Come dividere l'eredità senza testamento?

Valentina Ferri
2025-07-29 04:38:50
Numero di risposte
: 18
Il Codice Civile stabilisce a chi spetta l’eredità alla morte di una persona.
Quando su un’eredità non si può applicare la successione testamentaria, si deve ricorrere alla successione legittima, secondo quanto disciplinato dall’art. 457 del Codice Civile.
In mancanza di un testamento, l’eredità spetta al coniuge e ai figli del defunto nelle seguenti modalità:
Se il defunto ha un solo figlio, l’eredità è divisa a metà tra lui e il coniuge.
Se invece i figli sono due o più, a questi spettano i due terzi del patrimonio ereditario, da dividere, e al coniuge resta un terzo.
Se il defunto non aveva figli, oltre al coniuge hanno diritto a una quota di eredità anche i fratelli e i genitori.
In ogni caso, al coniuge vanno i due terzi del patrimonio ereditario.
Se invece, insieme al coniuge, sopravvivono al defunto sia i genitori che i fratelli, questi si dividono la quota di eredità a loro spettante, ma ai genitori va almeno un quarto dell’eredità.
In mancanza di figli e coniuge, l’eredità è divisa tra genitori e fratelli del defunto.
La divisione si fa sempre per ognuno, anche se ai genitori è riservata almeno la metà dell’eredità.

Selvaggia Guerra
2025-07-29 03:10:21
Numero di risposte
: 17
La successione legittima è quella senza testamento.
Possono contemporaneamente convivere una successione legittima ed una successione testamentaria.
Ad esempio, quando il testatore dispone degli immobili, ma non del denaro contenuto sul conto corrente.
In questo caso, ci sarà una successione testamentaria sugli immobili e una successione legittima sul denaro.
Il denaro sarà in comunione indivisa.
E per dividerlo occorrerà applicare le regole sulla divisione ereditaria.
Tra cui la collazione nella divisione della comunione ereditaria.
Se manca il coniuge, in assenza di coniuge, ci sono i figli, questi ereditano in parti uguali.
Qualora non vi siano figli, fratello o sorelle o loro discendenti, succedono i genitori in parti uguali.
Se non vi siano nemmeno i genitori, succederanno per metà gli ascendenti della linea materna e per metà della linea paterna.
Nel caso gli ascendenti siano di grado diverso, il grado più vicino esclude gli altri.
Se muore senza figli, genitori o ascendenti, succedono i fratelli e le sorelle in parti uguali.
I fratelli e sorelle unilaterali succedono per metà della quota.
Nel caso di concorso tra genitori e fratelli e sorelle, sono ammessi tutti ed i genitori avrà almeno la metà del patrimonio.
Nel caso in cui i genitori non possano o non vogliano venire alla successione e vi sono ulteriori ascendenti, il patrimonio si devolverà a loro.
Mancando discendenti, ascendenti, fratelli e sorelle o loro discendenti, la successione si devolverà in favore dei parenti entro il sesto grado.
Se vi è un coniuge, le quote sono diversamente distribuite.
Premettendo che non gli deve essere addebitata una eventuale separazione.
Se il coniuge concorre con i figli, egli ha diritto alla metà dell’eredità nel caso in cui concorra con un solo figlio.
Quando vi sono più figli, il coniuge ha diritto ad un terzo.
Se non ci sono figli e il coniuge concorre con ascendenti, fratelli e sorelle, al coniuge sono devoluti i due terzi dell’eredità, salvo il diritto ad un quarto degli ascendenti.
Se non ci sono figli, né ascendenti, il coniuge prende l’intera eredità.
E per dividerlo occorrerà applicare le regole sulla divisione ereditaria.

Cinzia D'angelo
2025-07-29 02:46:08
Numero di risposte
: 17
La comunione ereditaria si scioglie attraverso un procedimento di divisione, che consente al coerede di diventare unico proprietario dei beni che gli sono assegnati ed il cui valore corrisponde a quello della sua quota ereditaria. Si distinguono diversi tipi di divisione ereditaria. Divisione contrattuale Si ha quando i coeredi concordano sull’effettuazione della divisione e sul suo contenuto, in questo caso la divisione si realizza attraverso un accordo tra i coeredi che prende il nome di contratto di divisione. La legge prevede due tipi di procedimento, la divisione a domanda congiunta, un procedimento semplificato che consente di passare direttamente alla formazione dei lotti o porzioni da assegnare in proprietà esclusiva a ciascun coerede, e la divisione giudiziale ordinaria, una causa civile ordinaria, che può essere azionata quando i coeredi non concordano sul fatto di dividere i beni di cui sono comproprietari oppure non concordano sulle modalità per attuare la divisione. La causa può essere avviata da ciascun coerede innanzi al Tribunale dove si è aperta la successione, tutti i coeredi devono essere citati in giudizio. È previsto un diritto di prelazione, ossia un diritto di precedenza in capo agli altri coeredi. La comunione ereditaria si ha quando al defunto succedono più eredi, i quali diventano comproprietari dei beni e contitolari dei diritti e dei debiti che fanno parte dell’eredità. La divisione testamentaria si ha quando è lo stesso defunto ad aver stabilito nel testamento le modalità con cui effettuare la divisione tra i coeredi.

Gabriele Negri
2025-07-29 01:44:20
Numero di risposte
: 18
In mancanza di un testamento, l’eredità si devolve al coniuge superstite, alla persona unita civilmente, ai discendenti, agli ascendenti, ai collaterali, agli altri parenti dal terzo al sesto grado e, infine, allo Stato.
Il codice prevede che l’eredità spetti al coniuge del defunto: in mancanza di figli e di altri parenti del defunto, al coniuge spetta l’intera eredità.
Con un solo figlio, l’eredità si divide: metà al coniuge e metà al figlio.
L’eredità si suddivide anche se ci sono più figli, ma con quote diverse: un terzo andrà al coniuge e i restanti due terzi ai figli.
Peraltro, occorre sottolineare che i figli succedono tutti in parti uguali.
In pratica, anche se ci sono ascendenti e collaterali del defunto, questi sono esclusi dalla successione se ci sono i figli del morto.
Quindi, il coniuge superstite concorre con i genitori o con fratelli e sorelle soltanto se non ci sono figli.
In questo caso, la legge precisa che i due terzi dell’eredità vanno al coniuge, mentre il restante terzo va agli ascendenti, fratelli e sorelle.
Leggi anche
- Chi eredità in caso di morte senza testamento?
- Quando muore il marito va tutto alla moglie.?
- Quali sono i parenti che hanno diritto alla legittima?
- Cosa fare per non lasciare l'eredità ai parenti?
- Quali sono le quote legittime senza testamento?
- Qual è la quota di eredità che spetta alla moglie del defunto?
- Come posso lasciare tutta l'eredità al mio coniuge?
- Chi sono gli eredi legittimi di uno zio senza figli?