Chi eredità in caso di morte senza testamento?

Deborah Orlando
2025-07-29 04:50:58
Numero di risposte
: 12
La successione senza testamento, nota anche come successione legittima, si verifica quando una persona deceduta non ha lasciato un testamento valido. La legge stabilisce chi sono gli eredi legittimi:
Coniuge e figli condividono il patrimonio in parti uguali, con il coniuge che ha diritto ad almeno il 50% in presenza di un solo figlio.
In assenza di figli, l’eredità si divide tra coniuge, genitori e/o fratelli.
La successione si apre automaticamente al momento della morte del defunto.
Tuttavia, la gestione deve essere avviata da:
Eredi legittimi, che possono nominare un rappresentante.
Un notaio, per supporto nella registrazione dei beni immobili e nei dubbi legali.
Un amministratore dell’eredità, nominato dal Tribunale in caso di conflitti o eredi incerti.

Laura D'angelo
2025-07-29 03:29:19
Numero di risposte
: 13
In mancanza di un testamento l’eredità spetta normalmente al coniuge e ai figli del defunto.
Se il defunto ha un solo figlio, l’eredità viene divisa a metà tra questo e il coniuge.
Se invece i figli sono due o più, a questi spettano complessivamente i due terzi del patrimonio ereditario, da dividere tra loro, e al coniuge rimane un terzo.
Solo se il defunto non aveva figli, oltre al coniuge hanno diritto a una quota di eredità anche i fratelli e i genitori (se questi sono ancora in vita).
In ogni caso al coniuge spettano i due terzi del patrimonio ereditario.
Quando il coniuge concorre con i fratelli del defunto, a questi va dunque un terzo dell’eredità.
Lo stesso accade quando il coniuge concorre con i genitori del defunto.
Se invece, insieme al coniuge, sopravvivono al defunto sia genitori che fratelli, questi si dividono per capi la quota di eredità a loro spettante (che è sempre, complessivamente, di un terzo), ma ai genitori spetta almeno un quarto dell’eredità, quindi ai fratelli rimane ben poco.
In mancanza di figli e del coniuge, l’eredità è divisa tra genitori e fratelli del defunto.
La divisione si fa sempre per capi, ma ai genitori è riservata almeno la metà dell’eredità.
Ricordiamo anche che quando i figli o i fratelli del defunto sono premorti oppure rinunziano all’eredità, subentrano nei loro diritti i rispettivi discendenti, in virtù della cosiddetta rappresentazione.
In questo caso l’eredità si divide per stirpi, cioè si attribuiscono le quote che spetterebbero ai soggetti premorti o rinunzianti, e queste vengono a loro volta divise tra i rispettivi discendenti.
In mancanza di coniuge, discendenti, ascendenti e fratelli o loro discendenti, l’intera eredità spetta ai più prossimi tra gli altri parenti entro il sesto grado.
Mancando anche questi, l’eredità è devoluta allo Stato.

Massimo Bianchi
2025-07-29 02:10:12
Numero di risposte
: 14
Ci sono cinque categorie di soggetti che possono ereditare nella successione legittima: il coniuge i discendenti gli ascendenti e i collaterali gli altri parenti da ultimo lo Stato.
Se manca il coniuge, se ci sono i figli, questi ereditano in parti uguali.
Qualora non vi siano figli, fratello o sorelle o loro discendenti, succedono i genitori in parti uguali.
Se non vi siano nemmeno i genitori, succederanno per metà gli ascendenti della linea materna e per metà della linea paterna.
Se muore senza figli, genitori o ascendenti, succedono i fratelli e le sorelle in parti uguali.
Nel caso in cui i genitori non possano o non vogliano venire alla successione e vi sono ulteriori ascendenti, il patrimonio si devolverà a loro.
Mancando discendenti, ascendenti, fratelli e sorelle o loro discendenti, la successione si devolverà in favore dei parenti entro il sesto grado.
Se c’è il coniuge, le quote sono diversamente distribuite, se il coniuge concorre con i figli, egli ha diritto alla metà dell’eredità nel caso in cui concorra con un solo figlio.
Quando vi sono più figli, il coniuge ha diritto ad un terzo.
Se non ci sono figli e il coniuge concorre con ascendenti, fratelli e sorelle, al coniuge sono devoluti i due terzi dell’eredità, salvo il diritto ad un quarto degli ascendenti.
Se non ci sono figli, né ascendenti, il coniuge prende l’intera eredità.
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