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Quanto prende di maternità alle lavoratrici autonome?

Silvia Ferraro
Silvia Ferraro
2025-07-24 23:32:19
Numero di risposte : 16
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L’indennità di maternità spetta alle lavoratrici/lavoratori autonomi. L’indennità può essere richiesta anche se l’iscrizione alla propria gestione è avvenuta successivamente alla data di inizio del periodo indennizzabile per maternità. L’indennità spetta al padre lavoratore autonomo, per il periodo in cui sarebbe spettata alla madre lavoratrice autonoma, o per la parte residua, in caso di: morte o di grave infermità della madre; abandono del bambino da parte della madre; affidamento esclusivo del bambino al padre; rinuncia espressa della madre che ha diritto al congedo di maternità. L’indennità è calcolata, per ciascuna giornata del periodo indennizzabile, in misura pari all’80% della retribuzione convenzionale stabilita ogni anno, in base alla rivalutazione dell’indice ISTAT. Categoria Retribuzione giornaliera Indennità maternità (80%) Artigiani € 56,87 € 45,49 Commercianti € 56,87 € 45,49 Coltivatrici dirette, colone e mezzadre € 50,59 € 40,47 Pescatrici € 31,60 € 25,28 Importi anno 2024
Ida Gallo
Ida Gallo
2025-07-24 22:45:07
Numero di risposte : 9
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L'indennità di maternità è compatibile con l’attività lavorativa, pertanto non vi è l’obbligo di astenersi dal lavoro. Le libere professioniste iscritte a una cassa di previdenza hanno diritto a un’indennità di maternità per i due mesi antecedenti alla data del parto e per i tre mesi successivi alla data effettiva dello stesso. L’indennità è corrisposta anche quando non si verifica un’effettiva astensione dal lavoro. Le lavoratrici autonome iscritte alla gestione separata INPS hanno diritto a un congedo di maternità riconosciuto per i due mesi prima del parto e per i tre mesi successivi. L’aumento dell’indennità prevista dalla legge di bilancio 2023 e 2024 per i neogenitori nei primi 6 anni del bambino non si applica alla lavoratrice autonoma. L’indennità economica per il periodo di astensione dal lavoro pari al 30% della retribuzione. Le artigiane, commercianti, coltivatrici dirette, colone, mezzadre, imprenditrici agricole professionali, nonché alle pescatrici autonome della piccola pesca marittima e delle acque interne, hanno diritto a un congedo di maternità riconosciuto per i due mesi prima del parto e per i tre mesi successivi. Durante il periodo di assenza dal lavoro si ha diritto a un’indennità economica.
Giuseppe Romano
Giuseppe Romano
2025-07-24 20:42:24
Numero di risposte : 25
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L’indennità è pari all’80% rispetto alla retribuzione giornaliera. L’indennità passa dall’80% al 30% rispetto alla retribuzione giornaliera, stabilita di anno in anno in base alla categoria lavorativa. L’indennità di paternità dell’80% è riconosciuta al padre lavoratore autonomo in caso di: morte o grave infermità della madre; abbandono del figlio o mancato riconoscimento del neonato da parte della madre; affidamento esclusivo del figlio al padre. L’indennità è dell’80% anche per questi due mesi e per poterne beneficiare occorre effettuare un accertamento dell’Asl di competenze che certifichi le condizioni di gravidanza.
Lorenzo Ferrara
Lorenzo Ferrara
2025-07-24 20:29:17
Numero di risposte : 10
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E’ di 38,40 euro al giorno l’assegno di maternità che spetta alle lavoratrici autonome dell’agricoltura. Importo migliore per artigiane e commercianti: 43,16 euro al giorno. I valori 2023 sono ricavati dai limiti minimi di retribuzione giornaliera fissati dalla legge per i lavoratori dipendenti e autonomi e sono perciò scollegati dall’effettivo reddito realizzato dalle interessate. L’assegno Inps è pagato per i due mesi prima e i tre mesi dopo il parto, e comprende tutti i giorni compresi nel periodo togliendo i giorni festivi e le domeniche. Ipotizzando un periodo medio di 130 giorni le agricole ricevono 4.992,00 euro, artigiane e commercianti 5.610,80 euro. In caso di interruzione della gravidanza dopo il terzo mese l’indennità è corrisposta per un periodo di 30 giorni. Invece l’interruzione verificatasi dopo il 180° giorno è invece considerata parto e come tale indennizzata. Prima di pagare i giorni di congedo l’Inps controlla che le interessate siano in regola con il versamento dei contributi.