Come viene notificato il licenziamento?

Ivano Ricci
2025-07-28 23:29:19
Numero di risposte
: 12
Il licenziamento va comunicato per iscritto, a pena di nullità.
E poiché spetta al datore di lavoro dimostrare di aver rispettato tale forma, è necessaria anche la prova del ricevamento della comunicazione.
La legge, tuttavia, non specifica cosa debba intendersi con “forma scritta”.
Di certo, la forma tradizionale è la raccomandata a/r perché garantisce la prova del ricevimento.
Se il lavoratore dispone di una PEC che ha indicato al datore per le comunicazioni, il licenziamento può essere inoltrato anche su tale casella di posta elettronica certificata.
Molto frequente è anche la lettera consegnata a mani, con firma per ricevimento.
Tale firma non implica accettazione del licenziamento e quindi rinuncia alla sua impugnazione, ma solo la conferma di avvenuta “presa visione”.
Quanto alle email e agli sms, si è discusso in giurisprudenza se queste modalità possano ritenersi sufficienti per validare il licenziamento.

Shaira Ferrari
2025-07-28 23:21:58
Numero di risposte
: 15
Inviare un licenziamento tramite raccomandata è un procedimento legale valido. La Legge n. 890 stabilisce le modalità per tale notifica, permettendo l'uso del servizio postale sia da parte di avvocati che di ufficiali giudiziari. Secondo l'articolo 4 della Legge n. 890, la validità del licenziamento inviato tramite raccomandata non dipende dall'accettazione da parte del lavoratore, ma dalla corretta esecuzione della notifica stessa. Rilevanza dell’avviso di ricevimento Un aspetto cruciale nella notifica di un licenziamento è l'avviso di ricevimento, che deve essere firmato dal destinatario o da chi accetta la raccomandata.
Nel caso in cui il lavoratore non provveda al ritiro della raccomandata, il procedimento si articola come segue:
1.L’operatore postale tenta di consegnare la raccomandata direttamente al destinatario.
2.Se il destinatario è assente o rifiuta di accettare la lettera, viene lasciato un avviso di giacenza.
3.La raccomandata viene depositata presso il punto più vicino (di solito l’ufficio postale).
4.Il destinatario ha 10 giorni di tempo per ritirare il plico.
5.Se la lettera non viene ritirata entro questo termine, la notifica è considerata comunque perfetta e il licenziamento è valido.
I termini per il licenziamento decorrono in due condizioni:
•Quando il lavoratore ritira la raccomandata.
•Dopo 10 giorni dall'avviso di giacenza, indipendentemente dal ritiro da parte del lavoratore.

Margherita Silvestri
2025-07-28 23:05:10
Numero di risposte
: 17
Il licenziamento deve avere forma scritta e deve contenere i motivi che lo hanno determinato.
Il datore di lavoro, per evitare il giudizio, può offrirti una somma netta di importo da un minimo di 3 ad un massimo di 27 mensilità della retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto.
La somma deve essere offerta tramite assegno circolare e l’accettazione equivale a rinuncia all’impugnazione del licenziamento, anche se già proposta.
Il datore di lavoro può revocare il licenziamento entro 15 giorni dalla comunicazione dell’impugnazione e ripristinare il rapporto di lavoro e tu avrai diritto a ricevere la retribuzione maturata prima della revoca.

Leone Montanari
2025-07-28 23:03:20
Numero di risposte
: 21
La lettera di licenziamento è la comunicazione di licenziamento intimata dal datore di lavoro al lavoratore. Il datore deve comunicare al lavoratore il licenziamento in forma scritta, consegnando allo stesso la lettera di licenziamento, a pena di inefficacia. Il licenziamento si perfeziona al momento in cui la lettera giunge a conoscenza del destinatario. La lettera di licenziamento si considera conosciuta quando è pervenuta all’indirizzo del lavoratore, salvo che questi non dimostri di essersi trovato, senza propria colpa nell’impossibilità di esserne venuto a conoscenza. Se il lavoratore si rifiuta di ricevere la notifica questa si considera fatta a mani proprie. La lettera di licenziamento la manifestazione di volontà del datore di lavoro deve risultare chiara ed univoca, in modo da rendere conoscibile al destinatario, senza dubbi ed incertezze, l’intenzione del dichiarante di estinguere il rapporto.
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