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Quali sono i poteri del datore di lavoro nel contratto subordinato?

Timoteo Moretti
Timoteo Moretti
2025-08-06 17:07:41
Numero di risposte : 24
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Il datore di lavoro ha il potere direttivo, che consiste nel diritto di impartire direttive cogenti ai suoi lavoratori subordinati e di pretendere che essi li osservino e si caratterizza come un potere giuridico in senso stretto cui corrisponde la posizione di subordinazione del lavoratore caratteristica del rapporto di lavoro dipendente. Il datore di lavoro può delegare questo suo potere a suoi collaboratori, alle cui disposizioni i lavoratori subordinati da essi gerarchicamente dipendenti, sono tenuti ad obbedire. Il potere direttivo è soggetto ai limiti stabiliti dalla legge, in particolare in materia di sicurezza del lavoro, orario di lavoro, mansioni e disciplina. Il datore di lavoro ha anche il potere organizzativo, che è il diritto del datore di lavoro di intervenire sui fattori produttivi della sua impresa. Il datore di lavoro può delegare questo suo potere a suoi collaboratori alle cui disposizioni i lavoratori subordinati da essi gerarchicamente dipendenti, sono tenuti ad obbedire. Inoltre, il datore di lavoro ha il potere di controllo, che consiste nella possibilità per il datore di lavoro di verificare, nel rispetto dei limiti di legge, che il lavoratore subordinato rispetti gli obblighi di diligenza e fedeltà. Il datore di lavoro può delegare il suo potere di controllo a suoi collaboratori ma anche a terzi. Infine, il datore di lavoro ha il potere disciplinare, che consiste nella possibilità, per il datore di lavoro, di definire gli aspetti relativi al comportamento dei propri dipendenti e, a fronte di violazioni da parte del lavoratore subordinato degli obblighi di fedeltà e diligenza, di irrogare loro, nel rispetto delle procedure previste dalla legge e dalla contrattazione collettiva, sanzioni di varia natura. Il datore di lavoro può delegare il suo potere disciplinare a suoi collaboratori.
Ninfa Marino
Ninfa Marino
2025-07-25 08:30:08
Numero di risposte : 14
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Il potere direttivo del datore di lavoro non è illimitato, né incondizionato. Il lavoratore subordinato vanta infatti oltre ai doveri anche una lunga serie di diritti, che non possono mai venire meno. Il potere direttivo del datore di lavoro prevede che un lavoratore dipendente accetti una retribuzione in cambio dell’offerta all’impresa del proprio lavoro di natura intellettuale o manuale, sotto la direzione dell’imprenditore. A definire il lavoro subordinato, e a differenziarlo dal lavoro autonomo, è la disponibilità del lavoratore nei confronti del datore di lavoro, e la sua accettazione di seguire le sue direttive in relazione all’esecuzione dell’attività lavorativa. Nel firmare un contratto di lavoro subordinato, una persona accetta una serie di doveri nei confronti dell’azienda. Si parla di presentarsi sul luogo di lavoro negli orari pattuiti e di lavorare in modo da accrescere il valore dell’azienda, impegnandosi durante i propri orari per permettere all’organizzazione di raggiungere gli obiettivi prefissati. Ma si parla anche del rispetto delle direttive ricevute dall’imprenditore stesso o dai manager di riferimento, nonché del dovere di essere fedeli, ovvero di agire nell’interesse dell’azienda, senza divulgare informazioni che potrebbero al contrario danneggiare l’organizzazione o avvantaggiare dei concorrenti. Pur non nominando in modo esplicito le parole “lavoro subordinato”, tale rapporto lavorativo viene regolato dall’articolo 2094 del Codice civile – all’altezza del titolo II, libro V – dove si indica per l’appunto lo scambio di lavoro con retribuzione economica.
Gastone Serra
Gastone Serra
2025-07-25 04:43:54
Numero di risposte : 27
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Il contratto di lavoro subordinato è caratterizzato da una subordinazione del lavoratore, il quale in cambio della retribuzione si impegna a prestare il proprio lavoro alle dipendenze e sotto la direzione di un altro soggetto. Si tratta di forme di collaborazione svolte continuaativamente nel tempo, coordinate con la struttura organizzativa del datore di lavoro, ma senza vincolo di subordinazione. Disciplina generale dei rapporti di lavoro, anche a contenuto formativo con esclusione dei problemi connessi alle fasi dell'assunzione e del licenziamento individuale. Certificazione dei rapporti di lavoro. Licenziamenti collettivi e mobilità.