotato di partita IVA e stipula con il committente un contratto d'opera, non un contratto di appalto.

Danny Ferraro
2025-08-05 09:07:00
Numero di risposte
: 29
Lavoratori autonomi professionali, cioè chi svolge un’attività autonoma professionale con partita iva.
Lavoratori autonomi occasionali, cioè che svolgono la propria attività non abitualmente e quindi non sono tenuti ad avere una partita Iva.
Chi svolge un lavoro autonomo in modo abituale, continuo ed esclusivo con un soggetto residente in Italia deve aprire la partita Iva e svolgere tutti gli adempimenti fiscali nel corso della propria attività.
Se non rientra nel regime forfetario, sono previsti i seguenti adempimenti: tenere le scritture contabili presentare la dichiarazione dei redditi Modello Redditi PF.
Il primo passo è verificare se l’attività può rientrare nell’agevolazione del regime forfetario.
Per i lavoratori autonomi professionali residenti in Italia la ritenuta a titolo d’acconto è del 20%.
Se invece il lavoratore autonomo non è residente in Italia la ritenuta è del 30% ed è “a titolo d’imposta”.
Lo stesso avviene sulle pensioni erogate dagli enti pensionistici ai pensionati ai lavoratori autonomi professionali, cioè chi svolge un’attività autonoma professionale con partita iva ai lavoratori autonomi occasionali, cioè che svolgono la propria attività non abitualmente e quindi non sono tenuti ad avere una partita Iva.

Giuseppina Serra
2025-07-24 16:41:18
Numero di risposte
: 31
Il lavoratore autonomo è una persona che ha scelto di lavorare in proprio e ne esistono tre tipologie lavoratori autonomi occasionali liberi professionisti ditte individuali
Il libero professionista svolge un’attività di tipo intellettuale con la Partita IVA
Intellettuali sono quelle professioni dove devi applicare per la maggior parte le tue competenze teoriche e meno le tue abilità pratiche
Alcuni esempi sono il medico, l’ingegnere o il copywriter
Le ditte individuali sono quelle attività autonome che sono di tipo artigianale, commerciale o industriale
Sono ditte individuali ad esempio parrucchieri, idraulici e make up artist perché sono considerati artigiani e e-commerce, youtuber e negozi di abbigliamento perché sono identificati come commercianti
La differenza tra ditte individuali e liberi professionisti sta nella tipologia di Partita IVA
I liberi professionisti, infatti, devono aprire la loro partita iva semplicemente inviando un modulo all’agenzia delle entrate mentre le ditte individuali hanno una procedura più complicata perchè hanno anche l’obbligo di iscriversi alla camera di commercio
La diversa tipologia di Partita IVA comporta anche obblighi e spese diversi legati ad esempio al costo di iscrizione alla camera di commercio o all’iscrizione ad una cassa privata o ad una gestione pubblica per il pagamento dei contributi obbligatori
Devi scegliere correttamente la tua tipologia di attività per essere in regola
Per farlo, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti
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