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Che cos'è un accordo di procacciamento?

Egidio Serra
Egidio Serra
2025-09-02 16:59:01
Numero di risposte : 24
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Il Contratto di procacciamento d’affari è un accordo tra due parti in cui una parte, detta procacciatore, si impegna a cercare e proporre affari o clienti all’altra parte, detta committente, in cambio di una commissione o di un compenso. Questo tipo di contratto è comune in diversi settori, come quello immobiliare, assicurativo, finanziario e commerciale. Il procacciatore svolge il ruolo di intermediario, cercando opportunità di affari che possano interessare al committente e mettendo in contatto quest’ultimo con potenziali clienti o opportunità commerciali. Una volta che l’affare viene concluso grazie all’intervento del procacciatore, questi ha diritto a ricevere la commissione o il compenso pattuito. Il procacciatore può segnalare: Potenziali clienti interessati ad acquistare ad esempio i prodotti dell’impresa fornitori che offrono servizi a condizioni vantaggiose Partner interessati ad entrare in affari con l’impresa o collaborare in un progetto L’attività del procacciatore d’affari non risulta regolamentata da norme di legge. Il contratto di procacciamento, può essere definito atipico, in quanto non risulta disciplinato da specifica normativa.
Sara Pellegrini
Sara Pellegrini
2025-09-02 16:11:51
Numero di risposte : 15
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Il procacciatore d'affari in Italia è una figura atipica, non disciplinata da specifiche norme di legge. Il procacciatore segnala clienti o favorisce la conclusione di affari, limitandosi ad esercitare l'attività in modo saltuario e occasionale. Il procacciatore resta una figura "atipica", che opera in modo occasionale e non sistematico, senza un vero e proprio contratto, con una semplice lettera d'incarico dell'impresa che gli chiede l'opera. A differenza dell'agente di commercio che agisce in via continuativa su specifico incarico (contratto di mandato) di "promuovere affari" e può anche agire in rappresentanza del cliente (mandante), agendo su zone determinate, il procacciatore non può operare su mandato, ma si deve limitare a segnalare potenziali clienti, con libertà d'azione, senza continuità, né particolari vincoli. Inoltre mentre le segnalazioni da parte dell'agente fanno sorgere per ciò solo il diritto alla provvigione, se senza un fondato motivo il preponente non conclude l'affare, ciò può non accadere per il procacciatore, che è meno tutelato perché non esiste una specifica normativa che disciplini questa figura.
Benedetta Basile
Benedetta Basile
2025-09-02 15:42:18
Numero di risposte : 18
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Il procacciamento d’ affari è un contratto atipico con cui un soggetto concorda, anche in forma libera, di segnalare o trasmettere ad un altro soggetto, occasionalmente e senza vincolo di stabilità, singole ordinazioni di clienti. Il procacciatore d’ affari è normalmente un soggetto che svolge altre attività o non ha occupazione e che, senza impegno di continuità, procura affari in nome e per conto di chi lo ha incaricato, che viene normalmente definito preponente. Il procacciatore non deve svolgere, con carattere di continuità o con altri vincoli l’ incarico, altrimenti il suo rapporto si trasforma in uno d’ agenzia. Il rapporto fra il procacciatore ed il preponente è regolato dagli accordi fra le parti e, in mancanza di questi, per specifici aspetti, dalle norme che disciplinano il rapporto di agenzia, in quanto compatibili, nonché dalla disciplina generale in tema di obbligazioni e contratti. La figura del procacciatore d’ affari è atipica e non è prevista dal codice civile o da altre leggi.