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Chi eredità in caso di morte senza testamento?

Siro Serra
Siro Serra
2025-08-22 19:10:49
Numero di risposte : 13
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In mancanza di un testamento, l’eredità spetta al coniuge e ai figli del defunto nelle seguenti modalità: Se il defunto ha un solo figlio, l’eredità è divisa a metà tra lui e il coniuge. Se invece i figli sono due o più, a questi spettano i due terzi del patrimonio ereditario, da dividere, e al coniuge resta un terzo. Se il defunto non aveva figli, oltre al coniuge hanno diritto a una quota di eredità anche i fratelli e i genitori (se ancora in vita). In ogni caso, al coniuge vanno i due terzi del patrimonio ereditario. Se invece, insieme al coniuge, sopravvivono al defunto sia i genitori che i fratelli, questi si dividono la quota di eredità a loro spettante (un terzo), ma ai genitori va almeno un quarto dell’eredità. In mancanza di figli e coniuge, l’eredità è divisa tra genitori e fratelli del defunto. La divisione si fa sempre per ognuno, anche se ai genitori è riservata almeno la metà dell’eredità. In mancanza di coniuge, discendenti, ascendenti e fratelli o loro discendenti, l’intera eredità spetta ai più prossimi tra gli altri parenti entro il sesto grado. In assenza anche di questi, l’eredità è devoluta allo Stato.
Loretta Amato
Loretta Amato
2025-08-15 02:40:44
Numero di risposte : 24
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In caso di morte senza testamento, la legge stabilisce che l’eredità si devolve seguendo un determinato ordine gerarchico e rispettando varie regole. In linea generale, in mancanza di un testamento, l’eredità si devolve al coniuge superstite, alla persona unita civilmente, ai discendenti, agli ascendenti, ai collaterali, agli altri parenti dal terzo al sesto grado e, infine, allo Stato. Il codice civile prevede che l’eredità spetti al coniuge del defunto: in mancanza di figli e di altri parenti del defunto, al coniuge spetta l’intera eredità. Con un solo figlio, l’eredità si divide: metà al coniuge e metà al figlio. L’eredità si suddivide anche se ci sono più figli, ma con quote diverse: un terzo andrà al coniuge e i restanti due terzi ai figli. I figli succedono tutti in parti uguali. Il coniuge superstite concorre con i genitori o con fratelli e sorelle soltanto se non ci sono figli. In questo caso, la legge precisa che i due terzi dell’eredità vanno al coniuge, mentre il restante terzo va agli ascendenti, fratelli e sorelle. Il coniuge, anche se separato, conserva tutti i diritti ereditari. Tuttavia, c’è un’eccezione a questa regola: il coniuge separato non ha diritto di succedere quando sia stata addebitata a lui la separazione ai sensi della normativa vigente. Al contrario, in caso di divorzio, l’ex coniuge perde il diritto a partecipare alla successione.
Simona Benedetti
Simona Benedetti
2025-08-11 05:43:47
Numero di risposte : 29
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Se una persona non ha fatto testamento, alla sua morte si aprirà quella che tecnicamente viene definita la successione legittima. In sostanza è la legge a stabilire chi deve ereditare e lo fa dando priorità ai parenti più prossimi escludendo i più remoti. Ebbene, nel caso dei coniugi senza figli, l’eredità senza testamento: va interamente all’altro coniuge, se non ci sono altri parenti prossimi come i genitori o i fratelli e le sorelle. Va per 2/3 all’altro coniuge e per 1/3 ai fratelli e le sorelle, se presenti. Va interamente ai fratelli e le sorelle, se non ci sono altri parenti prossimi. La quota spettante a ciascuno di essi sarà dunque pari a un terzo diviso il numero di fratelli o sorelle. Non è infrequente che la coppia abbia avuto fratelli o sorelle già defunti, ma che avevano avuto dei figli. La legge riconosce il cosiddetto diritto di rappresentazione. In sostanza, i figli del fratello o della sorella dei coniugi senza figli, possono subentrare nell’eredità normalmente devoluta a favore dei propri genitori premorti. Ovviamente la quota a loro spettante, sarà la stessa. Pertanto, considerando, ad esempio, l’ipotesi del coniuge senza figli che muore lasciando l’altro coniuge e i detti nipoti, questi avranno diritto ad 1/3 del patrimonio.
Deborah Orlando
Deborah Orlando
2025-07-29 04:50:58
Numero di risposte : 24
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La successione senza testamento, nota anche come successione legittima, si verifica quando una persona deceduta non ha lasciato un testamento valido. La legge stabilisce chi sono gli eredi legittimi: Coniuge e figli condividono il patrimonio in parti uguali, con il coniuge che ha diritto ad almeno il 50% in presenza di un solo figlio. In assenza di figli, l’eredità si divide tra coniuge, genitori e/o fratelli. La successione si apre automaticamente al momento della morte del defunto. Tuttavia, la gestione deve essere avviata da: Eredi legittimi, che possono nominare un rappresentante. Un notaio, per supporto nella registrazione dei beni immobili e nei dubbi legali. Un amministratore dell’eredità, nominato dal Tribunale in caso di conflitti o eredi incerti.
Laura D'angelo
Laura D'angelo
2025-07-29 03:29:19
Numero di risposte : 20
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In mancanza di un testamento l’eredità spetta normalmente al coniuge e ai figli del defunto. Se il defunto ha un solo figlio, l’eredità viene divisa a metà tra questo e il coniuge. Se invece i figli sono due o più, a questi spettano complessivamente i due terzi del patrimonio ereditario, da dividere tra loro, e al coniuge rimane un terzo. Solo se il defunto non aveva figli, oltre al coniuge hanno diritto a una quota di eredità anche i fratelli e i genitori (se questi sono ancora in vita). In ogni caso al coniuge spettano i due terzi del patrimonio ereditario. Quando il coniuge concorre con i fratelli del defunto, a questi va dunque un terzo dell’eredità. Lo stesso accade quando il coniuge concorre con i genitori del defunto. Se invece, insieme al coniuge, sopravvivono al defunto sia genitori che fratelli, questi si dividono per capi la quota di eredità a loro spettante (che è sempre, complessivamente, di un terzo), ma ai genitori spetta almeno un quarto dell’eredità, quindi ai fratelli rimane ben poco. In mancanza di figli e del coniuge, l’eredità è divisa tra genitori e fratelli del defunto. La divisione si fa sempre per capi, ma ai genitori è riservata almeno la metà dell’eredità. Ricordiamo anche che quando i figli o i fratelli del defunto sono premorti oppure rinunziano all’eredità, subentrano nei loro diritti i rispettivi discendenti, in virtù della cosiddetta rappresentazione. In questo caso l’eredità si divide per stirpi, cioè si attribuiscono le quote che spetterebbero ai soggetti premorti o rinunzianti, e queste vengono a loro volta divise tra i rispettivi discendenti. In mancanza di coniuge, discendenti, ascendenti e fratelli o loro discendenti, l’intera eredità spetta ai più prossimi tra gli altri parenti entro il sesto grado. Mancando anche questi, l’eredità è devoluta allo Stato.
Massimo Bianchi
Massimo Bianchi
2025-07-29 02:10:12
Numero di risposte : 24
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Ci sono cinque categorie di soggetti che possono ereditare nella successione legittima: il coniuge i discendenti gli ascendenti e i collaterali gli altri parenti da ultimo lo Stato. Se manca il coniuge, se ci sono i figli, questi ereditano in parti uguali. Qualora non vi siano figli, fratello o sorelle o loro discendenti, succedono i genitori in parti uguali. Se non vi siano nemmeno i genitori, succederanno per metà gli ascendenti della linea materna e per metà della linea paterna. Se muore senza figli, genitori o ascendenti, succedono i fratelli e le sorelle in parti uguali. Nel caso in cui i genitori non possano o non vogliano venire alla successione e vi sono ulteriori ascendenti, il patrimonio si devolverà a loro. Mancando discendenti, ascendenti, fratelli e sorelle o loro discendenti, la successione si devolverà in favore dei parenti entro il sesto grado. Se c’è il coniuge, le quote sono diversamente distribuite, se il coniuge concorre con i figli, egli ha diritto alla metà dell’eredità nel caso in cui concorra con un solo figlio. Quando vi sono più figli, il coniuge ha diritto ad un terzo. Se non ci sono figli e il coniuge concorre con ascendenti, fratelli e sorelle, al coniuge sono devoluti i due terzi dell’eredità, salvo il diritto ad un quarto degli ascendenti. Se non ci sono figli, né ascendenti, il coniuge prende l’intera eredità.